Krizia, nome d’arte della fantasiosa stilista Mariuccia Mandelli, fondatrice della maison di indiscusso spessore nel mondo della moda italiana.
Krizia, denominazione avvolta dalla vanità femminile e originaria dall’ultimo Dialogo incompiuto di Platone, è morta lasciando un incolmabile vuoto nel Italian Fashion Life-Style e nella storia d’Italia. Il comunicato del lutto è stato dato ieri sera dal Cda di M.M.K. Spa: “alle 21 è improvvisamente venuta a mancare” all’età di 90 anni. Sembra sia mancata a fianco del marito Aldo Pinto, nella loro casa a Milano, per un malore.
Nonostante la cessione di Krizia Spa, nel 2014, alla cinese Krizia International Srl, i beni immobiliari della fashion-house sono gestiti alla M.M.K. Spa.
Mariuccia Mandelli inizia la professione di maestra d’asilo, ma sin da giovane nutriva una forte passione per la moda femminile, emergendo da subito la capacità e la fantasia testimoniate nei suoi disegni che introducono da sempre innovativi e eleganti nuovi capi di abbigliamento. L’insegnamento è presto abbandonato, nonostante la cattedra ottenuta in una scuola elementare, per inaugurare il primo laboratorio a Milano, con Flora Dolci, producendo, con semplicità e essenziale femminilità, vestiti e gonne che ancora oggi rimangono icone museali.
L’avventura della stilista italiana Krizia ha un vorticoso risvolto nel 1957, quando espone al S.A.M.I.A. di Torino, il salone-mercato internazionale dell’abbigliamento dal 23 novembre al 1 dicembre 1957. In questa edizione Krizia fu notata da clienti stranieri, in modo particolare americani che osservavano l’abilità sartoriale italiana di cui Hollywood era golosa, e dalla giornalista milanese Elsa Robiola che pubblicò un articolo sulla manifestazione e in particolare modo sulle fresche idee nella nuova casa di moda Krizia.
Le iniziative e l’estro di Mariuccia Mandelli non si limitarono alla moda da donna in senso stretto: nel 1964, presso Palazzo Pitti a Firenze, espone una collezione con forme e giochi di soli toni bianco e nero, e viene premiata con il riconoscimento “Critica della moda”, mai assegnato ad una donna in precedenza.
I suoi pantaloncini corti (hot pants), nel 1971 a Capri, si aggiudicarono il premio “Tiberio d’Oro” e alla fine degli anni settanta vennero poste le fondamenta per nuovi rami della maison: Kriziamaglia e Kriziababy, fino a essere soprannominata “Crazy Krizia” dalla stampa americana, per i materiali insoliti utilizzati, quali anguilla e gomma di sughero.
Nel 1980 venne commercializzato il primo profumo “K di Krizia”, producendo in futuro profumi da uomo come “Krizia Uomo” nel 1983 e “Teatro alla Scala by Krizia” nel 1986. Nel 1999 inaugura a New York la mostra “Krizia”, presso la New York University; nel 2001 altra consacrazione internazionale: “Krizia Moving Shapes”, la mostra presso il Museo d’Arte Contemporanea di Tokyo per narrare quasi mezzo secolo di stravaganza e follia genuina, che hanno fatto apprezzare e elevare Krizia nell’Olimpo degli Dei della moda.
Poco più di dieci anni fa iniziò la produzione della linea Kriziapoi, orientata al pubblico più giovane con borse, scarpe e cinture, seguendo linee guida della moda contemporanea. Nel 2010 firmò gli interni della TAB (tram della linea T1 di Milano) e nel 2013 Krizia Teen nacque per seguire le ambizioni della fresca gioventù approcciata alla moda classica e italiana, con il guizzo di originalità che sempre contraddistingueva Mariuccia.
I funerali si svolgeranno a Milano il 9 dicembre alle ore 11:00 nella chieda di Sant’Angelo. Nata a Bergamo nel 1925, avrebbe compiuto 91 anni in gennaio.