A Gaiole in Chianti inizia oggi la “settimana santa” che sabato e domenica porterà circa 9000 ciclisti a percorrere le strade bianche del Chianti e della Val d’Orcia indossando maglie di lana, in sella a biciclette d’epoca, vale a dire costruite prima del 1987. Quando le bici avevano i fili dei freno esterni, il cambio sul tubo obliquo e i pedali liberi. Biciclette d’acciaio, saldate da artigiani, quasi sempre italiani, colorate a spruzzo, cavalcate da gente tosta e felice.
L’Eroica è una corsa, anzi cinque corse, ma non è una gara. Si pedala per passione, per avvertire la difficoltà della strada, del sacrificio e della fatica. Emozioni spesso uniche ripagate dal sorriso, da un piatto di ribollita, una fetta di pane e olio, pane e zucchero, pane e vino. E che vino visto che siamo nel Chianti.
Tutto sembra magico durante L’Eroica; infatti arrivando a Gaiole in Chianti si percepisce forte l’atmosfera di uno stile di vita che sembra lontano e che invece è a portata di tutti. Solo a volerlo.
E’ questa l’edizione dei grandi numeri si dirà poi. Perché di grandi numeri davvero si tratta; sono iscritti quasi 9000 ciclisti (questo il primo dato di rilevo), per il 38% circa dall’estero (questo il secondo, interessante secondo dato). Ordinando in vario modo l’elenco iscritti emerge che la comunità più numerosa arriva dalla Germania, presente con poco meno di 1200 ciclisti. Per numero di iscritti seguono Svizzera, Regno Unito e Francia. Tra i più lontani si registrano 130 ciclisti dagli Stati Uniti, 34 dall’Australia e 30 dal Canada.
I numeri sono numeri ma all’Eroica da sempre le emozioni superano abbondantemente il valore delle addizioni: “All’epoca, la prima edizione si disputò il 5 ottobre – dichiara Giancarlo Brocci, ideatore dell’Eroica – . Stando in macchina davanti ai pochi cicloturisti al via solo dopo 20 chilometri ebbi il coraggio di guardare indietro: Eravamo lungo la salita di Vagliagli e non sapevo bene cosa avrei visto. Fu una meraviglia. La mia passione, in quelle immagini, già era ripagata. Oggi quella stessa emozione la provo stando in mezzo ai miei eroici, persone speciali”.
Dopo la scelta dello scorso anno è confermato l’appuntamento in due giorni: “Senza dubbio è questa la formula giusta – spiega Franco Rossi, presidente di Eroica Italia -. Per noi dell’organizzazione è uno sforzo praticamente doppio ma i ciclisti, le loro famiglie e le comunità interessate vivono con leggerezza il primo week end di ottobre. A parte il lavoro necessario e la responsabilità possiamo dire che L’Eroica è una festa sempre più lunga”.
“L’Eroica è fatta di persone e le persone hanno fatto L’Eroica – sottolinea Michele Pescini, sindaco di Gaiole in Chianti – ritrovandosi nei valori della comunità di Gaiole, nella passione dei volontari, nella fatica di pedalare e in quella di organizzare tutto al meglio, ripagati solo dallo spirito dell’accoglienza e dai sorrisi che ci portiamo poi dentro tutto l’anno. Se siamo arrivati fino a qui, superando anche le tante difficoltà è grazie a loro, è grazie al popolo dei gaiolesi, che forse neppure si rende pienamente conto di quanto sia importante per tutte le Eroiche che verranno”.