Riteniamo invero anomala l’adozione della “procedura ristretta” di gara e scelta da Aps Holding per aggiudicare il progetto esecutivo e le opere del SIR2 col c.d. ‘appalto integrato’, – dichiara Liliana Gori, presidente dell’Associazione No Rotare di Padova – anche per la eccezionale entità di lavori e meno ‘garantista’ rispetto alle tipologie di gara che di norma si adottano previa pubblicazione del bando sulla Gazzetta Europea, a seguito di un progetto almeno ‘definitivo’ approvato.
Anomalo è far partire la gara con il solo “avviso di preinformazione”, pubblicato prima ancora dell’approvazione finale del Progetto Definitivo (aggiudicato il 29.9.2022 ma non ancora verificato e validato dal R.T.I. incaricato fin dal 14.3.2023). Lo stesso Avviso di Preinformazione, a pag.7, cita che “è in corso il procedimento di verifica ed è stata avviata la Conferenza di Servizi”. Pertanto, nulla di concluso.
Tale decisione viene giustificata da A.P.S. Holding, nella delibera del 14 giugno 2023, quale necessità di “avviare la procedura di gara” entro il 30 giugno 2023 per ottenere il Finanziamento del Fondo per le Opere Indifferibili e di qui, l’Avviso di Preinformazione del 20 giugno 2023. Questa fretta – prosegue Liliana Gori – non depone a favore della necessaria massima assoluta trasparenza in vista di una partecipazione del maggior numero di imprese alla grande gara, senza dimenticare che trattasi di un appalto superiore a 209 milioni di euro.
I tempi d’appalto dovranno essere necessariamente molto brevi, per l’impossibile scadenza finale del 30 giugno 2026, ed auspichiamo che non partecipi alla gara solo chi pre-conosce le molte problematiche di un difficile e complessissimo lavoro nel mezzo della città, nel traffico, con eccezionali disagi conseguenti, proprio perchè avvantaggiato dall’esperienza ‘unica’ accumulata e forse in corso. Altri concorrenti potrebbero essere nella ragionevole impossibilità – aggiunge Gori – a proporre una seria offerta a causa le brevissime tempistiche imposte alla gara, anormalmente poco confacenti rispetto ad un appalto di eccezionale livello economico e con super-difficoltà esecutive, senza dimenticare la tagliola ‘finale’ della fine lavori entro il fantascientifico 30 giugno 2026 che scoraggerà molte autorevoli imprese.
Ci auguriamo che, dopo l’aggiudicazione “a trattativa privata” della fornitura dei mezzi ad Alstom per quasi 120 milioni di euro ed un acconto di 45 milioni, – conclude Liliana Gori -non si arrivi alla gara con un solo concorrente per circa 200 milioni di euro dei lavori esterni.