Il secondo tram arrivato a Padova è uno di quelli rifiutati anni fa da Latina e non ci risulta essere un mezzo destinato al progetto SIR3 ma destinato a rafforzare la linea SIR1 esistente in cui, ad oggi, stranamente nessuno sembra avere visto circolare il mezzo 19 arrivato lo scorso gennaio in pompa magna.
Probabilmente non tutti sono a conoscenza che – dichiara Liliana Gori, portavoce del Comitato No Rotaie – nella Deliberazione della Giunta Comunale n. 2019/0437 del 16/07/2019 è specificato che per l’acquisto dei mezzi rigenerati di Latina e destinabili al SIR3 è necessario il benestare del MIT(Ministero Infrastrutture e Trasporti).Al punto 4 della Delibera è scritto che APS Holding, in qualità di soggetto attuatore in base alla convenzione MIT per il SIR3 – con nota del 10.7.2019 prot.4833 ha comunicato che si appresta all’acquisto di n. 4 rotabili ST3, inizialmente tutti destinati alla linea SIR1 per far fronte all’esigenza di una fase di intenso programma di manutenzione ordinaria e straordinaria nonché di “mezza vita” della flotta attuale in capo al gestore Busitalia Veneto, ma dei quali, come riportato nella stessa nota di BusItalia Veneto, in una fase successiva, n. 2 potranno essere dirottati sulla linea SIR3 per potenziare la flotta che nel progetto preliminare approvato nel 2004 prevedeva n. 7 mezzi.
Il Comitato No Rotaie si chiede– prosegue Liliana Gori – con quali mezzi finanziari sono stati acquistati i 4 cassoni di Latina in arrivo dalla Francia? Sono tutti mezzi destinati al SIR1 e non al SIR3 per una esigenza di manutenzione ordinaria e straordinaria dei vecchi mezzi già in attività?
Domande alle quali il Comitato No Rotaie ed i cittadini padovani non hanno ricevuto esatta ed inequivocabile risposta, perché se sono prevedibilmente mezzi destinati al SIR1 si smetta di fare spicciola propaganda per un SIR3 che forse non vedrà la luce o sarà un annoso ed interminabile cantiere cementificatore.
Urge un chiarimento da organi ufficiali per evitare che vengano spesi soldi pubblici del contributo statale – aggiunge Liliana Gori – per acquistare i mezzi prima ancora di avere un progetto approvato, un affidamento in gara e nessuna infrastruttura pronta. In virtù della tanto decantata trasparenza verso i cittadini, che sembra sempre più latitare. Non è dato sapere se è stato stipulato l’accordo documentato tra Comune-APS e Alstom-NTL per il quale si vocifera di una garanzia di fornitura di pezzi di ricambio e l’eventuale produzione di nuovi mezzi (sempre con la stessa obsoleta tecnologia).
Realmente prosegue la procedura degli espropri necessari alla costruzione della linea SIR3? Tutti gli atti sono già stati notificati e gli uffici interessati hanno individuato le modalità per interloquire con i cittadini, cittadine e attività commerciali che hanno posto osservazioni o richieste?
Al Comitato No Rotaie, – conclude LIliana Gori – seguito da centinaia di cittadini padovani, non è giunta alcuna notizia o richiesta di interlocuzione.
Il ricorso al Tar presentato dal Comitato No Rotaie segue il suo percorso nell’attesa dei nostri prossimi accessi agli atti.