Uno degli archivi fotografici più importanti di Firenze si apre alla città con la sua prima mostra monografica
Il 9 gennaio 2017, a Palazzo Pitti, Andito degli Angiolini, è stata inaugurata la mostra dal titolo Fashion in Florence through the lens of Archivio Foto Locchi: 100 rarissimi scatti dagli anni ’30 ai ’70 del Novecento raccontano la storia della moda a Firenze attraverso l’obiettivo dei fotografi della ‘bottega’ Foto Locchi.
Il progetto nasce dall’incontro tra l’Archivio Storico Foto Locchi (patrimonio culturale di valore inestimabile tutelato dal MIBACT che conta oltre cinque milioni di immagini), il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike D. Schmidt, il Centro di Firenze per la Moda Italiana – grazie al quale la mostra sarà inaugurata con un evento durante la 91a edizione di Pitti Immagine Uomo – e la casa editrice Gruppo Editoriale, con l’intento di valorizzare l’importante archivio fotografico e rendere omaggio al legame storico tra la città e la moda.
Eike D. Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi: “Oggi, mentre l’inevitabile astrazione dagli oggetti e spazi concreti nel mondo virtuale conduce a una ricerca senza precedenti di capolavori autentici e posti unici, Firenze ha l’opportunità di rivitalizzare il suo ruolo identitario come fulcro dell’industria tessile e dell’abbigliamento, che fondamentalmente risale al Rinascimento”.
Andrea Cavicchi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana: “L’Archivio storico Foto Locchi è la testimonianza più autentica della nascita e dell’affermazione del made in Italy nel mondo. Senza questo patrimonio documentale la città di Firenze sarebbe più povera. E con essa anche l’istituzione che presiedo, il Centro di Firenze per la Moda Italiana, voluto da lungimiranti amministratori pubblici che capirono – già nel 1954 – quanto importanti e vitali potessero essere il tessile-abbigliamento, la pelletteria e la creatività delle nostre produzioni artigianali in termini di lavoro, fatturato e occupazione”.
Erika Ghilardi, Archivio Foto Locchi: “Questa mostra monografica, la prima dell’Archivio storico Foto Locchi, nelle sale dell’antica reggia di Palazzo Pitti, e la sua inaugurazione nell’ambito del 91° Pitti Uomo, è motivo di grande orgoglio e sincera emozione per me e per la mia famiglia. La sezione relativa alla moda è uno tra i temi più presenti e importanti nell’Archivio, patrimonio culturale e visivo comprendente oltre cinque milioni di immagini che raccontano la storia di Firenze dell’ultimo secolo”.
LE TRE SEZIONI DELLA MOSTRA
Le botteghe artigiane: quell’insieme di botteghe dedite all’alto artigianato dal Medioevo, che nel Novecento ha favorito la nascita di alcuni tra i più famosi brand dell’alta moda italiana nel mondo. Già intorno agli anni Venti, il mito dell’artigianato fiorentino era arrivato negli Stati Uniti: le ricche ereditiere americane puntavano a Firenze per fare incetta di lingerie ricamata, argenteria, cuoio lavorato in modo eccellente e cappelli di paglia. Emblematica in tal senso, la scelta di Salvatore Ferragamo che, dopo 13 anni di successi in America, decise di stabilirsi a Firenze, oltre che per la sua bellezza, anche per attingere a quel pozzo di specialità artigiane che da sole potevano consentirgli di raggiungere i suoi obiettivi d’eccellenza.
La moda a Firenze: dai primi eventi dopo la seconda guerra mondiale fino alle leggendarie sfilate nella Sala Bianca di Palazzo Pitti (1952-1982), le origini della moda moderna a Firenze si devono al coraggio di un uomo gentile quanto severo, profondo conoscitore del mercato americano, ovvero a Giovanni Battista Giorgini che a New York si era fatto un nome di tutto rispetto come buyer capace di trasformare i sogni in realtà. Se lui è stato il padre della moda italiana, Firenze in quegli anni fu la culla della bellezza e dello charme, di uno stile nuovo che emanava dall’entourage fiorentino e internazionale formatosi intorno al neonato sistema moda, come raccontano le foto di quei giorni scattate dai reporter della Foto Locchi non solo ai défilé in Sala Bianca, ma anche nei palazzi privati e nei giardini storici dove si susseguivano serate di gala, feste e rendez-vous esclusivi.
I personaggi della moda: le maison fiorentine che hanno dato origine alla storia moderna della moda italiana come Gucci, Salvatore Ferragamo, Emilio Pucci raccontate attraverso i loro fondatori e i personaggi che le hanno rese celebri nel mondo. I deus ex machina delle grandi sartorie italiane che la Sala Bianca ha visto sfilare come Roberto Capucci, Emilio Schuberth, le Sorelle Fontana e Simonetta Colonna di Cesarò. Personaggi che non hanno avuto timore di mettersi in gioco in prima persona a fianco di Giovanni Battista Giorgini e che da Firenze hanno fatto la rivoluzione del moderno costume italiano. Ma anche special guest in volo da Parigi come Christian Dior e Elsa Schiaparelli, volti dell’aristocrazia internazionale tra cui spicca il duca di Windsor e osannate star di Hollywood, da Audrey Hepburn a Paulette Goddard, e la divina Callas.
La consultazione dell’immenso Archivio e delle agende annuali, redatte giorno per giorno dai fotoreporter della bottega Foto Locchi, porta a continue nuove scoperte. Un esempio fra tutti, emerso durante le ricerche condotte per questa mostra, è l’annotazione in data 6 giugno 1948 dove è indicato che quella sera alla Sala Bianca si svolse una “Serata di Gala con presentazione di modelli (rullini 568 e 569 del 1948)”.
Un evento “precursore” dunque delle note sfilate tenute regolarmente a Palazzo Pitti dal 22 luglio 1952.
A corredo della mostra è stata realizzata una monografia edita da Gruppo Editoriale in cui sono racchiusi i 100 rari scatti esposti in mostra e arricchita da testi inediti a cura di Caterina Chiarelli, Eva Desiderio e Stefania Ricci, oltre ad un’introduzione di Eike D. Schmidt, Andrea Cavicchi e Erika Ghilardi.
La mostra è realizzata con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Publiacqua, Toscana Aeroporti, e con il sostegno di Dr. Vranjes, Edra, Caffè Gilli dal 1733 Firenze.
Palazzo Pitti, Andito degli Angiolini, Piazza de’ Pitti 1, 50125 Firenze
Dal 10 gennaio al 5 marzo 2017
Da martedì a domenica, ore 8.45-18.50
L’ARCHIVIO FOTO LOCCHI
L’Archivio Storico Foto Locchi è tutelato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per il suo alto valore artistico e documentaristico, poiché raccoglie oltre cinque milioni di immagini sulla storia di Firenze e della Toscana dagli anni Trenta ad oggi, conservate sotto forma di negativi originali. Immagini dal mondo della moda, sport, spettacolo, dei grandi fatti di cronaca poi diventati storia, ma anche frammenti che raccontano consuetudini e quotidianità di ieri e di oggi. Le fotografie in bianco e nero dell’Archivio Storico Foto Locchi testimoniano atmosfere ed emozioni dell’attimo, in un susseguirsi straordinario di eventi, suggestioni e visitatori celebri provenienti da tutto il mondo. L’archivio nasce in seno all’attività dell’antica bottega fotografica Foto Locchi di cui Tullio Locchi e Silvano Corcos sono stati il fondatore e l’anima; poi negli anni la bottega è divenuta fiorente azienda con oltre 30 dipendenti, al cui obiettivo non sfuggiva nessun avvenimento cittadino degno di essere documentato.
Negli anni precedenti l’avvento della televisione le tre grandi vetrine in piazza della Repubblica ebbero il ruolo di vera e propria foto-cronaca dell’epoca. Oggi Erika Ghilardi, discendente diretta della famiglia, cura e gestisce quello che può essere considerato un vero e proprio patrimonio dell’umanità.