Federcoopesca Veneto “Grazie all’introduzione della modularità finalmente si tutelano le piccole e medie imprese venete”
“Dopo due anni di negoziati, siamo finalmente riusciti a raggiungere un’intesa su un testo in grado di interpretare al meglio l’articolazione di un comparto con tante figure professionali e diversi mestieri di pesca. Nonostante le difficoltà in cui operano le cooperative del settore, si è trovato un giusto compromesso tra redditività delle imprese e salvaguardia dei salari”.
Così l’Alleanza delle Cooperative italiane settore pesca nel commentare il rinnovo del contratto della cooperazione per il settore ittico, destinato a 29mila lavoratori, di cui 20 mila soci lavoratori, imbarcati su circa 13 mila pescherecci, il 70% della flotta italiana. Anche Ugo Campagnaro, presidente di Confcooperative Veneto plaude al traguardo raggiunto:
“Quando si ha un rinnovo contrattuale è sempre un momento molto importante: siamo riusciti a raggiungere un accordo con i sindacati perché ognuna delle parti ha saputo lavorare seriamente per arrivare ad un accordo condiviso per tutti”.
Il rinnovo, siglato da Agci Agrital, Federcoopesca-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e dalle organizzazioni sindacali Fai – Cisl, Flai -CGIL, Uila Pesca – Uil, prevede un aumento medio del minimo monetario garantito di un + 2% annuo, per i salari fermi dal 2010. Questo si applica alla pesca a strascico, a quella con le volanti e a quegli imbarcati che superano le 140 giornate lavorative.
“Siamo decisamente soddisfatti” sottolinea anche il Presidente regionale di Federcoopesca Marco Spinadin “soprattutto per l’introduzione della modulazione: per le imprese di piccole dimensioni, che risentono maggiormente della variabilità del mercato e delle normative imposte, è prevista una retribuzione commisurata alle giornate di pesca effettiva. Lo stesso vale per le turbosoffianti: stando per lunghi periodi ferme, anche su questo verranno considerati i tempi di reale utilizzo. Questa flessibilità bene si adatta alla natura delle imprese nel territorio veneto.”
Anche per le imprese di medie dimensioni, il criterio è sempre quello delle giornate effettive, con l’introduzione di un importo minimo di salvaguardia, pagato mensilmente.
Confermato e potenziato il sistema di welfare contrattuale, che riconosce interventi economici in caso di malattie e infortunio dei lavoratori. Potranno accedere ai benefici del contratto tutti i lavoratori imbarcati da cooperative di pesca, assicurati ai sensi della Legge 250/58 e della Legge 413/84.