La zucca è tornata sulle nostre tavole. Non si contano le proposte che la vedono come l’ingrediente principale di menu più o meno tradizionali. Ma si sa, è questa la stagione giusta per sbizzarrirsi.
E poi c’è chi si sta dando un gran da fare a intagliare zucche nelle maniere più fantasiose per festeggiare Halloween, che non è più solo una ricorrenza americana ma è diventata un’occasione per fare festa un po’ ovunque.
E infine c’è chi la zucca ha pensato bene di farla diventare protagonista di una delle sue birre. Si tratta del B.A.V. – Birrificio Artigianale Veneziano che, anche quest’anno, ha regalato ai suoi estimatori un’altra splendida edizione speciale di PIMPI.
Pimpi è una birra speciale che è stata prodotta proprio per questo periodo dell’anno in quel di Martellago, ma non è la solita birra aromatizzata alla zucca. È una birra costruita intorno alla zucca. Zucca selezionata dopo una lunga serie di degustazioni, poi stufata e infine caramellata. Il suo colore arancio è così intenso che ne coinvolge la schiuma, dandole una tinta caratteristica. La ricetta di questa Pumpkin Ale si è evoluta per un intero anno, denso di studio ed esperimenti, prima di essere definitiva. Pimpi non è una birra dolce, corposa, alcolica (7,2%), ma facile da bere.
È una birra ad alta fermentazione, rifermentata in bottiglia e, come tutte le altre della gamma B.A.V., non pastorizzata.
E il nome Pimpi? Rudy Liotto afferma che “questa birra prende il nome da una delle donne che mi hanno strappato il cuore. Poteva un prodotto così amato come la nostra Pumpkin Ale, accontentarsi di uno sterile nome commerciale? Di sicuro non al B.A.V.“.
La gamma di birre BAV è composta da: DRITTA, MISS P, STRIKE, LUMP, DINGO e FURIA, birre che vengono prodotte regolarmente nel corso di tutto l’anno.
A queste si aggiungono le due “stagionali” PIMPI e MATRIOSKA.
Matrioska, una Russian Imperial Stout maturata in botti di whisky Ledaig per 5 mesi. Nonostante il suo elevato tenore alcolico (10%) ha una straordinaria bevibilità ottenuta grazie a un’elevata attenuazione e ad un ottimo bilanciamento tra parte maltata e amaro (bitterness) (50 IBU). È prodotta con malti base tedeschi e malti speciali inglesi come il Roasted Barley, Choccolate e Black. Per la luppolatura (hopping) è stato impiegato un luppolo tradizionale inglese, il Fuggle.
Al naso immediato il whisky, il legno e i sentori di torrefazione. Al colore si presenta nera impenetrabile e con schiuma bianca.
E il viaggio a Copenhagen?
Il B.A.V. è stato inviato in Danimarca a presentare le sue birre il prossimo 18 novembre quando sarà ospite de IL LOCALE, la nuovissima insegna straniera del birrificio artigianale e agricolo Hibu. Questo locale ospita chiaramente le birre delle “casa madre Hibu” ma secondo la sua filosofia se ne aggiungono periodicamente altre made in Italy. E il prossimo 18 novembre sarà la volta del B.A.V. – Birrificio Artigianale Veneziano, il primo birrificio nato in provincia di Venezia, che rappresenta una delle realtà emergenti più interessanti del panorama nazionale. L’appuntamento dunque, imperdibile per chi si trovi nei dintorni quei giorni, è in via Aboulevard (al civico 50), una delle arterie principali della capitale danese. A raccontarsi e a raccontare le loro birre, e a servirle tutta la sera, ci saranno Rudy Liotto e Dario Bona.
Un’altra occasione di dimostrare cosa significa “essere giovani e sempre in fermento”.