George Michael, senza dubbio un personaggio autentico, oltre il limite, spesso eccentrico ma con creatività innata. E’ morto a Natale, ieri alle 1:42 pm locali nella sua abitazione di Goring (Oxfordshire, contea dell’Inghilterra del sud-est), all’età di 53 anni: molti suoi trascorsi ed eccessi avrebbero fatto pensare ad una morte di certa natura poiché incarnato da molti in un idolo ultraterreno e non un sensibile uomo; scelte discutibili nel suo passato, ma pur sempre un genio al quale l’energia della immaginazione musicale e attualità hanno concesso di trasferire altrettanta ispirazione ad altri personaggi per una evoluzione o innovazione artistica.
Nessun mistero sulla sua morte, sebbene esso sia percettibile soprattutto per coloro che inseguono mistiche visioni o occulte verità per un passato tra droga, alcol e outing : la sua morte ha forse lati indecifrabili o semplicemente inaccettabili, sebbene ipoteticamente prevedibili: secondo quanto riferito dalla BBC, i soccorsi sarebbero arrivati nel pomeriggio di ieri, giorno di Natale; Lippman, manager di Michael, ha parlato di “insufficienza cardiaca“ mentre Thames Valley, agente di polizia, specifica che al momento la morte risulta “inspiegabile ma non sospetta”. Ad oggi non è dato sapere se la dichiarata insufficienza cardiaca sia dovuta a problemi naturali o indirettamente indotta da altri eventi, ma ciò non interessa ed è un eventuale aspetto che non scalfirebbe la fedeltà e l’ammirazione dei suoi planetari fans.
George Michael, inizialmente, condivise una esperienza musicale con il suo fedele amico Andrew Ridgeley e David Austin fondando e sciogliendo, in breve tempo, la band The Executive; successivamente George ed Andrew fondarono il duo-band Wham!. Negli anni 1981/1982 pubblicarono i primi due 45 giri, con ripubblicazione sia su vinile sia su musicassetta, per giungere al 9 luglio 1983 con la l’esordio del primo LP degli Wham!: Fantastic. Avrà un tale successo che i vertiginosi ritmi pop saranno muse per band future; indimenticabili i suoi singoli, da Club Tropicana a Bad Boys, da Young Guns a Wham! Rap. George Michael ed Andrew Ridgeley diedero una svolta non solo musicale, ma anche nel look delle generazioni ‘80/’90: capigliatura, abbigliamento e semplicità imprinsero un nuovo codice genetico pop. La moda odierna, dalla capigliatura più lunga on-the-top è già presente nella copertina dell’Lp Fantastic: l’odierno giovanile taglio di capelli risulta un amabile accentuato restyling tutto Wham! style.
Trascorre un solo anno e il 23 ottobre 1984 la fama e le più importanti classifiche del mondo sono scalate dall’uscita del secondo LP “Make It Big”: primo nella classifica Billboard 100 per tre settimane, primo nella classifica britannica degli album e primo in classifica in Germania, Svizzera, Australia, Giappone, Canada, Italia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi e Norvegia; terzo in Svezia, quarto in Austria e quinto in Francia. Ogni brano dell’album conseguirà individuali successi, rendendoli icone e ricordi inossidabili: Wake Me Up Before You Go-Go (George Michael – 100.000 copie vendute in un solo giorno), Everything She Wants (George Michael), Heartbeat (George Michael), Like A Baby (George Michael), Freedom (George Michael), If You Were There (The Isley Brothers), Credit Card Baby (George Michael), Careless Whisper (George Michael/Andrew Ridgeley). Ciascuno d’essi ha accompagnato la frenetica gioventù degli anni ’80 e ’90.
Nel 1986 la celebrazione dell’imminente scioglimento degli Wham! è anticipato dalla doppia raccolta The Final, completa di precedenti successi e inediti brani tra cui The edge of heaven e Where did your heart go. Lo scioglimento, pacifico, della band era programmato e venne celebrato dallo storico concerto-evento del 28 giugno 1986 The Final, allo stadio Wembley di Londra: parteciparono Simon le Bon e Elton John come ospiti.
George Michael proseguirà la carriera come solista e pubblicherà ulteriori successi, oggi cult di inossidabile bellezza: Careless Whisper (1984, con etichetta Epic Records, in realtà venne scritta in precedenza Andrew Ridgeley), A Different Corner (1986 – con etichetta Epic Records ).
L’impegno sociale di George non è mai mancato. Nel 1984 cantò il brano di beneficenza Do They Know It’s Christmas per il progetto Band Aid, sensibilizzando l’attenzione per la carestia in Etiopia; devolse in beneficenza tutti i diritti d’autore di Last Christmas a Band Aid; cantò per Band Aid nel 1985 con Elton John al Live Aid, concerto benefico in diretta TV e probabilmente il più importante degli anni ’80: in due differenti palchi si riunirono il più grande numero di artisti di tutto il mondo. Nel 1988 George Michael si è esibito al Mandela Day cantando tre brani di cantanti di colore: Sexual healing (Marvin Gaye), Village ghetto land (Stevie Wonder) e If you were my woman (Gladys Knight).
Il più recente impegno artistico di George Michael è il suo film-documentario “Freedom” la cui uscita era prevista in marzo 2017; nel suo sito web ufficiale, http://www.georgemichael.com, il 2 novembre scorso è stato pubblicato il seguente post:
“SOME NEWS FROM GEORGE – George Michael is busy putting the finishing touches to his special documentary film ‘Freedom’. He has discovered some incredible, unseen archive footage and is shooting additional interviews for the project so the film will now air in March 2017. It promises to be a real treat for fans! To coincide with the film’s broadcast, George and Sony Music have decided to move the reissue of the Listen Without Prejudice album to the same time.”
(“ALCUNE NEWS DA GEORGE – George Michael è impegnato per gli ultimi ritocchi al suo speciale film documentario ‘Libertà’. Ha scoperto alcuni incredibili, inediti filmati di repertorio e interviste aggiuntive per il progetto, quindi il film andrà inonda in marzo 2017. Promesso che sarà una vera delizia per gli appassionati! In concomitanza con la trasmissione del film, George e Sony Music hanno deciso di spostare la ristampa dell’album ‘Listen Without Prejudice’ allo stesso tempo.”)
L’album Older, uscito il 14 maggio 1996, è il terzo da solista per George e contiene il singolo Jesus to a child in memoria di Anselmo Feleppa, suo compagno per due anni, morto di emorragia cerebrale causata da Aids. Gli dedicò questa bellissima canzone poiché non riuscì a scrivergli per 18 mesi. La morte di Anselmo Feleppa fece cadere George in una profonda crisi depressiva. Eppure le sensibili e profonde parole di Jesus to a child inglobavano, forse, un senso di felicità e tristezza conviventi per raggiunta maturità, non solo artistica, e che non lasciava scampo a superficiali e scontate interpretazioni della propria esistenza.