Questo pomeriggio, prima dell’inizio del Consiglio Comunale di Padova, alcuni insegnanti precarie guidate da Vittorio Rosa del Sindacato Lavoro Società (SLS) manifestano in sala contro la decisione del Comune di Padova di non stabilizzare le insegnanti precarie della scuola dell’infanzia e del nido.
Il volantino distribuito dalle insegnanti coinvolte nella decisione ritiene che l’atto in corso sia una sorta di rottamazione, al contrario di quanto chiesto dalla Corte di Giustizia Europea pro stabilizzazione.
Vittorio Rosa dichiara che la graduatoria sia stata ignorata, nonostante sia, a suo dire, valida fino al 2017.
Sig. Rosa, esattamente cosa chiedete e cosa manifestate oggi in Sala Consiliare?
“Manifestiamo perché il Comune ha lasciato a casa le maestre precarie del Comune che hanno una anzianità di servizio di 36 mesi. Non abbiamo capito il motivo per cui siano state lasciate a casa: probabilmente si ritiene di evitare della cause di indennizzo. Un decisione illecita, la graduatoria fino al 2017 va rispettata”.
Durante il Consiglio Comunale il consigliere Fiore interroga in merito al mancato rinnovo del contratto per i docenti della scuola dell’infanzia. I sindacati hanno cercato un incontro con il Sindaco, afferma Fiore, ad oggi ancora non avvenuto. Chiede, inoltre, di chiarire la posizione del Comune di Padova. Sono circa un centinaio le persone inserite in graduatoria per merito, ma sono stati tolti improvvisamente da essa prima dell’inizio dell’anno scolastico: ciò potrebbe comportare una mancanza di possibilità per una personale riorganizzazione professionale con danni sul piano economico. La circolare del Ministero, secondo Fiore, specifica che la non stabilizzazione vale solo per il personale statale, quindi secondo la circolare non può essere estesa a personale comunale. Chiede al Sindaco quale è esattamente la sua posizione.
Il sindaco Bitonci risponde e rimarca che, come noto, nulla in Comune viene fatto a caso. “Dobbiamo trovare una via normativa poiché le norme non consentono una stabilizzazione”; Bitonci rende noto che con l’avvocatura ha cercato scappatoie anche grazie alla sua sensibilità nei confronti dei lavoratori. Il Sindaco, quindi, si affida al giudizio dell’avvocatura: qualora ci fosse un via libera, vista la necessità di lavoratori insegnanti, il Comune di Padova sarà il primo a non lasciare a casa il personale. Il Governo nazionale non dà possibilità di stabilizzare o assumere in settori di ulteriore necessità. Rimane la possibilità di assumere personale della Provincia ovvero di un Ente che altri hanno deciso di cancellare, ma che non lo è stato. Bitonci non si sottrae per trovare una soluzione.
La manifestazione dei cittadini, con alcuni striscioni e poster, si è svolta con molta serenità.