SIR2, siamo stupiti e meravigliati che dopo anni di nostre dichiarazioni No Rotaie, Comitato prima e Associazione poi, si giunga solo oggi a considerare discutibile il rispetto del cronoprogramma. A chi propone l’inutile ipotesi di costruzione del tram su mono rotaia in Italia, – dichiara Liliana Gori, presidente dell’Associazione No Rotaie di Padova – facciamo presente che a nessuno converrebbe farlo in rapporto alle nuove tecnologie del futuro. Senza considerare che la pubblicazione e messa a disposizione della documentazione ufficiale sembra spesso non essere completa o in parte negata.
Moltissimi padovani sono convinti che a fine giugno 2026 potranno salire a bordo del SIR2, ma lo stesso assessore Ragona precisa che la scadenza del 2026 è relativa al completamento dell’opera, quindi alla posa delle rotaie. In termini pratici? – prosegue Liliana Gori – Potremmo avere l’infrastruttura ma potenzialmente non ancora i mezzi viaggianti. Lo stesso Ing. Leonardo Antonio Cetera, dopo la Commissione di ieri ed alla quale ero presente e dopo il successivo Consiglio Comunale, ha precisato mediaticamente che è stato chiarito, sembra tra alcuni imbarazzi e reticenze, che quanto da egli dichiarato era tutto vero, ossia la cessione del ramo aziendale di Alstom alla spagnola CAF e che era stato deciso tra le due grandi società un subappalto, di cui 15 giorni dopo (8 giugno scorso) veniva richiesta l’autorizzazione (non ancor oggi rilasciata).
Perché tutto ciò è stato taciuto per nove mesi e fino alla Commissione di ieri? Eppure la firma del contratto risale al 22 settembre 2022, – prosegue gori – con pagamento ad Alstom di più di 40 milioni di euro senza ancora alcun progetto definitivo dell’opera nonché né validato né approvato; eppure sono passati anche 11 mesi dal closing del 1 agosto 2022 degli accordi inter societari tra Alstom e CAF.
E’ giunta l’ora che l’Amministrazione, Ragona ed Aps Holding Spa forniscano o rendano pubblica tutta la documentazione in loro possesso agli organi autorizzati o competenti, per meglio comprendere. Non mettiamo in discussione le liceità – insiste Liliana Gori – ma l’apparente poca trasparenza e informazioni significative sul SIR2 che lasciano ipotizzare un prematuro fallimento di una opera che a Padova forse non avrà un roseo futuro, essendo la sola settima città al mondo ad adottare questa mono rotaia mentre le altre sono in via di abbandono o di messa in discussione.
Perché con discutibile eleganza è stato attaccato l’Ing. Cetera, così come egli stesso dichiara mediaticamente, dai vertici di APS Holding e dagli amministratori comunali subito dopo quanto da egli rivelato il 21 maggio scorso sugli accordi imposti da Bruxelles ad Alstom (Francia) e CAF (Spagna)? Accordi che coinvolgevano la produzione dei mezzi del SIR2 dato che lo stabilimento di produzione di Reichshoffen (Alsazia) era stato ceduto alla società spagnola. Le scuse gli sono giunte oggi dal dott. Amedeo Levorato, ex presidente di APS Holding dal 2007 al 2014 ed oggi componente della Consulta del Quartiere 1 Centro su nomina della maggioranza, di cui nutriamo stima.
Contestiamo il cronoprogramma che secondo alcuni vedrà l’infrastruttura completata entro il 30 giugno del 2026, ma è una data quasi impossibile da rispettare. A parere dei maggiori tecnici conoscitori del sistema Lohr, occorrono almeno 4 anni per completare i 17 km del SIR2. Considerando i termini e tempi tecnici dopo l’eventuale affidamento della gara, rimarrebbero utili solo 1 anno e 4 mesi per realizzare l’opera entro il 30 giugno 2026 quale limite temporale imposto dall’Europa.
Il rischio? Potenzialmente sarà necessario attendere la realizzazione fino a febbraio 2029 con tutte le conseguenze del caso, compresa la restituzione del prestito dell’Europa.
Non possiamo dimenticare quanto ci hanno tacciato di inattendibili, superficiali, politicamente strumentalizzati ben sapendo che i No Rotaie non hanno secondi fini se non il bene trasportistico locale di Padova. Non sono mancate recentemente minacce astratte di querela da parte del sindaco Sergio Giordani – conclude Gori – verso chiunque non dichiarasse il vero in merito al SIR2, non ci risultano querele in corso.