Basta morti sul lavoro!
La FILCAMS CGIL del Veneto e di Treviso esprimono dolore e rabbia per l’infortunio mortale avvenuto ieri, domenica 18 settembre 2022, lungo il Terraglio dove ha perso la vita un lavoratore di 48 anni. Roman Emiliano Zapata è morto sul lavoro, travolto da una vettura mentre era in servizio con il proprio mezzo. Ruben era un rider alle dipendenze della compagnia Food Racers ed era attivo nelle zone di Preganziol e del Moglianese.
“Il sindacato si stringe attorno alla famiglia ed ai colleghi del lavoratore coinvolto nella ennesima morte sul lavoro – dichiara Alberto Irone, segretario generale Filcams CGIL Treviso – Servono azioni incisive e non più rimandabili: tutele anche e soprattutto per i lavoratori delle consegne a domicilio, riconoscendo questi lavoratori come lavoratori subordinati ai quali vanno applicati pienamente i contratti nazionali e la legislazione in tema di salute e sicurezza. Serve anche una svolta culturale nel mondo delle piattaforme: non è possibile che un’azienda si avvalga del lavoro di una persona che non ha mai conosciuto prima.” conclude Irone.
“Stiamo assistendo in Veneto ad una strage sui luoghi di lavoro e la morte di Roman aggiunge un altro nome alla lista delle morti bianche – afferma Cecilia de’ Pantz, segretaria generale FILCAMS CGIL Veneto – Solo in questa settimana in Veneto abbiamo assistito ad altre due morti sul lavoro. Serve superare le carenze di organico negli Spisal e costruire una nuova politica sulla sicurezza sul lavoro, che includa anche queste nuove modalità di lavoro, perché questa situazione è inaccettabile e servono interventi ispettivi urgenti anche nelle aziende del delivery. I lavoratori della gig economy sono lavoratori a tutti gli effetti e devono avere la garanzia di poter tornare a casa sani e salvi a fine turno” conclude de’ Pantz.