L’inizio 2022 sembra essere l’inizio per nuovi tentativi di truffa a mezzo email al fine di richiedere pagamenti, non dovuti e fasulli, a danno di cittadini e contribuenti.
Questo tipo di email truffa con false richieste di pagamenti non dovuti (email phishing) sono, purtroppo, frequenti ma ricordiamo che la Pubblica Amministrazione comunica esclusivamente a mezzo PEC (Posta Elettronica Certificata, valida al pari di duna raccomandata a/r) o con raccomandata a/r: mai con una tradizionale email.
Sia l’INPS sia l’Agenzia delle Entrate sensibilizzano per una attenzione maggiore alle email truffa che appaiono, nella loro riproduzione grafica e testuale, identiche o riconducibili ai “veri” mittenti. Tali mail devono essere cancellate e non devono mai essere aperti i relativi allegati. Mai cliccare eventuali link contenuti in queste email truffa.
L’Agenzia delle Entrate ha ricevuto segnalazioni da contribuenti contattati da presunti intermediari che sostengono di operare per conto del fisco e che sono invece degli impostori. I truffatori richiedono versamenti per imposte non dovute, affermando che sono previste dalla legge in seguito ad operazioni di trading online o su cripto valute.
Le frodi hanno tutte un elemento comune: riportano allegati che ricalcano il format di documenti dell’Agenzia delle Entrate (interpelli o comunicazioni da parte degli uffici delle Direzioni provinciali) modificati e manipolati con lo scopo di convincere i cittadini dell’autenticità della fonte e della liceità della richiesta di denaro.
Il raggiro è realizzato da soggetti che operano a più livelli. In alcuni casi i truffatori si fingono intermediari nel settore delle cripto valute, presentano finti documenti firmati da falsi dipendenti delle Entrate e di impiegati di banche operanti all’estero e allegano documenti falsi che riportano illegittimamente i loghi dell’Agenzia e di altre amministrazioni.
I truffatori spingono i malcapitati a versare sui propri conti imposte inesistenti: una imposta sostitutiva per operazioni di trading online o una cosiddetta “tassa di ingresso” dovuta per “sbloccare” i ricavi o le plusvalenze derivanti da operazioni realizzate dai contribuenti. Una volta ottenuto il denaro richiesto, si rendono irreperibili.
L’Agenzia raccomanda a tutti i cittadini che vengono contattati con modalità simili di verificare immediatamente l’attendibilità delle comunicazioni ricevute rivolgendosi al call center delle Entrate al numero 800.909696 e di presentare denuncia alla Polizia o ai Carabinieri.
In caso di dubbi è inoltre possibile consultare la sezione “Focus sul phishing” del sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate, dove periodicamente vengono riportati gli avvisi relativi alle ultime mail-truffa in circolazione.
L’INPS avvisa i suoi utenti che sono in corso tentativi di truffa tramite e-mail di phishing i quali, sfruttando apparenti comunicazioni da parte di un sedicente servizio cliente dell’Istituto, invitano ad inviare dati personali su un link cliccabile, allo scopo di ottenere il pagamento di una somma tramite bonifico da parte dell’Inps.
L’Istituto invita i propri utenti a diffidare di tali comunicazioni, in quanto finalizzate a sottrarre fraudolentemente dati anagrafici oppure relativi a conti correnti o a carte di credito. Si ricorda, al riguardo, che le informazioni sulla propria posizione sono consultabili accedendo direttamente al sito www.inps.it e che l’INPS, per motivi di sicurezza. Per ogni necessità di assistenza l’INPS invita a contattare le sedi dell’Istituto.