Riceviamo e pubblichiamo
Con una lettera destinata al Presidente della Giunta regionale, al Presidente del Consiglio regionale ed al Presidente della IV Commissione regionale, l’on. Sergio Berlato, Presidente della Terza Commissione consiliare permanente (che tra le sue competenze ha anche quella sulla formazione professionale), ha formalmente consegnato la sintesi di una corposa documentazione che gli stata recapitata da alcuni operatori della formazione professionale che hanno deciso di ribellarsi e di denunciare un presunto sistema esistente in questo settore mirante ad utilizzare in modo distorto i fondi pubblici destinati alla formazione professionale.
Come è successo anche per la denuncia del malaffare nel sistema delle opere pubbliche nel Veneto di cui il Mose parrebbe essere solo una significativa testimonianza – ha commentato l’on. Sergio Berlato – mi sono limitato a consegnare alle autorità competenti la documentazione pervenutami da alcuni operatori del settore, limitandomi a fare alcune precise domande. In quella occasione chiesi:
- E’ vero che negli ultimi dieci anni in Veneto le più importanti opere pubbliche sono state progettate dai soliti studi di progettazione (uno in particolare) molto legati ad alcuni noti politici locali?
- E’ vero che l’esecuzione delle principali opere pubbliche in Veneto è stata quasi sempre affidata, negli ultimi dieci anni, alle stesse imprese di costruzione, due in particolare?
- E’ vero che la stragrande maggioranza degli appalti dei servizi di pulizia che riguardano molti ambienti pubblici del Veneto sono stati assegnati, quasi fosse una compensazione o una tacitazione della parte politica avversa, alle solite cooperative, due in particolare?
- E’ vero che la stragrande maggioranza degli appalti dei servizi di ristorazione e catering nei principali luoghi pubblici del Veneto sono stati affidati alle solite società di servizi, una in particolare?
- E’ vero che, contravvenendo alle normative vigenti, le ULSS del Veneto sono state assicurate con l’intermediazione di una unica società di brokeraggio?
- E’ vero che il cosiddetto sistema del Project Financing consente di coprire un complesso di tangenti utilizzando il sistema “estero su estero” per trasferire illegalmente ingenti somme di denaro a beneficio di prestanome strettamente legati ad alcuni esponenti politici locali?
- E’ vero che, oltre alle ipotizzate tangenti concordate, qualcuna delle ditte che abitualmente si aggiudicano gli appalti pubblici in Veneto, si sia spinta a fare ulteriori regalini a qualche noto politico locale, compreso qualche edificio ad uso abitazione in nota stazione turistica montana?
- E’ vero che i più importanti appalti pubblici in Veneto vengono assegnati non sulla base del miglior rapporto qualità prezzo ma sulla base di una serie di criteri altamente soggettivi che ne facilitano l’assegnazione ai soliti noti, strettamente legati a ben noti politici locali ai quali sembrerebbe venire riconosciuta sistematicamente una “concreta” e ben tangibile gratitudine?
In questa occasione, alla luce della documentazione pervenutami si badi bene non attraverso una lettera anonima, ma attraverso missive firmate da persone che si assumono la paternità e la responsabilità di quello che scrivono, si chiede alle autorità competenti di fare piena luce sul settore della formazione professionale per sapere:
- a) se esista o meno un sistema apparentemente regolare sotto il profilo formale ma effettivamente diabolico sotto il profilo sostanziale per l’utilizzo distorto dei fondi destinati alla formazione professionale;
- b) se i fondi destinati alla formazione professionale vengano tutti destinati alla formazione dei giovani in cerca di opportunità lavorative o se invece una parte consistente degli stessi venga utilizzata solo a beneficio dei formatori;
- c) se il sistema delle consulenze sia uno strumento per la distrazione delle risorse pubbliche;
- d) se il sistema preveda strane commistioni tra controllori e controllati, tanto da far coincidere e sovrapporre ruoli e funzioni che invece dovrebbero rimanere ben distinti;
- e) se il criterio di riconoscimento dei costi sostenuti dagli enti di formazione, in base ai costi standard o in base ai costi reali, sia uno strumento per selezionare i destinatari dei fondi pubblici;
- f) se la Giunta regionale sia al corrente di quanto accade nelle proprie strutture tecniche o se si limiti ad avallare scelte fatte esternamente alla Giunta stessa;
Mi auguro – ha commentato il Presidente Sergio Berlato – che il Presidente della Giunta regionale, il Presidente del Consiglio regionale, il Presidente della IV Commissione regionale ed i suoi componenti, le autorità inquirenti, dopo aver fatto le opportune verifiche sulla corrispondenza dei fatti rispetto alla documentazione consegnataci, confermino la piena regolarità della gestione dei fondi pubblici destinati alla formazione professionale in Veneto. Il mio dovere era quello di consegnare asetticamente alle autorità competenti la corposa documentazione che mi è stata consegnata – ha concluso il Presidente Sergio Berlato – a chi di dovere il compito di fare piena luce e, se del caso, le opportune indagini per verificare se esistano o meno ipotesi di reato.