“E’ noto a tutti che le condizioni del traffico cittadino sono ormai al collasso.
L’ora di punta è diventata un’ora perenne durante l’arco dell’intera giornata e le auto rimangono ferme incolonnate in coda per tutta la città.
Se tale circostanza può essere in parte ricondotta ai lavori per la realizzazione delle nefaste linee tramviarie, per le quali – dichiara Roberto Moneta, consigliere comunale di Padova in quota FI – sono state chiuse importanti arterie stradali, le cause complessive sono da ricercarsi in una visione molto miope della viabilità cittadina.
La mole delle auto in transito in città è sempre la stessa, ma viene riversata su strade con corsie di marcia sempre più ridotte e ristrette, con blocchi stradali improvvisi e svolte obbligate senza alcun senso razionale.
L’attuale gestione della viabilità porta inoltre ad un ulteriore paradosso: le rotonde realizzate con l’intenzione di snellire il traffico rendono in realtà il flusso di auto ingestibile. Le auto in coda provenienti da ogni direzione intasano i rondò che bloccano così il normale scorrimento del traffico.
Purtroppo le rotonde a Padova sono state realizzate in spazi spesso angusti e insufficienti per il transito di veicoli in sicurezza. Perchè una rotonda funzioni bene – aggiunge Moneta – c’è bisogno appunto di adeguato spazio, oltre che di una corretta analisi dei flussi di traffico.
Nello stato di fatto le rotonde padovane sono diventate controproducenti e non riescono a regolarizzare i flussi di auto, rendendo l’approccio a queste intersezioni una vera giungla dove passa prima chi è più prepotente e con la guida più aggressiva.
Ugualmente dicasi per quelle rotonde realizzate dove ci sono importanti attraversamenti ciclopedonali, con continui flussi di ciclisti e pedoni, che avendo la precedenza bloccano completamente il traffico veicolare.
E’ giunto dunque il momento di tornare ai semafori. Non sto certo parlando dei vecchi impianti semaforizzati, bensì di semafori smart. Alcuni Comuni della cintura urbana si sono già dotati di impianti intelligenti, con particolare attenzione agli incroci.
L’obiettivo principale è valutare l’efficacia delle diverse strategie di gestione del traffico, come la sincronizzazione dei semafori e l’utilizzo di sistemi intelligenti, al fine di migliorare la fluidità del traffico e ridurre l’inquinamento atmosferico. Per raggiungere questo obiettivo, vengono utilizzate piattaforme telecontrollate e dispositivi di analisi computerizzata per monitorare e analizzare i flussi in tempo reale, raccogliendo dati su velocità e classificazione dei veicoli.
Rispetto alle rotonde cittadine, non solo i semafori intelligenti sono in grado di ridurre le code dei veicoli e di conseguenza le emissioni inquinanti, ma forniscono informazioni preziose per ulteriori miglioramenti nella gestione del traffico, contribuendo a creare un ambiente urbano più sostenibile e sicuro per tutti.
Inoltre, i nuovi semafori smart costano circa il 30% rispetto alla costosa realizzazione urbanistica di una piccola rotonda.
Chissà se il Sindaco Giordani e l’Assessore Ragona vorranno fare questo dono alla città. Più facile probabilmente chiedere il regalo a Babbo Natale.”