Molti Comuni, in Veneto e in Italia, hanno già istituito il cosiddetto “Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento”, previsto dalla legge 27 gennaio 2012 n. 3 e s.m.i., per svolgere l’attività di gestione dei procedimenti di composizione della crisi e di liquidazione del patrimonio del debitore sovra indebitato.
In tale modo anche il Comune di Padova – dichiara il Dott. Raniero Mazzucato di Padova, massimo esperto in materia – potrà contribuire a porre rimedio alle situazioni di indebitamento sproporzionato ma incolpevole di padovani ovvero di persone fisiche e alcune tipologie di giuridiche che, secondo la legge, non possono accedere al fallimento o alle altre procedure concorsuali azzerandone i debiti che comunque mai sarebbero stati in grado di pagare.
Il debitore civile, prima della entrata in vigore della normativa sul Sovraindebitamento, era destinato – prosegue Mazzucato, dottore commercialista e revisore dei conti nel Comune di Albignasego (PD) – a vivere “nel sommerso”, senza possibilità di liberarsi dalla continua minaccia delle procedure esecutive dei creditori e gli era, così, precluso il recupero della solvibilità e di un ruolo attivo nell’economia.
E’ fondamentale consentire di “ripartire da zero” anche ai padovani sovra indebitati, producendo così delle conseguenze non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e psicologico.
Infine, la ratio è anche il contrasto all’usura, infatti – conclude Mazzucato – con l’esdebitazione il debitore liberato può riacquistare un ruolo attivo nell’economia, e contribuire all’espansione della domanda i beni e servizi.