Ai proclami relativi al SIR2 e al SIR3 su mono rotaia e gommati quali mezzi evoluti e non inquinanti, noi condividiamo quanto affermato in settembre 2022 da Gareth Dennis, Ingegnere ferroviario e docente universitario della Birmingham Centre for Railway Research and Education nonché presidente del North Eastern Railway Engineers’Forum, ovvero – dichiara Liliana Gori, presidente dell’Associazione No Rotaie – che le ruote in gomma producono circa 10 volte la resistenza al rotolamento sull’acciaio. Ciò significa che, sebbene utilizzi all’incirca la stessa energia per accelerare (50 Wh per pax), richiede 10 volte tanto per viaggiare (100 Wh contro 10 Wh per pax per i tram). Basta chiamare tram questo sistema che non lo è, infatti è un semplice bus sostenuto da pneumatici in gomma e l’unica rotaia in acciaio funge solo da guida. L’unico vantaggio apparente, nel definirlo erroneamente tram, è forse quello di risparmiare il costo della posa di una seconda rotaia per definirlo tale.
La Shanghai Pudong Modern Rail Transit Co., Ltd. ha abbandonato il 31 maggio scorso la cosiddetta Linea 1 del tram di Zhangjiang. Stesso mezzo tram mono rotaia che Padova persiste nel voler adottare per le linee SIR2 e SIR3. La Cina, – aggiunge Liliana Gori – sempre attenta alle novità tecnologiche del trasporto pubblico urbano, dopo pochi anni abbandona il sistema Translohr a causa della difficile manutenzione del veicolo ed altrettanto difficile fornitura di pezzi di ricambio.
Nel mondo i sistemi basati sul sistema Translohr sono rimasti solo a Medellín, Padova, Venezia-Mestre, Clermont-Ferrand – anche qui in fase di abbandono – e due linee indipendenti e operativamente diverse nell’area metropolitana di Parigi (T5 e T6).
Siamo ancora in attesa delle risposte alle nostre PEC, spedite il 5 maggio 2023 al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ai dirigenti MIT, al sindaco Sergio Giordani, al presidente della Provincia di Padova Sergio Giordani, al presidente del Consiglio Comunale di Padova Antonio Foresta, alla responsabile dell’Anticorruzione di APS Holding. La responsabile dell’Anticorruzione del Comune di Padova, – prosegue Liliana Gori – alla nostra PEC del 23 aprile, ha risposto di non avere alcun potere d’intervento nell’ambito del procedimento instaurato da Anac e di cui alla deliberazione n.141 del 4.04.2023 poiché questa delibera è destinataria alla sola stazione appaltante, nella fattispecie la società APS Holding Spa.
Al momento stiamo studiando attentamente la eventuale nullità del contratto tra Alstom e APS Holding, stipulato il 22 settembre 2022, poichè nelle premesse non è citato che Alstom era senza più stabilimenti di produzione propri avendoli ceduti al gruppo CAF spagnolo il 2 agosto così come risulta anche dalla stampa estera.
Non abbiamo notizia di pre-autorizzazioni del CdA di APS Holding, – conclude Liliana Gori – come imposto dal medesimo contratto quale prima clausola di nullità dello stesso.