Ieri pomeriggio, dalle ore 15:00 alle 22:00, la Confesercenti di Padova ha organizzato la sua prima giornata per l’impresa, il professionista e il lavoratore con seminari e incontri business-tematici. Con un caffè in terrazza, il presidente dell’associazione Nicola Rossi ha promesso futuri Open Day annuali, al fine di mettere in contatto diretto le imprese con i lavoratori, gli addetti ai lavori con seminari e approfondimenti tematici tenuti da esperti e professionisti affinchè la realtà economica, culturale, regionale e locale sia sempre più orientata al superamento della crisi, che colpisce tutti i settori economici e alla emancipazione tecnico-economico-fiscale per una gestione migliore, all’avanguardia dei prodotti e prestazioni di servizi offerti al mercato. Inoltre, Rossi dichiara che certi studi di mercato o valutazioni devono essere lasciati a coloro che lo vivono quotidianamente, riportando l’esempio della legge sulla liberalizzazione del commercio che, a seguito di studi dell’Università Bocconi di Milano, prevedeva una crescita dei consumi “…attraverso l’aumento dell’offerta con apertura 24h e 365 giorni all’anno:, risultato: aumento di soli 2 punti […] il pil precipitava […] Questa è l’ulteriore controprova che tutti gli studi vanno presi con le molle e forse quelli fatti da chi ci lavora sono un poco più precisi…”.
E’ seguito l’intervento dell’Assessore al Commercio della Regione del Veneto, Roberto Marcato che ricorda al pubblico il titolo di un seminario dell’Università di Padova che lo ha colpito in particolare modo: “Piccolo è Bello? No”; Marcato spiega che secondo illustri relatori e professori universitari “…in un periodo di crisi molto forte […] per controbattere e fare innovazione servivano macro-aziende che potessero sostenere il peso della crisi e gli investimenti per la ricerca e l’innovazione…”; al contrario oggi, con la riduzione della crisi, “…nel sistema Italia – prosegue Marcato – l’occupazione è aumentata nella piccola e media impresa”. L’Assessore Regionale precisa, in modo particolare, che “…ciò che ci riguarda da vicino è il sistema bancario, che sta dimostrando tutta la sua potenza: mi auguro, per il bene di chi è indagato e dei risparmiatori, che non sia vero ciò che emerge dalle indagini; sono un garantista ma abbiamo visto cosa sta accadendo con Veneto Banca, con il sistema del Credito Cooperativo e ora con la Popolare. Credo che una riflessione da parte della politica, sul sistema bancario Veneto, vada fatta”.
Durante l’Open Day ci sono stati incontri e seminari su molti temi, tra i quali l’impiego e l’uso di strumenti finanziari del futuro, sulle future prospettive nel Job Acts, Bolkestein e frontiere del nuovo marketing, stati generali sull’e-commerce con interventi di Microsoft e Google.
Sono intervenuti altri illustri ospiti, politici e rappresentanti della dirigenza della Regione del Veneto, per illustrare al pubblico lo stato reale e scenari del turismo Veneto (a cura del Dott. Stefan Marchioro, Dipartimento Turismo Regione Veneto).
Nell’esauriente e chiaro intervento del Dott. Marchioro è stato evidenziato l’importante risultato dell’offerta turistica veneta e del riscontro in termini di presenze. Ma tutto ciò non è sufficiente per una lunga visione del patrimonio turistico regionale che, sebbene eterogeneo e di alto livello, non può prescindere dalla diversificazione, organizzazione e gestione manageriale del turismo. La tendenza è comunque al momento positiva “…sono ripresi anche i flussi dei nostri connazionali […] con la tendenza agli ‘short break’ ossia pause sempre più frequenti ma più brevi che aumentano la competizione tra le destinazioni e le tipologie turistiche […] i prodotti classici del turismo di massa determinano ancora i grandi numeri, con le città d’arte e mare. Però è cambiata la fruizione e modello di utilizzo delle offerte: ciò va a valorizzare i nuovi temi: cicloturismo, gastronomia e altri nuove forme di turismo…”.
Il Dott. Stefano Grigoletto, Assessore del Comune di Padova con deleghe anche al Bilancio e Tributi, senza tecnicismi ed alla presenza di un folto pubblico privato e istituzionale, ha reso noti e comprensibili i principali interventi comunali in ambito tributario ed economico: “Un Comune non potrà mai prendere iniziative come un Governo centrale, però può dare segnali affinchè determinate iniziative possano essere intraprese per categorie, che personalmente considero il vero welfare: la piccola e media impresa, che assume i lavoratori”. L’Assessore Grigoletto prosegue illustrando quanto fatto ad oggi: “Il Comune ha ridotto le spese correnti del Comune in più settori: abbiamo abbassato di 1 punto l’aliquota Irpef, abbiamo abbassato l’Imu dal 10,2% al 9,9% per gli immobili delle attività produttive, abbiamo rivisto la Tari e l’abbiamo abbassata al 5,4%, per le attività produttive e al 5,2% per le utenze domestiche e – prosegue Grigoletto – secondo gli obiettivi dell’Amministrazione, la fastidiosa tassa sulla prima casa, la Tasi […] Sono convinto che la vera attività sociale sia ‘lasciare più soldi in tasca alla gente’…[…] La rendita catastale sotto i 600 euro l’abbiamo azzerata, non tecnicamente perché non si può, ma il dovuto è pari alle detrazioni…”. Tutto ciò, afferma Grigoletto, dopo un solo anno di amministrazione.
Un intervento molto importante, oltre che apprezzata testimonianza istituzionale, è quello del Questore di Padova, Dr. Gianfranco Bernabei, in tema di sicurezza e contraffazione commerciale “…il tema sicurezza a volte viene abusato sia dalla politica, che ne ha fatto un cavallo di battaglia nelle competizioni elettorali, sia dai mezzi di informazione poiché la divaricazione è tra i freddi dati delle statistiche che registrano un andamento decrescente dei fenomeni della criminalità urbana che il cittadino avverte, a volte, anche in maniera ossessiva…”. Il Questore Bernabei illustra, inoltre, i dati sulla immigrazione clandestina; “…secondo le statistiche commissionate dal Ministero degli Interni, è risultato che la percezione avvertita dal cittadino italiano (della presenza degli immigrati) è pari al 32%, a fronte dei dati anagrafici ufficiali attestati tra il 5% e 6%…”. Il Questore fa capire che, rispetto ad altre città, a Padova non c’è una vera e propria allerta criminalità, ma una attenzione costante è attiva; altre città italiane sono vissute con preoccupazione maggiore dal cittadino, tenendo anche conto che le Forze dell’Ordine spesso sono impotenti di fronte ad una legislazione lacunosa e che spesso lascia “incolume” il reo.
Il presidente della Confesercenti di Padova, Nicola Rossi, ha promesso una seconda edizione 2016: l’Open Day 2.0 sarà certamente un upgrade in attesa di valutazione.