Abbiamo ricevuto tre comunicati stampa che insistono trasversalmente a fare riflettere sul consumo di suolo del futuro polo logistico di Alì Supermercati nella zona industriale di Padova e che vede favorevole l’Amministrazione di Padova.
Non si comprende bene il coinvolgimento o meno dell’Università di Padova, lecito e insindacabile; non è chiaro se e in quale modalità: l’Ateneo ha ricevuto un incarico scritto o a titolo oneroso? Oppure no o altro? Qualsiasi risposta netta e da parte dai soggetti coinvolti sarebbe utile a non commettere errori in eventuali e future pubblicazioni.
A seguito di risposte non certe e definitive di rappresentanti l’Amministrazione di Padova, ovvero con un si o con un no, non si riesce a comprendere; in molti non hanno compreso. Nulla di strano e nulla di proibito in tutto ciò, solo una richiesta trasversale di chiarezza al fine di una migliore comprensione.
Di seguito gli integrali comunicati stampa che riceviamo e pubblichiamo.
ON. CAPPELLETTI (M5S) SCRIVE ALLA RETTRICE MAPELLI SUL “CASO ALI”
“L’Amministrazione comunale di Padova sembra ancora troppo orientata al consumo di suolo. Si spende mediaticamente per far passare il nuovo polo logistico in zona industriale come una cosa positiva, rivendicando compensazioni ambientali che tuttavia non appaiono sufficienti a giustificare la sparizione di ulteriori 50 mila metri quadri di verde. E’ prevedibile una forte distruzione dell’habitat naturale, della biodiversità, che può influenzare negativamente l’ecosistema locale.
Poiché non risulta chiaro se Amministrazione comunale padovana abbia o meno conferito incarico all’Università di Padova per uno studio per “approfondire l’impatto ambientale di questo progetto”, oggi ho preso l’iniziativa di scrivere alla Magnifica Rettrice Daniela Mapelli per chiedere se questo incarico esista o meno e fare un poco di chiarezza sul dibattito in corso.
Ci chiediamo se valga la pena di cementificare ulteriormente un territorio che è già stato violentato oltre ogni limite. Ci chiediamo quale sia il valore economico che soggiace alla prevista variante urbanistica.
Farò una interrogazione parlamentare in merito al problema del consumo di suolo a Padova e provincia, poiché è un problema che ha raggiunto negli anni livelli inaccettabili e, purtroppo, a quanto pare, non appare volersi fermare.”
VERDI PER L’ITALIA E TERRITORIO SOSTENIBILE: UN APPELLO A RIFLETTERE SUL “CASO ALÌ” E ALTRE FUTURE CEMENTIFICAZIONI
Verdi per l’Italia esprime profonda preoccupazione riguardo alla prospettiva di ulteriore cementificazione del nostro territorio, già sottoposto a un grave stress ambientale. Il “caso Alì” non solo ultimamente fa discutere e ci preoccupano le enormi disponibilità del sindaco Giordani e della Giunta a questo progetto, ma ci preoccupa in termini di cementificazione di 50 mila metri quadrati di consumo del suolo per il nuovo polo logistico di Via Svezia.
La domanda che ci poniamo è la seguente: quale valore economico giustifica l’impatto devastante che una prevista variante urbanistica avrà sul nostro ambiente? Il territorio è il nostro patrimonio comune, e la cementificazione eccessiva rappresenta un pericolo tangibile per la sua sopravvivenza.
Il Dott. Vincenzo D’Agostino, ingegnere idraulico e direttore del dipartimento Territorio e sistemi agroforestali dell’Università di Padova ha dichiarato, in una intervista del 28 marzo 2022 che è necessario ridurre al minimo il nuovo suolo consumato, incentivando il recupero di edifici abbandonati, e agire per rigenerare, per quanto si può, il suolo già artificializzato.
Riteniamo che questo genere di sviluppo urbanistico ha superato ogni limite sostenibile, ponendo seri interrogativi sul nostro futuro e quello delle prossime generazioni. Il sindaco Giordani e l’assessore Bressa facciano un esame di auto coscienza, confrontando il loro programma elettorale con le intenzioni prossime. Il silenzio dell’assessore Ragona, già presidente di Legambiente Padova, ci preoccupa molto: quale è il loro obiettivo nell’affiancare un progetto privato anti ambientale e di dubbia utilità?
Ci appelliamo alla riflessione delle autorità competenti, degli enti locali e della comunità nel suo insieme: è essenziale valutare attentamente e criticamente le conseguenze della cementificazione e considerare alternative sostenibili che salvaguardino il nostro prezioso territorio.
UGL PADOVA, DAVIDE NAVARRA NEO SEGRETARIO PROVINCIALE ALLA VIABILITÀ E LOGISTICA, AVRÀ LA DELEGA ALL’AMBIENTE: CASO ALI’? POTENZIALE FONTE DI SMOG E DI MAGGIORE DANNO ALLA SALUTE DEI LAVORATORI?
“Davide Navarra, neo Segretario Provinciale alla Viabilità e Logistica, avrà la delega all’ambiente. Navarra porterà avanti un ruolo chiave nell’indirizzare e promuovere le iniziative per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, considerando che Padova e provincia – dichiara Fabio Beltempo, vice segretario regionale UGL e segretario provinciale UTL UGL di Padova – sono vittime di una forte cementificazione con forti ricadute anche sul consumo di suolo, inquinamento e allagamenti che si ripercuotono anche sulla sicurezza dei lavoratori.
Il ruolo di Navarra comprenderà la supervisione di progetti e iniziative che promuovano pratiche eco-sostenibili all’interno dell’organizzazione sindacale, oltre alla difesa degli interessi ambientali dei lavoratori.
Il “caso Alì”, Alì è una azienda privata e legittimata a valutare i suoi investimenti, suscita in noi profonde perplessità ambientali che il Comune di Padova approva con soddisfazione. Padova è un capoluogo in cui circa il 50 per cento del territorio è artificializzato e il progetto relativo a 50 mila metri quadrati per un nuovo polo logistico Alì in zona industriale – dichiarano assieme Fabio Beltempo e Davide Navarra – porterà un potenziale e notevole nonché concentrato traffico camionistico con conseguente aumento di smog e pericolo per la salute dei lavoratori. Senza considerare la riduzione di permeabilità dei terreni che, considerando i cambiamenti climatici in corso, potrebbero causare imprevedibili pericoli per i lavoratori.
Qualsiasi nuova espansione cementificatoria di Padova e provincia si può ripercuotere sulla salute e sicurezza dei lavoratori, non solo il “caso Alì”, considerando che per molte aziende – proseguono Beltempo e Navarra – la logistica in essere non sembra un problema poiché già attiva e funzionante in sedi attive.
L’Università di Padova sembra direttamente coinvolta nella valutazione del progetto, se così fosse siamo interessati – conclude Fabio Beltempo – ad una dichiarazione in merito e opinione ambientalistico-trasportistica diretta anche della stimata Rettrice Daniela Mapelli.
Auguro a Davide Navarra un lavoro proficuo e di successo nell’interesse collettivo della tutela ambientale e della sostenibilità.”