Al via da ieri la seconda fase del procedimento Fondo Sostegno Affitti (FSA-covid2), la misura per il sostegno al pagamento dell’affitto per la casa di residenza dedicato alle famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus e che hanno subito tra marzo e maggio 2020 una diminuzione delle entrate almeno del 30 per cento. Chi non ha presentato domanda FSA-covid la scorsa estate convinto di non rientrare nei parametri richiesti può farlo ora grazie al rifinanziamento della misura e alla ridefinizione dei parametri richiesti. Il contributo può arrivare fino a 600 euro nel caso famiglie che hanno subito una diminuzione di entrate superiore al 50 per cento.
La seconda fase prevede due interventi:
- l’aumento del contributo per i richiedenti FSA-covid:
–per le 6021 domande risultate idonee durante la prima fase sulle 18.876 presentate –ovvero per le famiglie che hanno avuto una riduzione delle entrate superiori al 50% – il contributo viene portato da 400 a 600 euro
–ampliamento della platea dei beneficiari con scorrimento della graduatoria includendo chi ha subito riduzioni delle entrate tra il 30 e il 50%.
2. Riapertura dei termini del procedimento per permettere di partecipare al bando anche a chi non aveva presentato domanda consapevole di superare le soglie richieste.
Le nuove domande – che verranno istruite dalla Unità Organizzativa Edilizia della Regione Veneto – vanno presentate fino al 14 dicembre on-line (http://veneto.welfaregov.it/landing_pages/fsa_covid/index.html) allegando un documento di identità.
I requisiti per accedere al contributo sono stati fissati con delibera della Giunta Regionale dello scorso 8 settembre nella passata legislatura su proposta dell’assessore Manuela Lanzarin, in particolare è necessario presentare una DSU ai fini Isee, o possedere un’attestazione ISEE ordinario in corso di validità non superiore a 35 mila euro. Il contributo sarà erogato direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario.
“L’aumento del contributo per le famiglie che hanno subito perdite importanti a causa dell’emergenza sanitaria – interviene l’assessore regionale all’Edilizia Residenziale Pubblica Cristiano Corazzari – e la riapertura dei termini del procedimento per consentire a nuove famiglie di partecipare sono un segnale importante di vicinanza in questo momento difficile dove c’è chi si è trovato dall’oggi al domani senza un’occupazione o con entrate di molto diminuite”.
Il rifinanziamento è stato possibile grazie all’incremento della dotazione del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione: al Veneto sono arrivati ulteriori 10.129.699,22 euro che sono andati a incrementare le risorse già stanziate dalla Regione del Veneto.