Torneranno il 10 luglio prossimo i voucher lavoro per categorie specifiche: famiglie e micro imprese con massimo 5 dipendenti assunti con contratto stabile; le altre imprese potranno usufruire dei nuovi PrestO (contratti per prestazioni occasionali). La precedente disciplina dei voucher lavoro contemplata nel Jobs Act, è stata abrogata e sostituita dal D.l. 50/2017.
Palazzo Chigi dichiara che la nuova piattaforma telematica “non consentirà l’insorgenza di abusi o di rapporti lavorativi irregolari”. Secondo l’articolo 54 bis “Disciplina delle prestazionali occasionali. Libretto Famiglia” del D.l. 50/2017 i PrestO saranno fruibili anche in Agricoltura. I datori di lavoro ed i lavoratori interessati potranno accedere alla piattaforma INPS previa registrazione e autenticazione, mentre per i privati è previsto il cosiddetto Libretto Famiglia per il pagamento di:
Ogni voucher avrà un valore lordo di euro 12,00 per ciascuna ora di prestazione (euro 10,00 netti per il lavoratore) corrisposta da committenti privati e saranno comprensivi di contributi INPS (gestione separata per euro 1,65), assicurazione contro gli infortuni INAIL (euro 0,25) e ulteriori oneri gestionali INPS (euro 0,10). Un’ora di lavoro non potrà essere pagata meno di euro 10,00.
Per usufruire regolarmente dei nuovi vouche lavoro non dovrà essere superata la soglia di euro 5.000,00 annui per ciascun lavoratore, di cui il 50% (euro 2.500,00) derivanti dal medesimo datore di lavoro e considerando una durata massima di 280 ore nell’arco dello stesso anno civile; le aziende potranno usufruire di tale lavoro accessorio se corrispondono retribuzioni entro euro 5.000,00 annui. Sono annunciati molti controlli da parte degli organi competenti affinchè non si incorra in abusi o eccessivi annullamenti di registrazioni di prestazioni occasionali da parte dei committenti: i lavoratori potranno confermare nella piattaforma informatica INPS di avere effettivamente svolto le prestazioni lavorative. Riepilogando:
Le aziende che vorranno usufruire del contratto occasionale PrestO, dovranno corrispondere al lavoratore una retribuzione minima di euro 9,00 netti (euro 12,37 lordi per il datore di lavoro; cuneo contributivo al 36,5%, di cui il 33 alla gestione separata INPS e il 3,5% all’INAIL).
Il lavoro occasionale nel settore agricolo è rivolto solo a pensionati di vecchiaia e invalidità, giovani con meno di 25 anni regolarmente iscritti a un ciclo di studi scolastico o universitario, disoccupati, percettori di prestazioni integrative del reddito da lavoro, REI (Reddito di Inclusione), o altre prestazioni di sostegno del reddito. Attenzione: il lavoratore non deve essere stato iscritto l’anno prima negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli.
In tutti i casi previsti e qui citati, l’INPS a pagherà direttamente i lavoratori il giorno 15 del mese successivo a quello della prestazione.
Quanto percepito dal lavoratore sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sul suo stato di disoccupato; inoltre, sono computabili ai fini del reddito necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.