Nella città capitale della figurina, Modena, mille e più figurine di sport e sportivi e decine di album originali esposti insieme a gigantografie, video e animazioni, tra percorsi di gioco ed esperienze multisensoriali.
Figurine da guardare e da scoprire, per giocare e divertirsi, per stupirsi e ricordare. Tutto questo nella mostra I migliori album della nostra vita. Storie in figurina di miti, campioni e bidoni dello sport inaugurato lo scorso venerdì il 16 settembre al Mata di Modena, via della Manifattura Tabacchi n.83, nell’ambito del festivalfilosofia dedicato all’agonismo, in programma tra il capoluogo, Carpi e Sassuolo nel fine settimana dal 16 al 18 settembre. La mostra sarà visitabile fino al 26 febbraio 2017.
Sport e figurine costituiscono un binomio inscindibile.
Ma se in molti sanno perfettamente quanto fosse rara la figurina di Pizzaballa, o quanto sia capillare la diffusione nel mondo degli album “Calciatori” della Panini, non tutti sanno come le figurine siano state un mezzo di comunicazione efficacissimo anche dal punto politico, come durante il Nazismo con l’album di figurine fotografiche “Olympia 1936”.
Accanto alle gesta memorabili nelle sfide olimpiche (la “sconfitta vincente” di Dorando Pietri, la perfezione di Alberto Braglia, la velocità di Nurmi, Zatopek, Mennea e Bolt, la rivoluzione di Fosbury, il 10 di Nadia Comăneci) e del calcio mondiale (da Meazza a Piola, da Yashin a Zoff, da Pelé a Maradona), non mancherà uno sguardo ad aspetti sociali e politici (le vicende di Jesse Owens, Monaco ‘72, la protesta di Tommie Smith); ai “duelli” che hanno fatto la storia (Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera, Prost e Senna, Agassi e Sampras); alle imprese cinematografiche di Johnny Weissmuller, che deposto il costume da piscina indossa quello di Tarzan, o del giovane nuotatore Carlo Pedersoli che sarà conosciuto poi come Bud Spencer.
Oltre alle figurine originali, riproduzioni a grandezza naturale permetteranno di confrontarsi a tu per tu con gli atleti le cui sembianze saranno trasferite anche su giganteschi ometti del biliardino. Sarà inoltre possibile assistere a video d’animazione in cui le figurine prendono vita, e interagire con Pygmachia, un allestimento immersivo in cui lo spettatore, dentro un ring con speciali guantoni da boxe, vedrà trasformare lo sforzo fisico di un gancio in una composizione astratta dinamica, coloratissima e personalizzata.
Scandisce la mostra anche un percorso didattico-ludico dedicato a piccoli e grandi: per scoprire che tipo di sportivo è, il visitatore, supportato da un kit, potrà sottoporsi a piccole prove, ispirate dalle figurine esposte.
Completa la mostra il catalogo I migliori album della nostra vita (Franco Cosimo Panini editore, 2016) che comprende tutte le immagini delle figurine in mostra e i testi di Leo Turrini, Daniele Francesconi e di Paola Basile e Thelma Gramolelli del Museo della Figurina del Comune di Modena. In consultazione e in vendita al bookshop anche l’Enciclopedia Panini del calcio italiano, messa a disposizione da Franco Cosimo Panini.
La mostra, a cura del giornalista Leo Turrini, è realizzata dal Museo della Figurina del Comune di Modena col sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Gruppo Hera. Parte del materiale esposto è stato donato al museo da Panini spa.
“Credo che Giuseppe Panini – sottolinea Turrini – donando la sua storica collezione di figurine alla città di Modena abbia, volutamente, messo a disposizione dei concittadini un autentico tesoro. È stato bellissimo ‘navigare’, non alla maniera di Internet ma fisicamente, tra piccole immagini che racchiudevano e racchiudono, nel limitatissimo formato di una minuscola icona, la storia e la leggenda di meravigliose suggestioni popolari. La figurina di un campione, ma anche quella di un bidone – prosegue il curatore – è la testimonianza di un attimo di vita che spontaneamente si offre alla considerazione collettiva. Noi saremo ciò che siamo stati: Giuseppe Panini lo aveva capito, così come aveva intuito il senso migliore dell’agonismo come quotidiana tensione al miglioramento, al progresso, alla competizione che si trasforma, anche, in poesia. Ed è giusto che Modena, attraverso questa mostra renda così anche omaggio a un grande del Novecento”.
Parallelamente all’esposizione, sarà possibile visitare il Museo della Figurina di Modena (Corso Canalgrande 103), dove circa tremila immagini, tra figurine e materiali affini, raccontano la storia di questo piccolo diffusissimo mezzo di comunicazione nato nella seconda metà dell’Ottocento. Ultima acquisizione esposta, l’album Panini “Italia Team – Rio 2016”, omaggio alla nazionale italiana nell’ambito di una sezione dedicata alle Olimpiadi. I giochi olimpici sono presenti anche nel percorso tematico sugli anni Ottanta e Novanta, caratterizzati oltre che dallo sport e dalla musica, soprattutto dall’invasione dei cartoni animati e, più in generale, della tv.
Oggi 18 settembre (ore 10-13 e 15-19), di fronte al Mata, alla Manifattura Tabacchi di Modena, le figurine sono ancora protagoniste con i giochi del campionato di figurine CeloCeloManca: un vero e proprio villaggio, in collaborazione con Panini spa, dove cimentarsi in gare di lancio di figurine in impianti appositamente ideati o partecipare a quiz per mettere alla prova la propria scienza sportiva.