Il Bonus Edilizia prevede la detrazione per le ristrutturazioni se il pagamento avviene attraverso il cosiddetto “bonifico parlante”. Ciò al fine di potere usufruire della detrazione del 50% calcolabile sulle spese non solo per lavori di ristrutturazione, ma anche sull’acquisto di elettrodomestici e mobili destinati esclusivamente al medesimo immobile.
L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 9/E/2017, prevede le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie anche in caso di pagamento mediante finanziamento di imprese bancarie o finanziarie non bancarie.
A tale proposito, è obbligatorio che il pagamento alla ditta esecutrice dei lavori avvenga mediante il cosiddetto bonifico parlante (bancario o postale), indicando obbligatoriamente le seguenti tre tipologie di dati:
- Causale del versamento con gli estremi della fattura e riferimento alla normativa (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
- Codice fiscale del beneficiario della detrazione (se più persone dividono la spesa e usufruiscono della detrazione, indicare i relativi codici fiscali);
- Numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato e che, quindi, ha realizzato i lavori di ristrutturazione.
Il bonifico parlante è l’unico metodo di pagamento per ottenere la detrazione per ristrutturazioni edilizie (e risparmio energetico); per il bonus mobili è consentito il pagamento con carte di credito o bancomat e, inoltre, è obbligatorio conservare anche la documentazione di addebito in c/c.
Il contribuente deve conservare tutte e qualsiasi ricevuta fiscale o documento, oltre le ricevute del pagamento (bonifico) relative alle spese di ristrutturazione sostenute, per esibirle in caso di controlli o verifiche.
Le banche e Poste Italiane operano una ritenuta di acconto sull’imposta sul reddito pari all’8%.