OCCHIO TEOLO è un progetto spontaneo nato dall’idea di giovani ragazzi di Teolo (PD), a titolo gratuito, per coinvolgere in rete la comunità ed i cittadini, allo scopo di rendere solidale chiunque nell’ambito della sicurezza locale e coinvolgere socialmente in attività di natura varia.
Il progetto è nato da poco più di un anno, partorendo iniziative non solo rivolte alla segnalazione di probabili presenze di malintenzionati, furti in appartamento, auto sospette ma anche di aggregazione sociale, affinchè nelle passeggiate di gruppo notturne si scambino esperienze e opinioni. Passeggiate di cittadini che intendono manifestare la presenza sul territorio e disincentivare, così, l’attività criminosa.
OCCHIO TEOLO è una aggregazione spontanea, apolitica e apartitica, che grazie al crescente successo dell’iniziativa, ha spinto la scelta dei responsabili del progetto ad avvicinarsi a una forma giuridica, appoggiandosi all’associazione Start Lab A.p.s.: ciò consente di dare maggiore impulso alle nuove attività future, sempre a favore della comunità.
Il 17 novembre scorso, presso la sala del Municipio di Teolo, è stato presentato il progetto alla cittadinanza: il successo è stato ampio; la sala era colma di cittadini che hanno partecipato attivamente, ponendo quesiti ai relatori, tra i quali l’Ing. Moreno Valdisolo (sindaco di Teolo), l’Avv. Penalista Francesco Cibotto, responsabili dello staff di OCCHIO TEOLO e professionisti installatori di allarmi e videosorveglianza.
Diego Padovan, uno dei responsabili del progetto, ha spiegato il modus operandi: “Operiamo in modalità ‘virtuale’ e ‘reale’. Questa sera abbiamo mostrato alla comunità gli strumenti, tutti gratuiti, messi a disposizione da OCCHIO TEOLO; la comunità di Teolo e delle zone limitrofe potrà contare su informazioni pubblicate nella pagina Facebook, che coinvolge settimanalmente oltre 50 mila contatti, gruppi Whatsapp che vantano oltre 600 iscritti e l’adozione del nuovo canale Telegram denominato OCCHIO TEOLO, al fine di rendere disponibili informazioni in tempo reale senza possibilità di commenti di terzi ed evitando, in tale modo, la noia di ricevere inutili comunicazioni se non del progetto stesso; inoltre, abbiamo creato una mappa Google in cui sono segnalati chiaramente tutti i luoghi in cui sono avvenuti furti e tentativi di furto”.
Matteo Pressato, altro responsabile del progetto, ha chiarito quale sia l’aspetto “reale” e non “virtuale”: “Promuoviamo delle ‘passeggiate’ di e in sicurezza che nulla hanno a che fare con le cosiddette ‘ronde’; le ronde nascono per volontà politica in momenti elettorali e scompaiono subito dopo, OCCHIO TEOLO invece è presente ed attivo tutto l’anno, in virtù della tenuta a distanza della politica di qualsivoglia colore. Le abbiamo chiamate ‘passeggiate’ di e in sicurezza poiché sono innanzitutto una occasione di aggregazione tra persone, promuovendo l’incontro di cittadini e ‘dirimpettai’ che spesso non si conoscono. Passeggiamo in gruppo e non da soli, al fine di creare una sorta di ‘confusione’, anche in zone periferiche e meno transitate, nel rispetto della quiete pubblica e della privacy altrui.”.
Matteo Dalla Montà, responsabile OCCHIO TEOLO, ha puntualizzato che “Nessuno intende sostituirsi alle forze dell’ordine: in caso di necessità o testimonianza, in procinto di un atto criminoso, si dovrà sempre e solo fare riferimento alle forze dell’ordine, evitando iniziative personali che potrebbero essere pericolose per se stessi o altri soggetti.”
Gli esperti di installazione antifurti e videosorveglianza, Nicola Pedron e Luca Viero, hanno spiegato con semplicità quali siano i vantaggi e svantaggi nell’adottamento di certa tecnologia o impianti, rispetto ad altri. E’ comunque emerso, da entrambi i professionisti, che un sistema di videosorveglianza senza un sistema di antifurto o allarme risulta inefficace, sebbene possa essere parzialmente un sistema deterrente. I criminali del furto, quasi sempre, in caso di confusione o di sirena, tendono a desistere dalla iniziativa di intrusione. I sistemi di difesa passiva risultano sempre più efficaci, soprattutto nei confronti dei predoni che oggi terrorizzano i cittadini all’interno delle loro case.
E’ intervenuto l’Avv. Francesco Cibotto, esperto penalista, per spiegare quali siano i rischi diretti o indiretti nella pratica della difesa personale: “Spesso, chi subisce reati contro il patrimonio, reagisce ed è paradossalmente punito dalla legislazione vigente e non più vittima. Ogni caso è differente, non possiamo generalizzare, ma il rischio è che la vittima reagisca con strumenti che possono essere interpretati di offesa e non difesa, soprattutto se utilizzati in momenti differenti durante la rapina o furto. Nel caso di processo, il Giudice dovrà valutare, in base alle prove e atti a disposizione, se la vittima ha reagito in stato di abbandono dell’intenzione criminosa del reo o in caso di personale pericolo di vita.”. L’Avv. Cibotto, dopo vari esempi e citazioni di sentenze per reati di furto e rapina, ha consigliato di non custodire armi per non incorrere nella tentazione d’uso e trascorrere anni di processi poiché spesso il valore effettivo della refurtiva è molto inferiore anche ai costi del processo. Difficilmente la vittima provata ha la lucidità mentale e l’esperienza per agire in modo corretto: è necessario, comunque, fare sempre una denuncia agli organi competenti poiché essa è di estremo aiuto alle forze di polizia, anche per tracciare luoghi e abitudini dei criminali. “Le denunce di furto o tentato furto – conclude l’Avv. Cibotto – permettono anche ai Sindaci di fare richieste alla Prefettura per ottenere maggiore supporto e mezzi di prevenzione.”
Un intervento molto apprezzato dalla numerosa cittadinanza presente all’incontro, è stato quello del sindaco di Teolo, l’Ing. Moreno Valdisolo: “E’ andato a buon fine l’accordo, tra pubblico e privato, per ampliare il futuro sistema di videosorveglianza del territorio, già previsto dal Distretto di Polizia Locale. Il progetto attuale prevede l’istallazione di tre telecamere, di cui due varchi elettronici, attivi 24 ore su 24, che in grado di monitorare autonomamente gli accessi dei veicoli e riconoscere le targhe di mezzi rubati: il collegamento previsto con la centrale operativa unica di Abano consentirà la comunicazione istantanea alle forze di polizia che potranno intervenire con maggiore celerità e certezza. L’accordo pubblico-privato, inoltre, consentirà di installare nel territorio ulteriori telecamere e lasciando al comune la gestione anche della privacy, aspetto non trascurabile se l’installazione è a cura di un privato e nel suolo pubblico”.
Il sindaco ha anche precisato che il privato intenzionato, facoltativamente, ad installare una telecamera sarà automaticamente un portatore di contributo per un servizio che non graverebbe sulla comunità
Era presente ed ha contribuito al successo dell’incontro Alexander Loviscek (Responsabile di OCCHIO TEOLO) che in intervista separata ha dichiarato: “Il progetto è nato con l’intento di rendere maggiormente sicuro e partecipato il territorio che sempre più è aggredito da predoni e criminalità senza scrupoli, capace per pochi euro di terrorizzare anziani e giovani all’interno delle loro abitazioni o depredarle, con conseguenti danni materiali che oltrepassano il valore della refurtiva e devastano lo stato psicologico individuale e familiare per l’usurpazione di luoghi personali e privati”.