Social e web possono esprimere cyberbullismo, pedopornografia, diffamazione, molestie. Sebbene i sociaI siano positivi, in moltissimi casi si trasformano in strumenti per compiere, anche inconsapevolmente, azioni gravissime.
Come sindaco mi piacerebbe che Treviso applicasse la patente social, – dichiara Maurizio Mestriner, candidato sindaco M5S di Treviso – finalizzata all’uso consapevole dello smartphone, che trova il suo fondamento nella legge 71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”.
In tale modo si verificherebbero le competenze sul corretto uso del web e dei dispositivi digitali, rilasciandola – prosegue Maurizio Mestriner del Movimento 5 Stelle – dopo avere accertato i requisiti morali e la conoscenza di regole ovvero rinnovata o revocata. Tra gli obiettivi della patente social, non gli unici, v’è – prosegue Mestriner – l’informazione dei genitori sulle ultime applicazioni e giochi social, sulla conoscenza delle minacce del web fornendo nozioni del codice penale e civile inerenti ai rischi da reati informatici.
La violenza giovanile oggi trova spesso sfogo proprio nel web, avanza la ricerca ossessiva di diventare virali e avere visibilità, sommandosi a ciò la complicità del periodo dell’isolamento causato dalla pandemia che ha aumentato la pressione sui ragazzi. La patente social – aggiunge Mestriner – è una proposta concreta, in cui credo e che aiuterebbe le famiglie ad affrontare tali diffuse problematiche, confrontandosi con esperti e professionisti in materia.
Serve un uso consapevole degli strumenti digitali, le trappole del mondo virtuale possono esporre i giovani a contenuti inadatti, spesso violenti e favorendo – conclude Mestriner – comportamenti devianti che influiscono sul loro utilizzo senza che alcuno li informi correttamente in merito. Treviso necessita di una diffusa rete di Consultori pubblici e centri per l’ascolto, un Servizio Pubblico Gratuito che affianchi e supporti le famiglie con operatori preparati.