Dalla campagna informativa con 500 vademecum realizzati e distribuiti contenenti buone prassi ed esempi per riconoscere e difendersi dalle truffe, alla valorizzazione delle relazioni già presenti sul territorio, dalla realizzazione di 5 corner informativi permanenti nei 5 centri socio-culturali della città, ai 6 sportelli informativi e di supporto presenti in ogni quartiere con linea telefonica dedicata, ai servizi di vicinanza alle vittime di truffa, dai mille volantini stampati per divulgare dieci incontri di formazione e informazione organizzati nelle Consulte di quartiere, alle pagine dedicate nel portale web istituzionale: sono solo alcune delle azioni realizzate quest’anno dal settore Servizi Sociali del Comune di Padova, con il contributo delle Forze dell’Ordine, in cinque mesi, da giugno ad ottobre, nell’ambito del progetto “Noi non ci caschiamo! Facciamo rete contro le truffe agli anziani”.
E’ quanto si evince da un primo bilancio di una pianificazione attraverso la quale il progetto “Prisma – Padova accende comunità” dei Servizi sociali del Comune ha voluto mettere a disposizione un programma per prevenire le truffe rivolte agli anziani, per avvicinarli all’Amministrazione con una comunicazione ed interventi mirati, di prossimità, volti ad offrire supporto e ad integrare altri progetti, già attivi, sul territorio a favore della terza età.
“Penso che lo strumento strategico per lo sviluppo di comunità – sottolinea l’assessora al Sociale, Margherita Colonnello – sia la “rete” di collaborazione presente sul territorio che ha coinvolto istituzioni, associazioni, singoli cittadini e che, ancora una volta, è intervenuta con azioni concrete finalizzate a contrastare il fenomeno delle truffe nei confronti delle persone anziane. Un pensiero particolare va a quelle che vivono condizioni di solitudine e che sono maggiormente vulnerabili ed esposte al rischio dei raggiri. Ringrazio, pertanto, tutti coloro che a diverso titolo hanno contribuito a dare vita, in questi primi mesi, a questo progetto che comunque prosegue. Il nostro obiettivo – conclude l’assessora – è stato proprio quello di fornire consigli utili e strumenti che aumentino la fiducia nelle istituzioni, il senso di vicinanza, di protezione e il livello di sicurezza dei cittadini anziani e delle loro famiglie attraverso l’attivazione di contatti diretti con i servizi già presenti nel territorio”.
“Noi non ci caschiamo! Facciamo rete contro le truffe agli anziani” rientra nell’ambito del Fondo per la prevenzione e il contrasto delle truffe agli anziani (circolare Ministero dell’Interno 28 luglio 2022). Per la realizzazione del progetto è stata incaricata l’ATI composta dalle cooperative sociali Centro Train de Vie, La Bottega dei Ragazzi e Progetto Now che attualmente gestiscono il progetto di Sviluppo di Comunità del settore Servizi sociali denominato “Prisma – Padova accende Comunità”. Tutte le azioni sono state realizzate in maniera integrata con l’U.O.S. Sviluppo di Comunità del Comune di Padova.
Nel dettaglio, la prima fase del progetto ha previsto la mappatura dei soggetti del territorio da coinvolgere nella formazione e costruzione di reti di prossimità contro le truffe e la solitudine, suddivisi per quartiere. Nella progettualità il settore Servizi Sociali ha perseguito le seguenti finalità: fornire strumenti per aumentare la consapevolezza sui rischi; aumentare il senso di sicurezza e protezione; offrire supporto e sostegno alle vittime di truffa e potenziali vittime; favorire il radicarsi di reti formali e informali di supporto alla popolazione anziana al fine di prevenire eventuali situazioni di rischio.
Nella relazione finale del progetto vengono evidenziati i dieci incontri formativi, a cura di Polizia di Stato e Informatici Senza Frontiere, organizzati nelle sedi delle Consulte di quartiere ai quali hanno partecipato, complessivamente, 300 persone territorialmente così suddivise: 20 partecipanti al Q1; 20 al Q4A; 10 al Q3B; 50 al Q3A; 10 al Q4B; 50 al Q5A; 40 al Q5B; 30 al Q6A; 40 al Q6B; 30 al Q2. Tra i temi trattati nel corso degli incontri: la dimensione psicologica, paure ed errori; le informazioni date alla polizia; le modalità di truffa, in generale, e la loro sofisticatezza; le truffe telefoniche; le truffe a casa, come affrontarle ed evitarle; sicurezza e prevenzione delle truffe in rete, in auto. Dall’analisi dei questionari di soddisfazione, somministrati a campione ai partecipanti durante gli incontri, è emerso che: gli argomenti trattati sono stati tutti ritenuti interessanti così come prendere conoscenza e consapevolezza della realtà delle truffe presente, purtroppo, nel territorio e come farne fronte. E’ emerso quanto sia importante la collaborazione e la partecipazione del cittadino per favorire un lavoro di rete, quanto il tema della truffa informatica risulti ancora troppo complesso e meno conosciuto e quanto il panico e la disattenzione, ovvero la dimensione psicologica, siano strettamente legati al fenomeno che richiede, invece, prudenza e coscienza del rischio.