“Una famiglia si è riunita grazie ad un importante lavoro collettivo durato mesi – esclama soddisfatta Elena Ostanel, consigliera del movimento civico “Il Veneto che vogliamo” – Un anno fa sono entrata in contatto con questa famiglia e ho deciso di seguire personalmente la storia di questi tre ragazzi minorenni che si trovavano in Afghanistan quando è scoppiata la crisi che ben conosciamo e si sono ritrovati bloccati, pur avendo già tutti i documenti necessari per venire in Italia.”
“Purtroppo non ne parla più nessuno, ma la situazione è tuttora critica – continua Ostanel – Questa bella storia è una goccia nell’oceano, che non ci sarebbe stata se non si fossero dimostrate sensibili e pronte anche Marta Nalin e l’assessora Francesca Benciolini. Con questo lavoro di squadra abbiamo dimostrato che la difesa dei diritti umani, come ha detto proprio Francesca, è sempre più importante, anche a livello locale”
“La settimana scorsa eravamo riuscite a far tornare anche il fratello di un cittadino afghano residente a Padova, grazie anche alla Comunità Sant’Egidio – conclude la consigliera Ostanel – E in questi momenti mi torna alla mente il lavoro nella cooperazione internazionale di tanti anni fa: intesi, difficile, contraddittorio. Perché per una vita salvata, ne muoiono molte altre, nello stesso momento, senza che tu possa incidere. In questa settimana però siamo riusciti, insieme, in due piccoli miracoli.”