Il ciclo di incontri di storia contemporanea “Africa ieri e oggi: dal colonialismo alla globalizzazione”, organizzato dal Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (Casrec) dell’Università di Padova, intende approfondire le radici storiche delle profonde trasformazioni economiche, politiche, sociali e culturali vissute dal continente africano negli ultimi trent’anni, dopo la fine della Guerra fredda. La proposta di approfondimento storico-politico si articolerà in un percorso di sei incontri in cui studiosi di storia dell’Africa ed esperti di storia delle relazioni internazionali illustreranno i cambiamenti di fondo che hanno caratterizzato le principali aree geografico-territoriali del continente africano dall’età del colonialismo ad oggi.
«Uno degli obiettivi del ciclo – commenta il prof. Filippo Focardi, direttore del Casrec – è di superare i tanti luoghi comuni che ancora caratterizzano la raffigurazione dell’Africa nell’opinione pubblica italiana, spesso indistintamente considerata come un continente affetto da sottosviluppo cronico, autoritarismo politico e forme endemiche di guerra di natura etnica e tribale. Un’immagine frutto di scarsa conoscenza, che contrasta con la realtà di un continente plurale, investito da un intenso processo di modernizzazione e sempre più al centro delle reti della globalizzazione».
Martedì 5 aprile alle ore 15.30 al Teatro Ruzante, Riviera Tito Livio 45 in Padova, Luca Puddu dell’Università di Napoli terrà la lezione dal titolo “Imperialismi a confronto: l’Etiopia e la decolonizzazione del Corno d’Africa“.
Per lungo tempo la storiografia ha guardato al processo di costruzione degli stati indipendenti africani attraverso il prisma del rapporto tra ex metropoli ed ex colonie. Ciò ha prodotto uno schema binario di contrapposizione tra movimenti nazionalisti, dediti al superamento delle sovrastrutture economiche ereditate dal colonialismo, ed élite collaborazioniste, disposte a sacrificare le sovranità africane sull’altare della riproduzione di legami di subordinazione “neo-coloniali”. La lezione intende riflettere criticamente su questo assunto attraverso il caso di studio delle banche italiane in Eritrea tra il 1952, anno d’inizio della federazione con l’Etiopia, e i primi anni ’70, quando la lotta armata eritrea in funzione anti-etiopica di estese a quella società dell’altopiano precedentemente favorevole all’unione con Addis Abeba. In particolare, la lezione mostrerà come la proiezione “neocoloniale” dell’Italia venne attivamente incoraggiata dalla classe di governo eritrea per preservare prerogative di sovranità solitamente riservate agli stati indipendenti e, contemporaneamente, tollerata da Addis Abeba in nome dell’affermazione della nuova pax aetiopica nell’ex colonia italiana.
Luca Puddu è ricercatore alla Scuola Superiore Meridionale di Napoli istituita in seno all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Ha insegnato Storia dell’Africa alla “Sapienza” di Roma, all’Alma Mater Studiorum di Bologna e alla Scuola Superiore Meridionale di Napoli. È stato visiting scholar presso il Woodrow Wilson Centre for International Scholars (Washington DC), il Nordic African Institute (Uppsala), l’African Studies Center (Leiden) e il King’s College (Londra). I suoi interessi di ricerca vertono sulla storia politica, economica e sociale del Corno d’Africa nel ventesimo secolo.
Per accedere all’incontro sono richiesti il green pass rafforzato e la mascherina ffp2.
Il link per le iscrizioni, nel sito del CASREC: https://www.casrec.unipd.it/seminari-storia-contemporanea-2