Non hanno bisogno di presentazioni, sono le dive per eccellenza del 79. Red Carpet di Venezia. Alla seconda serata Julianne Moore e Cate Blanchett hanno dominato per bellezza e classe nell’indossare abiti di indiscussa eccellenza iconica.
L’attrice statunitense Julianne Moore presiederà la Giuria internazionale del Concorso della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, evento che assegnerà il Leone d’Oro per il miglior film ed altri premi ufficiali.
La Moore ha dispensato paraverbalmente, con la sua classe e inossidabile eleganza, stile e autorevolezza quali elementi di stile che si amalgamano all’evento internazionale cinematografico.
A 62 anni la diva indossa un lungo e sexy-elegante abito nero a sirena, firmato Armani Privé: una scollatura mozzafiato che ricorda i fasti del passato in cui le star erano desiderate e contese con intenso ardore dalle maggiori case cinematografiche.
Julianne Moore incarna questa essenza, questa brama di donna di classe e cinematografica intelligenza.
Il Red Carpet ospita celebrità che rendono la 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica una destinazione d’eccellenza d’arte di qualsivoglia natura.
A contendere la Moore e ad infiammare le passioni veneziane, Cate Blanchett, 53 anni attrice e produttrice cinematografica australiana con cittadinanza statunitense, sfoggia stile ed altrettanta eleganza indossando un abito nero il cui decolletè ospita nel balconcino una esplosione floreale adrenalinicamente colorata da vive tonalità.
La Blanchett è la protagonista del film “Tar” in cui interpreta la direttrice d’orchestra Lydia Tar, omosessuale.
In una intervista al Lido, Cate Blanchett spiega che non ha mai considerato “l’aspetto Lgbt del film, certo alla mia Lydia piacciono le donne, ma credo fermamente che non sia importante il genere nel mondo dell’arte. Ciò che le persone fanno dopo il loro lavoro non è importante. Insomma, non ho mai pensato al genere, alla sessualità di Lydia. Questo film è il ritratto molto umano di una persona con tutte le sue debolezze”.
Julianne Moore presiederà, quindi, la Giuria Internazionale del Concorso Venezia 79, composta da:
Mariano Cohn (Argentina) regista, sceneggiatore e produttore
Leonardo Di Costanzo (Italia) regista e sceneggiatore
Audrey Diwan (Francia), regista
Leila Hatami (Iran) attrice
Kazuo Ishiguro (Giappone-Gran Bretagna) scrittore e sceneggiatore
Rodrigo Sorogoyen (Spagna) regista, sceneggiatore e produttore
La Giuria Venezia 79 assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.
Fino al 10 settembre, ultimo giorno della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, soprese e arte cinematografica lasceranno un segno indelebile nella scena internazionale.
Oggi segnaliamo il film L’IMMENSITÀ, alle ore 19:15 (Sala Grande) e alle ore 20:30 (Palabiennale) con la regia di Emanuele Crialese e interpreti Penélope Cruz, Luana Giuliani, Vincenzo Amato, Patrizio Francioni, Maria Chiara Goretti.
Le foto sono una nostra esclusiva, ringraziamo la stimata fotografa Paola Toffano.