APPIANI STRUMENTALE PASSIONE POLITICA
La ristrutturazione dell’Appiani sembra ormai un tema di passione puramente politica e non sportiva. Alleanza per Padova – dichiara Domenico Minasola, candidato sindaco di Padova – ha una visione certa, di immediata applicazione e senza rilanci ad un incerto futuro elettorale. L’assessore Bonavina, casualmente, ha ben chiare le idee proprio a ridosso delle elezioni amministrative, dopo cinque anni di pericolose cadute di calcinacci in un’area sgradevolmente transennata ed abbandonata.
Nel nostro programma elettorale è chiaro, – prosegue Domenico Minasola – persiste la necessità di eliminare e reinventare i numerosi luoghi abbandonati di Padova alla volta di operazioni di riqualificazione urbana, con sinergie tra opportunità private e nuovi servizi pubblici. L’Appiani dovrebbe essere abbattuto e praticato lo stombinamento Alicorno. In sintonia anche con il capolista Domenico Menorello, la rigenerazione urbana, la qualità dell’ambiente e le politiche green devono essere il cardine per avviare l’area Appiani alla progettazione di una grande parco, un polmone cittadino che dia una identità all’intera superficie e sull’esempio dell’Hide Park londinese. Un grande parco di collegamento tra Porta Santa Croce, Prato della Valle e Isola Memmia che, congiunte tra loro, daranno vita a un meraviglioso boulevard ed a minore cementificazione.
Il parco urbano, al contrario di cattedrali spettrali o blocchi di cemento armato, – prosegue Minasola – porta benefici con riduzione dello stress, una dimostrata diminuzione delle malattie respiratorie e cardiovascolari. Si piantino alberi di struttura significativa, non agonizzanti arbustelli come parte dei diecimila propagandati da questa Amministrazione comunale.
Bonavina pensa molto ma senza progetti in mano. Un museo nell’area Appiani? Quando non si hanno risposte per Padova, scattano astratti musei senza un concreto beneficio per Padova o alla ‘Real Culture’. Basta musei in eccesso e tenuti in vita a spese dei padovani, – insiste Minasola – musei che in altri casi dovrebbero orientarsi ad una gestione manageriale liberando così l’Amministrazione comunale da molte spese di manutenzione e gestionali. Padova deve emergere culturalmente, turisticamente, ambientalmente e urbanisticamente.
I musei personali non siano propaganda politica, a sole due settimane dal voto.
L’EFFICENTAMENTO ENERGETICO COMUNALE SIA ORIENTATO ALL’ORIZZONTE 2030
La Amministrazione di Padova ha il dovere di sostenere un energy management costante, che doveva essere avviato già nel decennio scorso, con incremento negli ultimi cinque anni. Il Comune di Padova, – dichiara Domenico Minasola – nell’ottica della spending review e del risparmio sul consumo energetico avrebbe dovuto avviare processi orientati al quadro per le politiche dell’energia e del clima all’orizzonte 2030.
L’efficientamento energetico dell’Amministrazione comunale e degli uffici preposti e ad essa assoggettati, direttamente o indirettamente, è possibile – prosegue Minasola – se avviato con un preciso piano strategico e ben articolato. Alleanza per Padova propone una ottimizzazione delle risorse energetiche della macchina amministrativa padovana, al fine di ridurre realmente i consumi e l’impatto sull’ambiente.
In futuro abbiamo identificato azioni di energy management basate sul minore impatto energetico e ambientale, considerando un flow-chart sul monitoraggio dei processi energetici, una pianificazione di interventi tecnologici e l’individuazione di evoluzioni energetiche che non siano azioni estemporanee.
Il coraggio di scelte politiche, anche padovane, è la forza che può soccorrere ambiente e clima verso una riduzione dell’eccessivo CO2 e surriscaldamento terrestre. Al contrario – conclude Minasola – potremmo essere coinvolti da palliativi di sterile efficacia.