La 33a edizione di Auto e Moto d’Epoca ha visto l’intero mondo dei motori raccolto per la gioia di centomila appassionati che hanno affollato i giorni dell’esposizione. Un fiera rinnovata, l’intesa tra tutte le istituzioni e il coinvolgimento della città segnano l’inizio di un nuovo corso. Non verrà ricordata solo per la qualità degli espositori e il record di pubblico: circa centomila i visitatori in fiera e oltre 30mila nel fuori salone.
“Abbiamo segnato un svolta – spiega l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini – Dal 2017 sarà l’intera città a divenire ‘Auto e Moto d’Epoca’. Il salone è pronto: lavoriamo per portare le grandi Case nelle piazze, la fiera nelle strade e decine di migliaia di appassionati a scoprire il territorio”.
Uno dei fattori decisivi nella crescita costante degli ultimi anni è la partecipazione sempre più convinta delle grandi Case automobilistiche con le loro anteprime, i nuovi modelli, la loro visione del futuro che hanno fatto di Auto e Moto d’Epoca il salone dell’auto in Italia.
16 i Marchi internazionali quest’anno. Ecco le anteprime nazionali e i nuovi modelli: le 124 Abarth Spider e Rally, Giulia Alfa Romeo, Audi R8 Spyder V10 e TT RS, C3 Citroën, DS 5 Hybrid, Jaguar F-Type SVR, All New Discovery Land Rover, Maserati Levante, la panoramica completa sul Motorsport Mercedes, Zonda Roadster F Pagani, Peugeot con la grande storia delle 205 cabrio, la Porsche 718 Cayman, Tesla con Model X e Model S, Volvo V90, Volkswagen Golf GTI Clubsport.
Sono stati questi gli stand che hanno attirato decine di migliaia di appassionati. Nei quattro giorni dell’esposizione i visitatori hanno potuto vedere e salire sulle nuove proposte del mercato automobilistico affollando gli stand.
Parallelamente, dalla Lamborghini 350 GT di Ferruccio Lamborghini ai capolavori Touring fino al Museo e Polo Storico Lamborghini, non c’è fiera in Europa che raccolga tanti modelli classici e di simile qualità. Nel 2016, 500 moto d’epoca hanno portato il settore delle due ruote al livello di quello automobilistico.
E’ questa la formula che ha permesso ad Auto e Moto d’Epoca di crescere costantemente ad ogni edizione in ingressi registrati – superati alle 13:00 quelli del 2015 – qualità, eventi.
Le iniziative all’interno del Salone, l’incontro con le grandi Case, gli eventi di ACI, gli appuntamenti di ASI, CNA, Villagio del Restauro e l’Asta Pananti toccano tutto lo spettro del panorama motoristico. L’inedito fuori salone, più 30mila tra il pubblico, con test drive Jaguar, raduno Golf GTI, e vetrine di negozi e ristoranti vestite con i colori della fiera di Padova segnano la strada per il futuro: “L’intera città – dice l’organizzatore Mario Carlo Baccaglini – diventa sede del Salone. Piazze e strade della città saranno dedicate alle singole Case automobilistiche e ai contenuti del Salone, portando la bellezza, la cultura e il richiamo turistico dell’auto e dell’auto d’epoca in tutta Padova. Il nostro obiettivo non è portare più visitatori in fiera. E’ portare più visitatori sul territorio grazie alla fiera”.
Come è stata vissuta la giornata conclusiva di oggi, domenica 23 ottobre 2016?
THE ART OF PERFORMANCE JAGUAR: oggi in via Tommaseo si sono aperti gli Handling Jaguar per presentare le novità delle Jaguar AWD (trazione integrale). Grazie agli esperti piloti Jaguar più di un centinaio di visitatori hanno potuto provare l’emozione dell’handling, un’accelerazione alla massima potenza con frenata improvvisa e sterzata per evitare un ostacolo. The art of Performance di Jaguar è un tour europeo; tra le tappe italiane, sicuramente la più importante è quella dedicata all’edizione 2016 di Auto e Moto d’Epoca. Dal primo giorno di apertura si sono tenuti anche i test drive di Jaguar con oltre 250 prove.
GLI APPUNTAMENTI ACI: AUTO D’EPOCA, LA CULTURA DEL RESTAURO E LA SCOPERTA DEI BORGHI STORICI
Non c’è solo il mondo dell’auto al Salone Auto e Moto d’Epoca, c’è anche tutto ciò che vi ruota attorno e che l’auto può valorizzare e rendere unico. Oggi presso lo spazio incontri ACI sono stati presentati due progetti che sostanziano perfettamente lo spirito della manifestazione: la valorizzazione dei Borghi Storici Italiani e il Centro di restauro specializzato in vetture d’epoca, al Mauto di Torino.
ACI e Associazione Borghi d’Italia si sono incontrati per definire il progetto di collaborazione tra due grandi patrimoni culturali italiani: il patrimonio architettonico e paesaggistico salvaguardato in 264 comuni italiani e lo straordinario patrimonio nazionale dei veicoli che hanno fatto la storia dell’auto rappresentato da ACI Storico. Un grande incontro finalizzato alla valorizzazione turistica e internazionale del nostro Paese, che grazie alla “mobilità” delle auto storiche permette il ricongiungimento di questi due fondamentali asset.
Arte, bellezza, lavoro, emozione le parole che accomunano borghi e auto storiche:
- l’arte delle architetture, dei dipinti, delle piazze e l’arte delle carrozzerie, delle meccaniche, degli allestimenti
- la bellezza i questi Comuni come dei paesaggi vissute e scoperte attraverso la bellezza delle vetture del passato
- il lavoro di salvaguardia e recupero di entrambi questi patrimoni, essenziale per poterne godere ancora oggi
- le emozioni che entrambi promanano con le passioni che accendono
Sempre allo spazio ACI è stato presentato in anteprima nazionale il Centro di Restauro per vetture d’epoca che troverà spazio nell’Open Garage del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino creato in collaborazione con il Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale” che aprirà ufficialmente il 10 novembre prossimo.
Per la prima volta, le tecniche utilizzate per riportare le opere d’arte al loro antico splendore saranno utilizzate per dare nuova vita al vasto patrimonio di veicoli custoditi nell’Open Garage all’interno MAUTO e, contestualmente, prenderà il via anche la fase di formazione del personale del museo, che seguirà insieme agli specialisti del CCR Venaria un workshop sulla Carrozza di Bordino, e l’attrezzamento dell’Open Garage. L’obiettivo ultimo è ospitare in futuro un centro di Alta Formazione per restauratori di veicoli d’epoca. Il progetto prevede che, inizialmente, uno specialista del Corso Conservazione e Restauro dei beni Culturali imposti il metodo di ricerca sui materiali e gestisca la parte teorica di approfondimento sulle procedure costruttive applicate nelle diverse epoche. Seguirà poi un intervento pratico sulle vetture scelte dal parco macchine dell’Open Garage e risalenti alla fase artigianale/preindustriale della produzione, dal 1856 agli Anni Trenta.
Auto e Moto d’Epoca è fiera di essere un punto di riferimento così prestigioso da essere il luogo in cui si annunciano progetti così ambiziosi, rivolti sì al mondo dei motori, ma in grado di contaminare aspetti culturali, turistici e di altra formazione professionale, per contribuire alla salvaguardia e alla vita del patrimonio culturale automobilistico nazionale.
STAND ASI: presso lo stand ASI, all’interno del padiglione 1 di Auto Moto D’Epoca si è tenuto l’incontro: La motorizzazione della Guardia di Finanzia dal secondo dopoguerra alla lotta al contrabbando. Sono state raccontate dagli esperti intervenuti le auto della Guardia di Finanza che sono state utilizzate nella lotta al contrabbando. In particolare è stata illustrata la storia della trasformazione della Alfa Romeo Giulia 1600 S nella più performante Alfa Romeo Giulia 1750 S. Sono state prodotti in tutto 165 esemplari, in esclusiva per la Guardia di Finanza, nelle colorazioni grigia e bianca e consegnati direttamente nei piazzali “prodotti finiti” dallo stabilimento di Arese. L’incontro è stato aperto da Roberto Loi, Presidente ASI e sono intervenuti Giuseppe Furno, capitano del comando generale della Guardia di Finanza e membro del comitato studi storici, Mario Lodole, collaudatore della Giulia 1750 S e Marco Fazio, Responsabile FCA Heritage.