Comunicato Stampa - riceviamo e pubblichiamo
Alla cerimonia di presentazione della guida Cantine d’Italia 2016 la cantina di Selvazzano conquista il prestigioso riconoscimento per sito, accoglienza e profilo produttivo.
L’azienda agricola La Montecchia ancora una volta sotto i riflettori italiani. L’azienda guidata dal conte Giordano Emo Capodilista ha conquistato pochi giorni fa le tre impronte di Go Wine assieme ad altre 17 cantine italiane. Le impronte rappresentano un segno di ”eccellenza” nel campo dell’enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine assegna alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.
Nella speciale classifica per regioni il Veneto si trova al terzo posto in classifica dopo la Toscana che riconferma il suo primato con 47 impronte, seguita dal Piemonte .
In totale sono 17 le Cantine che raggiungono il vertice delle“Tre Impronte Go Wine”. Tra queste due le venete legati ai marchi storici Capodilista e Bisol.
Gli altri nomi noti sono quelli di Badia a Coltibuono (Toscana), Bellavista (Lombardia), Ca’ del Bosco (Lombardia), Capezzana (Toscana), Castello di Modanella (Toscana), Castello di Verduno (Piemonte), Ferrari (Trentino), Florio (Sicilia), Fontanafredda (Piemonte), Lungarotti (Umbria), Malvirà (Piemonte), Masciarelli (Abruzzo), Mastroberardino (Campania), Planeta (Sicilia), Tenuta Vicchiomaggio (Toscana).
L’evento di presentazione della Guida Cantine d’Italia 2016”, volume edito e curato proprio dall’Associazione Go Wine si è svolto a Milano e a ha visto la presenza tra gli altri del giornalista Antonio Paolinie dello scrittore Marco Balzano, recente vincitore del Premio Campiello.
Insieme a loro il giornalista Massimo Zanichelliche ha curato per la Guida 10 interviste a uomini e donne del vino italiano. Non poteva mancare ovviamente Massimo Corrado, presidente di Go Wine, che ha presentato le linee generali del volume e le sue principali novità.
Nell’occasione si è parlato del binomio vino e turismo e della grande accoglienza italiana in cantina di fronte ad oltre 400 produttori vinicoli, giornalisti ed enoappassionati.
In totale la guida presenta 690 cantine selezionate tra le quali quella di Selvazzano , distribuisce ben 231 “Impronte d’eccellenza”per l’enoturismo, segnala 3.800 vini e pubblica 1.500 indirizzi utili dove mangiare e dormire. Un volume che racconta luoghi e storie di uomini e donne del vino, che parla della cantina come come sito da visitare e come fattore che concorre alla promozione del turismo del vino.
L’evento si è poi concluso con l’esclusiva e straordinaria degustazione degli oltre 160 Vini Top premiati dalla Guida, a beneficio del numeroso pubblico partecipante all’evento. Per la Montecchia sono stati degustati merlot, carmenere, cabernet e il raboso.
Inserita nel contesto dei Parco Regionale dei Colli Euganei l’azienda Agricola la Montecchia produce vini di qualità in due località poste agli estremi del Parco: a Selvazzano con i vigneti storici della Montecchia e a Baone con il tenimento di Monte Castello. Un luogo ameno anche per il turista che può apprezzare la bellezza dei Colli Euganei assaggiando vini che hanno comunque una nota mediterranea di grande potenza e raffinata eleganza. Vini che è possibile degustare dal martedì al sabato nello spaccio a Selvazzano mentre per chi è impossibilitato a recarsi nel padovanpo l’azienda vende i propri vini anche online nel sito http://www.lamontecchia.it/vini-colli-euganei#sthash.6JJKmwq6.dpuf
Le oltre 680 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta.
Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere.
Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l’accoglienza e i vini.
Inalterato è sempre lo spirito dell’opera: spingere l’appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d’elezione.