Non ci sorprendono l’artificiale sicurezza di Ragona e la invidiabile sicurezza di tecnici e ingegneri al suo fianco, l’anagrafico “tosetto” Ragona – dichiara Liliana Gori, presidente dell’Associazione No Rotaie di Padova – controbatta ai nostri dati e si faccia supportare dai suoi esperti perché il default per alcuni è potenzialmente in vista.
Aggiudicare i due appalti da 100milioni ciascuno del SIR2, entro il 31 dicembre 2023? Impossibile. Termine lavori del SIR2 entro il 30 giugno 2026? Impossibile.
Ragona, assieme all’Ing. Galiazzo, hanno costruito e poi rifatto ben 3 Cronoprogrammi, tutti agli atti, e redatti in data dicembre 2020, febbraio 2023 e giugno 2023. Continuano ad adattare le tempistiche dei lavori al tempo in corso che scorre senza pietà sul progetto. Tutto ciò differirà ulteriormente l’inizio dei lavori, riducendo quindi a valori risibili e incredibili la durata degli stessi. Altro che pieno rispetto del Cronoprogramma. Non solo, noi – prosegue Liliana Gori – prevediamo l’arrivo di un quarto Cronoprogramma poiché il nuovo ritardo di 2 mesi si è accumulato per la ritardata approvazione del progetto e per la necessaria correzione della insufficiente tempistica prevista per la gara d’appalto (+2 mesi) tutt’oggi priva degli ‘inviti’ alle imprese interessate.
Ragona, quindi, dovrà ancora una volta cambiare la tempistica per i contemporanei cantieri ’sul campo’, da Rubano e da Vigonza alla Stazione, già progressivamente ridotti come segue:
- Cronoprogramma 1: 742gg
- Cronoprogramma 2: 720gg
- Cronoprogramma 3: 700 gg (1 anno e 11 mesi)
e ulteriormente da ridursi certamente a:
- Cronoprogramma 4: 578 gg (1 anno e 7 mesi).
Chiunque è in grado di comprendere la risibilità di ipotizzare i lavori per il Tram da Rubano a Vigonza (passando per la Stazione e il centro di Padova, per Chiesanuova e Ponte di Brenta, per Sarmeola e Corso Milano, ecc.), con 17,5 km di linea e 36 fermate solo in 1 anno e 7 mesi!
Ragona provi a smentirci – insiste Gori – dichiarando ufficialmente, ricoprendo la carica di pubblico ufficiale e quindi responsabile di qualsiasi dichiarazione anche a mezzo stampa, che non sono necessari almeno 3 se non addirittura 4 anni per il completamento dei lavori.
Ribadiamo l’impossibilità di aggiudicare definitivamente i 2 appalti entro fine anno. In entrambi i casi si prospetta il potenziale rischio di default per APS Holding e il Comune di Padova. Ragona faccia il “tosetto” ovvero il garbato ragazzo, senza lanciare false accuse e etichette verso di noi, non avendo contestuale possibilità di replica. Da subito Ragona ha certamente modo di controbattere su questi dati e non con acredine di chi ricopre un ruolo pubblico e deve rispettare anche le opinioni e argomentazioni tecniche di tutti i cittadini. Un assessore comunale – conclude la presidente Liliana Gori – è un funzionario incaricato di assistere il sindaco nell’esercizio delle sue funzioni, non un produttore di “etichette”.