Brand o marchio, emozioni e fatturato che convivono nella esaltazione dell’oggetto, del servizio o di entrambi nella cessione di emozioni visive o tattili.
Nel mondo dominano alcuni Brand che, ciascuno per il settore di appartenenza e uso anche professionale, inducono in certezza e coscienza di qualità talvolta indotte dal semplice apparire del logo o forma che li rappresentano. Brand il cui fatturato mondiale oltrepassa con naturalezza decine di miliardi di dollari, nonostante alcune flessioni del mercato globale.
David Reibstein, esperto e docente universitario di marketing e branding presso la Wharton School in Pensilvania, dichiara che “Un marchio raggiunge il suo valore nel momento in cui è percepito dal cliente […] Ciò che lo rende economicamente importante dalla visione aziendale, è che i clienti sono disponibili a pagare un prezzo più alto o sono più propensi all’acquisto” (“Brands get their value from how customers perceive them […] What makes it valuable from a company perspective is that customers are willing to pay a higher price or are more likely to buy.”; Forbes, 31/05/2016).
Di seguito ci riferiamo alla classifica 2016, stilata da Forbes, ed alla penetrazione e valore di mercato dei brand nel mercato globale; tra i primi 3:
#1 – Apple (settore: Technology), gigante tecnologico ed innovativo mondiale, dopo 13 anni di costante crescita del reddito trimestrale, ha lasciato il passo ad una sostanziale riduzione delle vendite, pur mantenendo salda la posizione in cima nella classifica dei Brand più noti e venduti al mondo: in maggio 2015 il fatturato risulta pari a 199,38 miliardi di dollari (Market Cap As of May 2015). Apple detiene circa la metà del mercato smartphone statunitense: nel solo mese di dicembre 2015 ne ha venduti circa 75 milioni nel mondo. Steve Jobs, co-fondatore di Apple, dichiarò ancora giovane che “La possibilità della memorizzazione è l’essenza del marketing brand”. Il solo marchio è valutato 154,10 miliardi di dollari.
#2 – Google (settore: Technology), recentemente divenuta una divisione della “neo-nata” Alphabet, come previsto dai maggiori esperti di mercato e grazie allo sviluppo di servizi tecnologicamente evoluti, ha oltrepassato Microsoft; i maggiori profitti di Google sono legati ancora al suo Web Browser, sebbene nuovi interessi e scommesse di business e sviluppo puntino ad altri segmenti quali tecnologie di automazione della guida di automobili, Calcio e Fibra Google: il valore del marchio Google si aggira sugli 82,5 miliardi di dollari, nonostante alcune perdite, calcolate e prevedibili, per investimenti nelle ultime frontiere tecnologiche del futuro. Il marchio Google rappresenta “…l’antitesi di quanto chiunque insegni al riguardo del branding” (“…antithesis of what everybody teaches about branding.”, Prof. David Reibstein): di fatto Google non è impegnata a mantenere costante il legame tra font e colori al fine di legare l’immagine e la percezione al brand, bensì aggiorna quasi quotidianamente il logo nella home page del suo Browser Web con nuove bozze Doodle. Eppure l’immaginario dell’internauta è legato al nome, indipendentemente dalla visione esatta e specifica del logo.
#3 – Microsoft (settore: Technology), azienda leader fondata nel 1975 e specializzata nella produzione di software e sistemi operativi per personal computer, impiega 128.000 dipendenti nel mondo con un fatturato che supera abbondantemente i 93 miliardi di dollari. Gli interessi Microsoft avvolgono anche settori: Gaming e produzione di hardware ludico quali Xbox 360; ha ampliato il proprio interesse verso la telefonia mobile, acquisendo alcuni anni fa il colosso Nokia. Il valore del marchio Microsoft è valutato in 75,2 miliardi di dollari.
La classifica prosegue per altre 97 posizioni, differenziate per marchio associato al settore commercializzato: molte sorprese e posizioni inaspettate sono pubblicate di seguito, al link “migliori 100 brand al mondo 2016 / per settore”
Abbiamo analizzato le prime cento posizioni pubblicate da Forbes e il risultato evidenzia quanto segue:
Il mercato tecnologico occupa una fetta del fatturato, tra i migliori 100 brand al mondo, pari ad un terzo del fatturato mondiale, attestandosi ad una performance del 34,19%: circa il 24% di stacco dal secondo settore, quello automobilistico. Il valore del brand di noti media è ben al disotto di quello degli alcolici: dati che dovrebbero fare riflettere.