Conetta sembra essere sempre più un caso nazionale per la sicurezza e le condizioni di vita all’interno dell’ex base militare che da circa due anni è trasformata in Hub per l’accoglienza di immigrati. Un caso di sospetta meningite virale è stato riscontrato ma solo ieri è apparsa la notizia di un ricoverato il 10 luglio sebbene ad oggi non risulta affetto da patologie contagiose.
L’Ugl Polizia di Stato teme, qualora si riscontrasse in futuro un serio caso infettivo, un pericolo maggiore, un eventuale rischio non solo circoscritto nell’area militare ma anche esterno poiché operatori per la gestione dell’Hub e forze di polizia hanno quotidiani contatti con gli ospiti della base ma senza avere rapida informazione sullo stato di salute.
“La misura è colma, non possiamo tacere di fronte a questo ennesimo episodio che ha come protagonista guarda caso un altro profugo ospite della base di Conetta – dichiara Mauro Armelao, vicesegretario nazionale UGL Polizia di Stato – La settimana scorsa è stato ricoverato a Venezia un ospite per una sospetta meningite virale. Gli ultimi a saperlo e per un caso fortuito i poliziotti che lavorano presso l’ufficio immigrazione della questura di Marghera e i poliziotti dell’ufficio immigrazione del Commissariato di P.S. di Chioggia, che quotidianamente trattano gli ospiti per la richiesta di protezione internazionale. Idem gli agenti della Polizia Scientifica che svolgono le attività di identificazione e fotosegnalamento […] nessuna comunicazione ufficiale è arrivata dalla questura di Venezia alle organizzazioni sindacali, né tanto meno al personale interessato […] Questa per noi è una questione non solo di sicurezza nazionale, ma di tutela della salute pubblica…”
L’Ugl Polizia di Stato chiede ufficialmente che i profughi neo-arrivati siano messi in quarantena prima di essere convocati presso la Questura per espletare pratiche burocratiche.
Lo scorso 8 luglio il Dott. Gianluca Piva, sindaco di Agna, con i sindaci di Conetta e di Cona, ribadiva nella vicinissima piazza Dante Alighiera di Conetta che “…il centro di accoglienza di Conetta deve essere chiuso subito…” (https://www.irog.it/?p=5761). Dopo circa due settimane si assiste all’avvio dei lavori per la costruzione di un nuovo capannone all’interno dell’Hub di Conetta e il dubbio spontaneo di alcuni residenti è che si tratti di un ampliamento per aumentare il numero di posti letto, nonostante la presenza media di circa 1200 ospiti ad oggi.
In queste ore, però, la salute dei cittadini è ancor più argomento d’interesse “Il campo di Conetta è una bomba ad orologeria su tutti i fronti e, ovviamente, siamo molto preoccupati anche del pericolo sanitario per la comunità circostante e per i comuni limitrofi – dichiara il Dott. Gianluca Piva, sindaco di Agna – Ho appreso ieri del sospetto caso di meningite virale e auspico che siano in corso tutti i protocolli sanitari necessari. Le ULSS di competenza di certo eseguono controlli sui due hub, ma siamo sicuri che basta? Tra l’altro c’e’ un continuo via vai di migranti con i trolley che vanno e vengono da chissà dove…Mi auguro che nel frattempo – prosegue il sindaco Piva – siano state attivate tutte le procedure di sicurezza e forniti i dispositivi di protezione per gli operatori nel campo e disposizioni utili alle forze di Polizia per affrontare lo stato dei fatti.” Il sindaco rimarca che i sindaci sono responsabili per la salute pubblica e “sarà fatto quanto in mio potere in qualità di sindaco di Agna poiché è evidente che – conclude Piva – non si tratta più di casi isolati ma di una emergenza crescente.”
Lo stesso sindaco di Cona, Alberto Panfilio, si chiede se ci sia la reale intenzione di chiudere il centro di accoglienza. Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno mostrato preoccupazione ma soprattutto insofferenza causata principalmente dal disagio a loro arrecato, manifestando un senso di abbandono da parte dei media “Parlano sempre di loro. Poveri qua poveri la ma a noi non ci pensa nessuno – in un post del 12 luglio di L.P. – Li vorrei vedere se abitassero qui” e “Portate a conoscenza del loro disagio ma del nostro disagio tutti se ne fregano. Quando andate in visita portateli a conoscenza che loro ci disturbano e che se se ne vanno ci fanno un piacere – lo sfogo di C.M., a seguire il precedente in Facebook – Per quello che riguarda la pulizia e l’igiene piuttosto di non fare niente tutto il giorno e andare a spendere soldi in vino e birra si comprino dei detersivi e scope. Mi fermo qua sennò a vien fora el putiferio.”