Aston Martin DB series e James Bond sono un binomio inscindibile quanto carismatico, che unisce affidabilità e classe, from head to toe (“dalla testa ai piedi”), tra l’agente segreto All British Made e l’eccellenza automobilistica Britannica.
DB sono le iniziali del proprietario David Brown, che dal 1950 avvia la scalata nella storia dell’automobilismo sportivo e di pura classe anglosassone, unendo potenza e rifiniture motoristiche, nonchè lo stile inconfondibile degli interni che pochi sanno abbinare.
Aston Martin celebra la miscela esplosiva tra tecnologia motoristica, elaborazione raffinata degli interni e successo cinematografico d’autore con la produzione del nuovo modello DB9 GT Bond Edition, quale dono testimone del nuovo film di 007: Spectre; una serie limitata per pochi: 150 esemplari, ciascuno in vendita a 224.000 euro, occasione per festeggiare anche il 50esimo anno di partnership con la spia Bond, James Bond.
Le linee tipiche e profonde del veicolo catturano a prima vista, l’attrazione è fatale. L’intero impianto fanalistico è basato su LED tails lamp, ovvero lampade a coda che, guarnite abilmente nella carrozzeria di fibra di carbonio, illuminano l’asfalto impressionando per purezza oculare. Il motore? 6.0 litri V12 da 547 cavalli. Così come per ciascun modello prodotto in passato ed in omaggio ai film di James Bond, questa versione è dotata di alcuni dettagli personalizzati e riferiti a Spectre: cerchi in lega diamantati da 20” a 10 razze rifinite in gloss black (fronte: Pirelli P Zero 245/35 ZR20; retro: Pirelli P Zero 295/30 ZR20), livrea Spectre Silver, cofano con speciali prese d’aria, stemma Aston Martin sterling silver anteriore e posteriore, pinze freni in grigio e diffusore posteriore completamente in fibra di carbonio. Non solo: il proprietario di ciascun bolide di quasi 300 km/h, da 0 a 100 Km/h in 4,5 secondi, sarà omaggiato di kit esclusivo che comprende un orologio Omega Seamaster Aqua Terra 150m James Bond limited edition con cinturino in pelle firmato Aston Martin (cinturino originale Omega in acciaio a corredo) e un trolley Globe-Trotter.
Addentrandoci nelle viscere della tecnica e dei dettagli che la contraddistinguono, oltre l’occhio: DB9 GT Bond Edition è una coupè 2 porte con struttura di alluminio VH di ultima generazione, trasmissione posteriore e cambio a sei velocità “Touchtronic 2”, diffirenziale “Limited-Slip”: What else?
Le dimensioni sono proporzionali alla potenza ed eleganza di universale bellezza:
Lunghezza: 4.720 mm.;
Interasse: 2.740 mm.;
Larghezza: 2.061 mm. (specchietti inclusi);
Capacità del serbatoio: 78 litri;
Altezza: 1.282 mm.;
Peso: 1785 Kg. il coupé / 1.890 Kg. per la versione Volante;
Le caratteristiche del motore sono invidiabili per qualsiasi bolide sportivo, al quale nulla è dovuto e nulla è da meno:
Coppia di torsione massima: 620 nanometro (457 libbre ft.) a 5.500 giri/min.;
Velocità massima: 295 km/h (183 mph);
Potenza massima: 540 bhp (547 PS) a 6.750giri/min.;
Motore 48 valvole, 5,935cc, V12;
Trazione posteriore;
Impianto di scarico completamente catalizzato in d’acciaio inossidabile, con le valvole di derivazione attive;
Accelerazione: 0-100 km/ora (0-62 mph) in 4,5 secondi;
Un’auto sartoriale dalle cuciture in pelle hand-made-style; un cruccio rimane: sebbene simile creatura faccia perdonare qualsivoglia perplessità, la Aston Martin guidata da James Bond nell’ultimo film Spectre era un inedito modello DB10: perché lanciare un’auto non utilizzata o realmente legata all’ultimo capolavoro cinematografico? Ebbene, la risposta che ci siamo dati è più che appropriata: non è necessario sognare l’infinito quando è possibile, sebbene non per tutti, avere il sogno pre-prototipo.
Il resto può attendere.