Nessuno desidera affrontare l’argomento, tanto meno tra parenti eppure spesso i conflitti e le liti sono causate da interpretazioni personali, per suddivisioni patrimoniali o eredità: contesti in cui la fiducia reciproca assume un significato fondamentale, nonostante essa possa diminuire per timore di ipotetica malafede altrui nella divisione equa del patrimonio.
Emozioni negative, seguenti alla mancanza di un proprio caro, sono profuse dal lutto e dal dispiacere: non avere provveduto per tempo al testamento potrebbe essere la miccia per disguidi e litigi tra eredi: materia estesa che spesso conduce nelle aule del Tribunale di competenza. Ci siamo rivolti all’Avv.Silvia Compagnin, del Foro di Padova per eventuali consigli in materia.
Avv. Silvia Compagnin, per evitare liti tra eredi e garantire la protezione della ricchezza, quale è il suo consiglio?
“La materia in fatto di successione è molto vasta, ogni caso deve essere valutato singolarmente. Possiamo affermare con certezza che il testamento “in vita” risulta uno strumento molto efficace, consentendo di mantenere l’armonia famigliare che altrimenti potrebbe essere alterata, con conseguenti cause giudiziarie. I Tribunali italiani sono, purtroppo, oberati di cause per conflitti tra famigliari, per cause in materia di eredità e che necessitano di costi spesso significativi per poterle sostenere”.
Può spiegare meglio il cosiddetto “Testamento Olografo”?
“Il Testamento Olografo risulta essere, ad oggi, uno strumento giuridico semplice e di basso costo. E’ un testamento scritto di proprio pugno e rispettando minime regole e sempre non orientato a creare sostanziali differenze di trattamento degli eredi, soprattutto nel coinvolgimento dei figli: ciò per evitare che eccessivi scompensi di trattamento possano condurre, a seguito della morte del testatore, in lunghi procedimenti giudiziari”.
Il Testamento è quindi uno strumento che aiuta a prevenire liti, se redatto nelle forme previste dalla legge vigente, distribuendo razionalmente i beni tra gli eredi. Spesso la mancanza del testamento rende inutilizzabili i beni immobili ereditati: un appartamento ereditato da più soggetti, senza preventivo testamento olografo, renderebbe tutti comproprietari di parte di esso ma, nella pratica, ogni quota ereditaria non sarebbe utilizzabile da ciascun soggetto. Vendere il bene potrebbe essere un’operazione complessa poiché sarebbe necessario il consenso di tutti i titolari della relativa quota ereditata.
Avv. Silvia Compagnin, come si deve “fare testamento”?
“Per rendere chiaro l’iter, prendiamo in considerazione una famiglia composta da due genitori e due figli: il papà ha intenzione di redigere il proprio testamento. I passi sono estremamente semplici: redigere l’inventario dei propri beni immobili, di eventuali quote di azioni o obbligazioni o polizze vita, depositi di denaro in libretti di deposito, automezzi o mezzi di varia natura, gioielli e proprietà di interesse artistico come mobilio e quadri d’autore e quanto altro possa avere un rilevante valore economico di mercato. Eventuali disponibilità in conto corrente bancario o postale non dovranno necessariamente essere inventariate, poiché il loro saldo varia di giorno in giorno e alla data del decesso sarà di importo certo e quindi suddivisibile pro quota tra gli eredi, così come già previsto alla legge. Il valore attribuito ai beni e quote societarie, per destinare l’eredità, dovrà essere equo e ragionevole. Fatto ciò, si sommeranno tutte le quote di valore per procedere all’identificazione del valore economico complessivo dell’asse ereditario”.
E’ necessario, avvocato, suddividere le quote ereditarie tra moglie e figli?
“Certamente, nell’esempio tipo di famiglia appena citata si identificherà l’asse ereditario di 1/3 a favore della moglie e 1/3 per ciascuno dei due figli. Esemplificherò con un esempio che spesso è utilizzato; supponiamo che l’asse ereditario sia costituito dalla casa arredata di famiglia, intestata ai coniugi al 50%, di valore ipotetico pari a 300.000 euro: il valore della successione sarà di 150.000 euro ovvero la quota ereditaria del genitore deceduto. Inoltre è presente una polizza vita il cui valore sia sostanzialmente rimasto invariato e pari a 50.000 euro: attenzione, è importante indicare nelle polizze l’esatto nome e cognome del beneficiario; ricordiamo, comunque, che i premi versati dal “de cuius” per andare a costituire la base delle indennità così assegnate ai beneficiari indicati, debbono essere rimessi in gioco e quindi conteggiati nell’asse ereditario in base all’istituto della “collazione”. Avremo un valore dell’asse ereditario pari a 200.000 euro: al coniuge in vita spetta 1/3 dell’eredità ed un terzo del resto a ciascuno dei due figli. Un modo alquanto semplice forse per esemplificare ma, ribadisco, ogni caso deve essere valutato attentamente e sconsiglio di prenderlo ad unico esempio per tutti gli altri”.
Quali sono i requisiti necessari affinchè il testamento olografo sia valido in pieno?
“L’ordinamento vigente prevede che il testamento olografo, ad esempio per mano del padre, deve essere soggetto a tre requisiti esatti: autografia o completa redazione del testamento di proprio pugno e senza il supporto informatico, presenza scritta di data nel formato giorno/mese/anno senza l’obbligo del luogo e la sottoscrizione con firma in calce. Non importa il materiale cartaceo utilizzato: è necessario che il testo sia scritto di proprio pugno, su qualsiasi supporto: addirittura potrebbe essere utilizzato altro materiale quale una stoffa, ma sempre durevole nel tempo. Nel caso del materiale cartaceo e redatto in più pagine, sarà necessario numerare ciascuna pagina con il riporto della data e su ciascuna la firma originale del testatore, affinchè si capisca in modo certo che ciascuna pagina è la continuazione della precedente”.
E’ consigliabile indicare un esecutore testamentario di estrema fiducia, al fine di dare esecuzione alle volontà del de cuius, anche previo modesto compenso quale titolo di riconoscimento. Il requisito soggettivo di massima fiducia dell’esecutore testamentario si comprende agevolmente nei casi in cui si debba accudire un animale domestico o un figlio disabile: la fiducia è indispensabile.
Consigliamo di rendere agevole e certo il luogo di custodia e reperimento futuro dei documenti testamentari: è possibile affidare il plico ereditario e testamento ad un Notaio, affrontando un costo non eccessivo che, normalmente, non supera alcune centinaia di euro.
Si rispettino le quote ereditarie o la lite giudiziaria potrebbe scaturire per impugnazione: una via crucis evitabile.