Il Comitato No Rotaie Voltabarozzo (quartiere di Padova) lo scorso 6 dicembre ha organizzato “NO AL TRAM SU ROTAIA, PROPOSTE ALTERNATIVE”, incontro aperto alla cittadinanza per ribadire la contrarietà al vetusto e costosissimo tram su rotaia, proponendo l’alternativa del tram elettrico.
Liliana Gori, portavoce del Comitato No Rotaie Voltabarozzo, di fronte alla sala gremita con oltre 120 cittadini, giornalisti e rappresentanti politici padovani, ha chiarito che “Il Comitato No Rotaie è totalmente apolitico, propositivo e disponibile al confronto con le autorità e rappresentanti competenti. E’ nato spontaneamente e fornisce delucidazioni, confrontandosi con i cittadini in loco – prosegue Liliana Gori – oltre che costantemente nella pagina Facebook (www.facebook.com/comitatonorotaie). Il nostro interesse è la salvaguardia del territorio dal punto di vista sociale ed economico, confrontandoci – conclude il portavoce – su temi che riguardano l’ambiente, la mobilità e le possibili soluzioni sul traffico. Dal nuovo anno saranno organizzati incontri itineranti dei quartieri di Padova.”
Durante la serata è stato precisato che spesso alcuni giornalisti e cittadini confondono il Comitato No Rotaie Voltabarozzo con il Comitato No Tram di via Facciolati, il cui portavoce sembra essere un certo Sig. Francesco Nicoletto: il Comitato No Rotaie Voltabarozzo non ha collegamenti con il Comitato No Tram e nessun contatto c’è stato ad oggi da parte del Sig. Nicoletto. Ciò a titolo di chiarezza “…poiché il Comitato No Rotaie Voltabarozzo ha a cuore gli interessi di tutta la comunità locale e non solo, – ribadisce Liliana Gori – puntando sulla partecipazione con gli abitanti, i commercianti, tutti i rappresentanti politici con rispetto e libera espressione al fine di condividere o ricercare soluzioni meno invasive per il tessuto urbano e commerciale, nonché per la sicurezza degli abitanti del quartiere.”
Durante l’incontro pubblico sono emersi dettagli economici e tecnologici che porterebbero ad un risparmio di molte decine di milioni e quindi minore impegno economico per ciascun cittadino padovano “:..Il costo per l’adozione di moderni tram elettrici, rispetto a quello su rotaia – dichiara l’arch. Guido Barbieri – infatti il tram su rotaia costerebbe circa 2 milioni e 600 mila ciascuno contro gli 800 mila del tram elettrico. Il percorso previsto dalla giunta comunale – prosegue Barbieri – tende a stravolgere buona parte del verde e della mobilità locale con enormi difficoltà sia per gli abitanti di Voltabarozzo sia per i pendolari”.
E’ stato proiettato un filmato, elaborato dal dott. Marco Furno in collaborazione con l’arch. Fabio Scalabrin (componenti attivi del Comitato No Rotaie Voltabarozzo), del percorso previsto per il futuro tram su rotaia a Voltabarozzo, “scandalizzando” molti cittadini in sala per l’ardua scelta di un impraticabile percorso che potrebbe portare a molti espropri, riduzione della sicurezza stradale con eccessiva invasività nei pressi delle abitazioni private. Il video è diventato subito virale in Facebook, tanto da essere manipolato e rielaborato da terzi per divulgarne il problema (sotto il video originale non rielaborato).
Sono intervenuti Massimo Bitonci (consigliere comunale e già sindaco di Padova con la Lista Bitonci), Simone Borile (consigliere comunale M5S), Filippo Ascierto (delegato nazionale alla sicurezza, di Fratelli d’Italia), Paolo Rossi (ex presidente Aps Holding Padova); assente giustificata Eleonora Mosco, mentre Il sindaco di Padova Sergio Giordani e l’assessore Arturo Lorenzoni, a seguito di formale invito, avevano comunicato la loro assenza il pomeriggio precedente. Il Comitato ha fatto comunque presente che le assenze del sindaco e del vicesindaco non inficeranno i futuri incontri che verranno organizzati anche in altri quartieri di Padova, per essere vicini a tutti i cittadini, e per i quali gli inviti agli assenti saranno rinnovati con piacere, per un confronto sempre più ad ampio raggio e nell’interesse della comunità intera.
“Una città come Padova è carente di mobilità pubblica e questo metodo di trasporto è obsoleto, l’alternativa – dichiara Massimo Bitonci – è quanto fanno anche in altre città come Torino dove il sindaco Appendino sta progressivamente dismettendo la rotaia a favore dei bus elettrici; così come molte altre città in Europa. Nel quartiere padovano dell’Arcella sono stati eliminati parcheggi e la morfologia delle strade di Padova non può essere cambiata, non ci sono ampie strade per percorsi su rotaia, come alla Guizza. Hanno colpito in modo pesante il commercio locale – prosegue Bitonci – Il bus elettrico non modifica l’assetto delle strade e non colpisce in modo pesante la mobilità, è meno costoso. Con lo stesso costo di una vecchia linea monorotaia si possono creare più linee o acquistare più mezzi elettrici.”
“Ho sempre sentito dire io amo Padova – dichiara Simone Borile – ma è chiaro che il sindaco Giordani e il vicesindaco Lorenzoni non conoscono le zone, non conoscono il quartiere di Voltabarozzo e Forcellini. Mi dispiace che è stato detto da lor signori che qualsiasi tipo di decisione sarebbe stata il risultato di una valutazione partecipativa con i comitati […] Ho ben presente ciò che è successo alla Guizza e all’Arcella, una totale desertificazione: sono molto preoccupato. Per i commercianti di via Facciolati significa aprire un cantiere, di 2 o 3 anni nella migliore delle ipotesi, che va ad azzerare tutte le aree di sosta per i potenziali clienti, congestionando l’arteria Facciolati: una persona qualsiasi, se vede un
cantiere lo evita e opta per altre direttive. Significa – prosegue Borile – azzerare una infinità di realtà commerciali che faticano a sopravvivere ma che rappresentano il tessuto sociale del quartiere stesso […] Se proprio vogliamo il tram, perché non nella zona industriale, riqualificando la ZIP dove quasi 40 mila persone vanno a lavorare?”
Paolo Rossi, già presidente di APS HOLDING PADOVA ha rilevato che “con i tram elettrici sarebbe molto più semplice spostare o incrementare nuove linee con mezzi senza rotaia poiché svincolati e facilmente implementabili in aree di eventuale maggiore necessità, mente un tram su rotaia vincolerebbe il suo percorso su tratte predisposte e non modificabili. Qualsiasi sia il sindaco di Padova, dovrebbe essere orgoglioso – prosegue Rossi – di fornire ai cittadini padovani il miglior servizio al costo minore di quanto si spenda in Italia. Potrebbe essere Padova la prima città a dimostrare al Paese tutto ciò.
Filippo Ascierto, delegato nazionale alla sicurezza per Fratelli d’Italia, ha affermato che “con il tram su rotaia verrebbero crocifisse, per anni, le attività commerciali nella tratta interessata, attività che sono già al collasso con le crisi dell’economia italiana. La proposta che noi supporteremo è quella dei bus elettrici. Molto più convenienti economicamente, potendo estendere il servizio fino ai comuni
limitrofi, fino a Legnaro. Allo stesso costo potremmo avere molti più tram elettrici – prosegue Ascierto – o fornire molti più servizi e probabilmente ulteriori tratte delle attuali […] ci impegneremo affinchè non si creino anche sacche di degrado e abbandono dove potrebbe trovare terreno fertile la criminalità organizzata e spacciatori a causa dell’abbandono delle attività commerciali”
E’ in corso la raccolta firme (centinaia sono le adesioni raccolte) in molti negozi del quartiere di Voltabarozzo e di alcuni negozi di via Facciolati; i cittadini interessati a firmare contro il tram su rotaia, ma favorevoli a quello elettrico, possono farlo presso: Smoking Healthy – Sigarette Elettroniche Via Piovese 188, Tabaccheria Chiarentin Via Piovese 8, Panificio Sogni di ogni ora Via Piovese 53, Macelleria Pastore Fabio Via Piovese 18, Extro By Elena Via Facciolati 138, Calzolaio Loris Via Crescini 136, Panificio Soranzo Via Facciolati 106, Xle SoRelle Via Facciolati 107, Tabaccheria John Smoke Via piovese 92 e Parrucchiere Vogue Via Facciolati 40.
E’ in fase di realizzazione il sito internet del Comitato No Rotaie Voltabarozzo per consentire ai cittadini una maggiore fruibilità delle notizie, appuntamenti e proposte alternative al devastante tram su rotaia.