SPECIALE CONSIGLIO COMUNALE DI PADOVA
DEL 24/08/2015
21:38 – MOZIONE A TUTELA DEI DIRITTI DELLE DONNE
Mozione messa ai voti: approvata.
Il Consiglio viene sospeso.
21:31 – MOZIONE A TUTELA DEI DIRITTI DELLE DONNE
Beggio: rimarca la visione diversa dalla Colonnello ovvero mettere al primo posto la democrazia e la libertà, anche della donna. E’ conscia che alcune frange estremiste applica alla lettera il contenuto del Corano. Invita i consiglieri dell’opposizione ad istruirsi anche leggendo i libri di Oriana Fallaci e allargare gli orizzonti.
Colonnello: si chiede quale sia il tema della mozione. Non vale la pena di votare la mozione: è contro una religione in cui crede circa 1 miliardi di persone in cui l’uomo opprime la donna? Islam presenta varietà, interpretazioni e sfumature tanto è vero che è in atto una guerra civile. Se la mozione vuole tutelare le donne islamiche, la ritiene irricevibile poiché è la maggioranza che non vuole leggere la quinta mozione presentata. Colonnello gradirebbe che il Consiglio Comunale parasse con le donne islamiche.
Luciani: la differenza è la visione in cui vediamo le cose. Il lato della Colonnello è Cristiano, ma il mondo è diverso. Qui la Chiesa non è lo Stato, in quei paesi si. Quando si parla della donna si deve intendere in modo universale: la donna va difesa sempre.
21:10 – MOZIONE A TUTELA DEI DIRITTI DELLE DONNE
Beggio: indignata per il sequestro di un manifesto di una donna con volto coperto: si è documentata e emerge un quadro drammatico di violenze e soprusi crescenti verso le donne; cita casi realmente avvenuti. Maturo il tempo per parlare di donne e Islam: nessuna donna può essere sottomessa o umiliata, contrariamente all’Assemblea Generale delle Nazioni unite del 1979 e ratificata dall’Italia per i diritti umani e delle donne. Lo impone la legge 152/75: vietato uso di caschi protettivi o altro mezzo reso utile a non identificare la persona. Le usanze e tradizioni non possono contravvenire alle leggi dello Stato. Invita a vigliare su simboli e immagini che umilino o non tutelino i diritti della donna, in particolare modo quelle straniere. Monitorare associazioni che pongono in essere aioni contrarie al principio giuridico nazionale e contro le donne.
Colonnello: la posizione del suo gruppo è d’accordo sul tempo maturo per parlare di donna e Islam, non sul resto. E’ d’accordo che non sia ampliamente discusso il tema, ma con le competenze e rivolge alcune domande: cosa intende Beggio per donna Islamica? Le chiede l’elenco degli Stati tradizionalisti che praticano la Sharia. Afferma che l’interpretazione della Beggio, relativa al Corano, è univoca e la invita a riflettere poiché i testi religiosi si prestano a interpretazioni differenti.
Pone l’attenzione del Consiglio sulla sua lettura di alcuni dati sulle violenze sulle donne, che a suo dire avviene per prevalenza degli uomini. Informa la Beggio che si tratta principalmente di uomini che rispettano le nostre tradizioni. Non proporranno a nessuna donna islamica la visione della Beggio, votando contraria alla mozione.
Luciani: non è sorpreso della posizione della Colonnello ma meravigliato delle sue dichiarazioni contro la mozione, invita a maggiore riflessione su situazioni scandalose. Ritiene scandalosa la posizione della Colonnello e del suo gruppo.
Cavatton: non esprime parere sulla mozione poiché non è suo compito votarla; invita a ricercare il testo “La Stagione della Migrazione a Nord” (1967) poiché libro simbolo che disconosce in toto la tradizione occidentale, libro a favore della poligamia e infabulazione. Il dileggio di cattivi maschi non è gradito e lascia all’Aula la decisione in merito alla mozione.
21:08 – MOZIONE PER IL COMPLETAMENTO DELL’IDROVIA PADOVA-MARE PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO REGIONALE E PER LA SICUREZZA IDRAULICA
Mozione messa ai voti: approvata.
21:04 – MOZIONE PER IL COMPLETAMENTO DELL’IDROVIA PADOVA-MARE PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO REGIONALE E PER LA SICUREZZA IDRAULICA
Micalizzi: fa notare che l’impegno non sia gravoso per la Regione Veneto. Teme più motivi politici che tecnici per l’inizio e conclusione della progettazione, non solo economici.
Altavilla: condivide il pensiero di Micalizzi e precisa la necessità di classe 5 e non 3. Si realizzerebbero un migliaio di posti di lavoro. Si astiene dalla votazione della mozione.
21:59 – MOZIONE PER IL COMPLETAMENTO DELL’IDROVIA PADOVA-MARE PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO REGIONALE E PER LA SICUREZZA IDRAULICA
Altavilla: primo studio, stabilire quanti metri cubi passano, per identificare la classe di navigabilità, prevista da Altavilla una classe 3, per poter trasportare anche cose e non solo persone. Il Prof. D’Alpagos ne identificava già il fine: oggi servirebbe solo per il 3% del trasposto merci; potrebbe essere utilizzata per la sicurezza del territorio idrogeologico e per nuove vie turistiche da offrire. Ritiene fondamentale inserire la classe o i metri cubi al sen cono che dovrebbero, a suo dire, 1.500 metri cubi.
Bianzale: avendo una delibera approvata l/8/11/2011, rimane sufficiente prenderne atto; per gli impegni, nel punto 3 prevede l’invito alla Regione Veneto per avviare e concludere la progettazione per richiedere finanziamento alla UE.
21:53 – MOZIONE PER IL COMPLETAMENTO DELL’IDROVIA PADOVA-MARE PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO REGIONALE E PER LA SICUREZZA IDRAULICA
Micalizzi: condivide l’iniziativa per un’opera strategica per la difesa dalle acque. L’auspicio che lo spirito della mozione sia di sollecitare tutti gli organismi preposti per velocizzare le pratiche: Governo, Regione e Unione Europea per un finanziamento che la Regione non potrebbe sostenere nel breve tempo. Propone integrazioni tra le quali avviare uno studio di progettazione per avere una base di studio concreta. Invita la Regione ad avviare e concludere la fase di progettazione dell’opera per ottenere finanziamenti; inoltre, la bonifica dovrebbe essere di competenza della Regione del Veneto affinchè essa finanzi anche un primo stralcio. Augura che il dibattito non porti a ragionare su un’opera che magari non verrà mai realizzata.
21:50 – MOZIONE PER IL COMPLETAMENTO DELL’IDROVIA PADOVA-MARE PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO REGIONALE E PER LA SICUREZZA IDRAULICA
Bianzale: argomento e interventi che si trascinano negli anni, con modifiche al progetto iniziale. Propongono la mozione per il problema della sicurezza idraulica del territorio, anche a seguito di disastri idrogeologici recenti ed a salvaguardia del territorio. Padova potrebbe avere un polo logistico smistamento merci e di rilancio dell’interporto. Recuperare per Padova il ruolo centrale del Nord Est e un ipotetico sviluppo occupazionale.
21:49 – MOZIONE: SPOSARSI A PADOVA
Mozione messa ai voti: approvata.
21:42 – MOZIONE: SPOSARSI A PADOVA
Aggio: apprezza l’idea della mozione ma intende ampliare il punto relativo agli omaggi agli sposi: coinvolgere gli istituti d’arte, con un concorso, per fare creare a studenti un oggetto da donare alle coppie che scelgono Padova per sposarsi.
21:35 – MOZIONE: SPOSARSI A PADOVA
Silva: Padova è una città che potrebbe consentire alle coppie di utilizzare musei e angoli artistici per celebrare le nozze, come Firenze, Milano e altre. Allo scopo di valorizzare Padova per le sue bellezze e luoghi d’arte. Questa l’idea che ha stimolato l’idea per la proposta di emendamento. Esempio che porta una proposta per rendere Padova un poco più bella. Elenca luoghi suggestivi della città, chiedendo alla Amministrazione di individuarne alcuni.
21:32 – MOZIONE: DIRITTI E TUTELA PER I LAVORATORI AUTONOMI COLPITI DA MALATTIA GRAVE O PROLUNGATA
Mozione messa ai voti: approvata.
21:23 – MOZIONE: DIRITTI E TUTELA PER I LAVORATORI AUTONOMI COLPITI DA MALATTIA GRAVE O PROLUNGATA
Altavilla: legge i diritti e disparità di trattamento per la malattia del lavoratori tra dipendenti e lavoratori autonomi. Riporta casi concreti di lavoratori con gravi malattie che non possono avere parità di trattamento per tutti i lavoratori, trattamento qui proposto.
Luciani: concorda con Altavilla; la mozione andrebbe estesa con ammortizzatori sociali. In altri paesi esistono redditi di cittadinanza, in Italia no. Non ritiene compito del Comune di Padova, ma può esserne sensibile, debba sobbarcarsi tutti gli oneri che invece è compito del Governo o di Enti quali Inps. Eliminando l’ultima riga della mozione, si ritiene favorevole.
Zampieri: non condivide l’idea di Paese allo sfascio; lavoratori autonomo sono coloro che hanno capitale di rischio. Ritiene interessante lo spunto della mozione, ma il secondo punto potrebbe essere motivo di riflessioni comuni in commissione. Farà una valutazione con i colleghi per il tema che ritiene di essere affrontato con precisione e impegno.
Altavilla: ringrazia tutti coloro che sono intervenuti, rivolgendosi a Luciani, e si rende disponibile per la revisione dell’ultimo punto della mozione. Coglie lo spunto di Luciani per un reddito di cittadinanza, sebbene sconfini dalle competenze comunali.
21:21 – MOZIONE: NO A SIMBOLOGIE FASCISTE NELLA CASA COMUNALE
Mozione ai voti: respinta.
21:15 – MOZIONE: NO A SIMBOLOGIE FASCISTE NELLA CASA COMUNALE
Zampieri: chiede ai presenti, e non solo, in Consiglio Comunale di ritenere inaccettabili e incompatibili i comportamenti dell’assessore Buffoni, anche nel totale rifiuto dell’esperienza nazista con lager e deportazioni. Confida nel fatto che i Consiglieri di maggioranza condividano i valori. Ha conosciuto Nenci e Franco Busetto ed auspica che non si riportino alla realtà i lager di Mathausen.
Favero: si discosta e crede fermamente nel sistema democratico e Costituzione affinchè simili dittature non si ripresentino. Ripudia tutto ciò che richiama la simbologia fascista. Se però questa mozione è un attacco politico ad un assessore, allora non è d’accordo. Se sono preoccupati per la minaccia da parte dell’assessore Buffoni, dovrebbero rivolgersi alla magistratura e in questo caso non è d’accordo. Per questi ultimi motivi voterà contrario alla mozione. Crede nella pluralità e democrazia.
21:12 – MOZIONE: NO A SIMBOLOGIE FASCISTE NELLA CASA COMUNALE
Altavilla: replica e rimarca la gravità del comportamento dell’assessore Buffoni. Indica la volontà di voto favorevole.
Bettin: auspica un voto favorevole alla unanimità, se non altro per motivo morale e per chi ha dato il sangue per il popolo italiano.
20:57 – MOZIONE: NO A SIMBOLOGIE FASCISTE NELLA CASA COMUNALE
Zampieri: oggetto della mozione sono i comportamenti tenuti dall’assessore Buffoni; la mozione venne depositata nel novembre poiché l’assessore esibiva in Palazzo Moroni, edificio pubblico, un calendario inneggiante a Mussolini, chiedendo di rimuovere la simbologia fascista. Il tempo è passato ma la lista dei comportamenti imbarazzanti sono venute a galla, afferma Zampieri, anche in altre circostanze; anche tramite emittente nazionale in cui, a suo dire, si esibiva in saluto romano. La ritiene inadeguata a ricoprire il ruolo concesso dal sindaco. Si è aggiunta una nuova foto recuperata oggi, in cui la Buffoni si fa ritrarre con il saluto delle tre dita e alle sue spalle un manifesto di epoca fascista con SS tedesche che si salutavano con il medesimo modo. Zampieri legge il giuramento delle SS scritto nel manifesto della fotografia (che si rende disponibile a fornire). Non è una sede giudiziaria, ma Zampieri afferma che a Padova il Comune ha al suo interno una persona che richiama ripetutamente alla simbologia fascista. Chiede al sindaco, come responsabile della nomina, di chiarire quale sia la sua intenzione. Motivo della mozione è chiedere uno stop e conclude con un appello al buon senso.
Bettin: ricorda il grande tributo di sangue che anche Padova ha dovuto pagare; non intende minimizzare lo “sdoganamento” di un rappresentante istituzionale quale la Buffoni per la quale auspicano la richiesta delle dimissioni per mano del sindaco o quanto meno la revoca delle deleghe. Diversamente annideranno sospetti. Invita alla firma della mozione.
Piron: auspica l’adesione della Giunta alla mozione. Preoccupante, a suo dire, vedere le immagini di un assessore della città di Padova che porta simili manifesti nel suo ufficio comunale. Proprio per le responsabilità di un amministratore e per il rispetto della Costituzione e del giuramento fatto dal sindaco, Egli richiede che il materiale sia rimosso e data notizia a tutto il Consiglio che il sindaco dia spiegazione di questa situazione. Invita l’Amministrazione a prendere immediate iniziative.
20:51 – MOZIONE: CRITERI PER L’ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
Bianzale: evidenzia che il Partito Democratico non ha avanzato alcuna proposta se non avallare la pseudo-proposta, a suo dire, del M5S. E’ contrario all’uso di clandestini per il lavoro di pubblica utilità. Annuncia il voto contrario di Forza Italia.
Altavilla: reclama contro proposte e non condivide le accuse di razzismo e schiavismo per mano del M5S. Pro bivacco o pro lavoro? Cercano una soluzione al problema, almeno provando e cercando allentare la tensione sociale. Annuncia il voto favorevole del M5S.
20:41 – MOZIONE: CRITERI PER L’ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
Luciani: non spetta ai Comuni ed al sindaco di una città, ma al Ministero il ruolo di risolvere i problemi del Paese. In Padova città non deve esserci una tendopoli. Ritiene inaccettabile la proposta: il gruppo Bitonci voterà contro.
Zampieri: riflesse affermando che la mozione prova a metter in campo proposte: l’uso del problema per motivi politici fa rompere il gioco per cui quotidianamente si spera che il problema del dramma aumenti per indicare un nemico da combattere. Non condivide la mancanza di un campo profughi a Padova, se non si propone un sito alternativo. Cita gli eventi in Macedonia e Serbia facendo presente che il problema immigrazione non riguarda solo l’Italia. Ringrazia il M5S di avere ascoltato le proposte del Partito Democratico. Dichiara il voto favorevole.
20:33 – MOZIONE: CRITERI PER L’ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
Beda: accusa il Consiglio Comunale di non volere affrontare il problema accoglienza e gestione di essa. Ironizza e accusa il Consiglio di avere smarrito la sua missione e a favore della propaganda.
Betto: dichiara vergognosi alcuni interventi della maggioranza poiché loro, grillini, vogliono rappresentare tutta la cittadinanza. Ella preferiva impegnare con un contratto i profughi, senza vincolo di impegno. Chiede di mettere a verbale la richiesta di cancellazione della prima parte della mozione, mantenendo la parte propositiva per un protocollo obbligatorio che regoli il lavoro. Invita il collega Bianzale a ritirare l’affermazione che li taccia di razzismo.
20:24 – MOZIONE: CRITERI PER L’ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
Bianzale: la mozione M5S è interessante solo nelle premesse. Ricorda che nella Prandina sono arrivati profughi nella notte, di sorpresa, quindi senza collaborazione altrui e non per colpa dell’Amministrazione Comunale. Critica che l’impegno al lavoro è un obbligo e non un volontariato: intravede razzismo nelle proposte del M5S. Valuta impraticabile la mozione.
Mazzetto: vede incongruenze negli interventi della opposizione. Disponibile ad accettare una parte della mozione del M5S ma non tutta poiché i profughi, non tutti, hanno lo status di profugo. Conviene sul razzismo e forma di nuovo schiavismo. Vogliono soldi, tablet, bevande e cibo adeguati alla loro religione. Accusa Grillo e M5S di avere votato per questa invasione, con medesima matrice comunista. M5S in Padova fanno unione consolidata con PD e fare in modo che la mozione venga fatta in maniera differente.
20:18 – MOZIONE: CRITERI PER L’ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
Silva: condivide le proposte posizioni M5S a Padova. Voterà favorevole la mozione.
Bettin: intravede disorientamento: da un lato sente parlare schiavitù e da un lato vede il rifiuto di Bitonci di applicare protocolli con la Prefettura. Chiede come mai la città è privata della possibilità che centinaia di persone che possono essere impegnare in lavori socialmente utile su base, a suo dire, ideologica.
20:14 – MOZIONE: CRITERI PER L’ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
Altavilla: stempera gli animi e chiede silenzio, che ultimamente impedisce gli interventi sereni. Chi decidere di lavorare può farlo poiché nulla lo vieta: è obbligatorio un protocollo che deve essere accettato per lavorare. Porta l’esempio di una tendopoli bolognese in cui l’ansia del non fare nulla ha portato allo scontro anche fisico tra profughi. I lavori socialmente utili da far fare sono destinati a coloro che acconsentono e che si impegnano alla firma di un protocollo di impegno e rispetto di regole. Sottolinea che un protocollo obbligatorio permetterà al profugo o clandestino di lavorare, senza incentivare la delinquenza e il lavoro nero.
20:06 – MOZIONE: CRITERI PER L’ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
Favero: fa notare che accettando l’idea di fare lavorare gratuitamente i profughi, pagando loro vitto e alloggio, si travisa la schiavitù con volontariato. Dannoso per la società: lavori fatti non più da chi è qualificato e ha dovuto dimostrare capacità e autorizzazioni alle amministrazioni pubbliche, togliendo lavoro agli italiani.
Luciani: il lavoro volontario non può essere obbligatorio. Il 90% degli ospitati non sono profughi quindi hanno diritto a nulla. Sempre facile fare i conti con le tasche altrui. I 35 euro erogati alle cooperative molti italiani non li hanno. Non vede un gran lavoro dell’opposizione per dire poverini i padovani in difficoltà.
20:02 – MOZIONE: CRITERI PER L’ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
Berno: tutti i consiglieri dovrebbero confrontarsi poiché l’obiettivo è di trovare soluzioni. Ci sono emergenze e gravità che necessitano soluzioni praticabili, rispettose dei residenti e dei migranti. Le proposte possono essere condivisibili.
19:59 – MOZIONE: CRITERI PER L’ACCOGLIENZA CONSAPEVOLE
Il consigliere Betto chiede di coinvolgere, con un tavolo, sindaco, Prefetto e Questore per un contratto da sottoscrivere dai rifugiati che trovano ospitalità a Padova. Padova deve dare la possibilità di lavorare con utilità e secondo un senso di reciprocità, ovvero chi è ospitato deve contribuire con proprio servizio a colui che ospita. Contratto di Solidarietà per lavori a favore della comunità.
19:56 – MOZIONE CASERMA PRANDINA PER ACCOGLIENZA PROFUGHI
Votazione: approvata la mozione
19:50 – MOZIONE CASERMA PRANDINA PER ACCOGLIENZA PROFUGHI
Il consigliere Foresta invita la consigliera Mazzetto a ricordare che promise che sarebbe stato critico come tutti i provvedimenti che riguardano la città. Una delle prime azioni da praticare deve essere il controllo delle proprie case, prima di quelle altrui. Chiede al sindaco di fermare la delibera e colloquiare con Prefetto e Questore.
Il consigliere Zampieri è colpito dalla lacerazione programmatica che sul tema è a suo dire alta. Con gli interventi precedenti hanno cercato di proporre di scrivere soluzioni ma prende atto che interessa molto di più la propaganda.
19:50 – MOZIONE CASERMA PRANDINA PER ACCOGLIENZA PROFUGHI
Il consigliere Foresta invita la consigliera Mazzetto a ricordare che promise che sarebbe stato critico come tutti i provvedimenti che riguardano la città. Una delle prime azioni da praticare deve essere il controllo delle proprie case, prima di quelle altrui. Chiede al sindaco di fermare la delibera e colloquiare con Prefetto e Questore.
19:38 – MOZIONE CASERMA PRANDINA PER ACCOGLIENZA PROFUGHI
Il consigliere Micalizzi dichiara che sono mesi che tutti discutono, tranne fare un confronto in Giunta sula Prandina. Ringrazia l’assessore Grigoletto per l’intervento e punto di vista. Non trova proposte nella mozione e critica la mancanza di contributi, a suo dire, dell’Amministrazione comunale. Prandina è il frutto di incapacità di dare un supporto alla Prefettura per gestire il fenomeno migratorio. Reclama efficienza.
Il consigliere Beggio ha sentito molta dietrologia: non è emergenza ma sistemicità mal gestita dal Governo. Il sindaco Bitonci, nella sua onestà, ha dedotto che siamo giunti alla saturazione, che impedisce qualsiasi tipo di integrazione, non c’è assimilazione senza rispetto delle leggi. Padova ha avuto molti profughi giunti da Lampedusa ingrossando le maglie della delinquenza. L’Amministrazione si sta impegnando con tutte le sue forze, a differenza delle amministrazioni precedenti. E’ da sottoscrivere la mozione.
Il consigliere Favero replica agli interventi precedenti che lo hanno criticato.
18:40 – MOZIONE CASERMA PRANDINA PER ACCOGLIENZA PROFUGHI
Consigliere Favero, abbiamo uno Stato assente che usa denaro degli Italiani per ospitare profughi in maniera vergognosa e a volte trattandoli come nababbi: richiede al sindaco di liberare la caserma Prandina per poi procedere alla realizzazione del parcheggio previsto.
Consigliere Foresta, è un problema serio ma quando le istituzioni parlano, e sembra ci sia solo il Comune di Padova, è un problema di molte città. Dove si dice unico capoluogo non è corretto: centinaia di profughi raggiungono ad esempio Crotone. Il problema è a monte: dovrebbe farsi carico la Ue e gli sbarchi non ci dovrebbero essere. Quando un sindaco va sotto una casa privata dicendo che i proprietari non hanno titolo per affittare, il sindaco prima dovrebbe fare un giro nei campi nomadi che sono monitorati da cittadini italiani: chi commette furti nei campi non deve entrare più. Foresta invita a andare prima a controllare le case pubbliche perché se alcuni hanno un reddito oltre un certo limite si devono ritrattare i contratti di affitto. Foresta condivide spirito della delibera, ma quando si parla di valore degli immobili, l’Arcella oggi vale un quinto: qui c’è una situazione di degrado della città che non si sa come si possa sanare. I problemi si vogliono risolvere con il dialogo tra istituzioni.
Il consigliere Berno legge alcuni interventi politici che nel merito condivide: tutti devono accogliere profughi e clandestini; atteggiamenti di rifiuto dei luoghi di accoglienza non possono essere giustificati (ricorda tali parole del Ministro dell’Interno Maroni, nel 2011); aprile 2011: Zaia disse farò la mia parte, i Veneti capiranno… ancora nel 2011, Maroni diceva che non ha senso prendersela poiché un esodo mai visto oltre altre letture. Dopo questa premessa, Berno condivide che quando si governa si devono rimboccare le maniche. Invita Governo, Presidente della Regione del Veneto e Bitonci a non proporre mozioni propagandistiche come quelle, a suo dire, di questa sera ma proporre soluzioni. Sollecita che Mazzetto e collega ritiri la mozione.
Consigliere Mazzetto, non ha capito il significato del consigliere Foresta poiché l’ha intesa come confusionaria e ha fatto perdere il senso. Non condivide le affermazioni contro l’Amministrazione comunale: invita a dare consigli come è giusto che sia, ma ricorda a Foresta che la commissione di maggioranza, se ancora Foresta ne fa parte, che quanto proposto è consono al pensiero per una identità. Rivolgendosi a Berno, il mondo in 4 anni è cambiato: sono discorsi che ha sempre sentito ma non ha udito alcuna novità che avrebbe gradito; rimprovera nuovamente che quanto affermato dall’opposizione è frutto di discorsi fatti e rifatti nel tempo. Conclude invitando Foresta e Berno a lasciare il posto ai giovani per il futuro della città.
Il consigliere Beda afferma di non avere capito un intervento precedente; rimprovera affermazioni e precisazioni sulla nascita dell’ISIS. I soldi sono della Ue e non solo degli italiani. Invita a firmare protocolli di aiuti ai profughi denunciando la Giunta di non firmare iniziative come altri comuni: afferma che chi ha responsabilità nella maggioranza e opposizione deve agire e proporre, senza esasperare gli animi. Voi siete assessori, consiglieri che devono risolvere i problemi.
Il consigliere Altavilla vuole togliere la parola emergenza poiché ci sono milioni di persone che vengono dall’Africa: non è nulla di temporaneo. Il singolo comune da solo, come il singolo Stato, non ce la può fare. La Ue non riesce a fare fronte e paragonare gli sforzi agli investimenti economici australiani. “Vogliamo cercare un modo concreto per gestire questo fenomeno… […] altrimenti sono solo slogan politici.”.
Il consigliere Pellizzari interviene per sottolineare che la mozione rappresenta la preoccupazione di cittadini e residenti: Corso Milano è diventata una strada impraticabile con personaggi senza documenti e importunanti le ragazze. Diventa una situazione preoccupante per la sicurezza locale. Sono scoppiate risse tra i richiedenti asilo. I richiedenti asilo aumentano anziché diminuire, in previsione dello smantellamento del 02 settembre prossimo. Sfumata la realizzazione di un parcheggio atteso da 20 anni e che poteva dare respiro al commercio del centro storico.
Interviene il consigliere Piron evidenziando che chi amministra non si deve limitare a dire di no al Prefetto e al Governo altrimenti si è costretti ad accettare ciò che decidono a forza le autorità. E’ d’accordo per la liberazione della Prandina oltre auspicare un Governo diverso per la gestione dei profugh, però si deve decidere cosa volere fare insieme. Disposto a sottoscrivere la mozione a patto che vengano fatte una serie proposte e che il Governo di Padova concordi con Prefettura e altri Comuni le iniziative. Propone un piano Marshall per la ricostruzione dell’economia africana per evitare l’esodo allo scopo di mantenere la famiglia.
L’assessore Grigoletto chiede a Piron se deve prendere ad esempio Marino a Roma; opposizione fa confusione tra immigrati clandestini e extracomunitari e profughi. Letta ha firmato Dublino 3 ovvero per evitare che un immigrato o richiedente asilo in Italia possa fare stessa richiesta in altro paese, deve essere identificato: vengono tutti senza documenti e rimangono solo le impronte digitali da trasmettere al centro europeo che le gestisce. Su 180.000 nel 2014 il Ministero dell’Interno ne ha identificate solo 17.000: i non identificati non possono essere accolti da altri paesi poiché non possono circolare per l’Europa. “Chi ha detto che sono tutti profughi?”, forse alcuni, e il resto? Invita a rivedere la convenzione di Dublino III poiché firmandola “…ci siamo tagliati le gambe da soli…”.
Il consigliere Luciani: non è soddisfatto del generico pensiero di Piron poiché Padova può prenedere atto delle preoccupazioni dei cittadini ma non con un senso di globalità e generalità di pensiero. Padova ha accolto negli ultimi dieci anni moltissimi extracomunitari, anche coloro che hanno aiutato lo sviluppo dell’economia locale. Il futuro però non è questo.
Il consigliere Bettin interviene ripercorrendo le convenzioni di Dublino dalla prima versione: l’accoglienza spetta al paese di primo approdo; ricorda la gestione dell’emergenza per mano di Maroni con i tunisini del 2011 e che in questi mesi ci sono migliaia di rimpatri. Si rivolge all’assessore Brunetti chiedendo dove sta andando e a cosa stiamo educando la società padovana? Incolpa il sindaco Bitonci per complicità in quanto non collabora con le istituzioni e ne chiede delucidazioni.
Il consigliere Colonnello non aggiunge altro a quanto detto dai suoi colleghi ma risponde a Luciani sul che fare: crede che il confine tra politica e propaganda passi proprio da questa domanda che implica responsabilità e capacità di gestire il fenomeno. Non è un modo lo slogan aiutiamoli a casa loro. Lamenta di non trovare interlocutori e che a Padova da un anno non ci sono iniziative per risolvere il problema immigrazione.
Il consigliere Silva segnala che la mozione è priva di contenuto e manca di rispetto del ruolo a cui sono chiamati a fare in Giunta: la mozione per dire via i profughi da Padova e da Bagnoli; avrebbe apprezzato che fosse stata fatta una proposta e non che si vaghi nella speranza o propaganda. La mozione non sembra votabile e doveva contenere almeno una proposta.
Il consigliere Zampieri richiama il rispetto al regolamento per le competenze di intervento di assessori, se non sono di competenza.
Il Segretario risponde a Zampieri che nell’esperienza passata e su autorizzazione del Presidente, l’intervento è autorizzato.
18:20 – PROPOSTE PER AIUTARE I COMUNI DELLA RIVIERA DEL BRENTA COLPITI DAL TORNADO
Mozione per gli aiuti alla Riviera del Brenta: approvata alla unanimità
Consigliere Micalizzi apprezza i toni responsabili della mozione per l’aiuto della Riviera del Brenta colpita dal tornado: “…piace ricordare il grande cuore che ha sempre dimostrato questa città…”; si rivolgere al consigliere Favero per un invito a tenere alta l’attenzione rispetto alle azioni di solidarietà confermando il successo di un c/c del Comune di Padova quale soggetto di garanzia per le donazioni.
Massimo Bitonci, sindaco di Padova, ricorda che l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione alcune abitazioni, mandando comunicazioni ufficiali ai sindaci delle tre località colpite. E’ stato anche organizzato un servizio costante e continuo con agenti della Polizia Municipale di Padova presenti ogni sera per controlli nei comuni colpiti. Ho fatto una donazione personale, anche altri possono farlo.
Il consigliere Altavilla propone di devolvere un gettone di seduta del Consiglio Comunale: “…sarebbe bello che tutte le forze politiche partecipassero…”
Il consigliere Favero richiede al Comune di Padova di mettere a disposizione qualsiasi cosa possa servire alla ricostruzione dei danni del tornato Riviera del Brenta; verificare i c/c dove i cittadini possono partecipare con devoluzioni spontanee in denaro. La Regione Veneto è tra le prime nel volontariato: “una donazione a distanza che aiuti la popolazione…”.
18:15 – MINUTO DI SILENZIO PER MAURIZIO AMATO Osservato 1 minuto di silenzio per Maurizio Amato, vigile del Comune di Padova, che lo scorso venerdì sera si è toto la vita sparandosi un colpo di pistola nella sua abitazione di Saonara (PD); aveva solo 50 anni. Il sindaco Massimo Bitonci porge le personale condoglianze ed a nome della Giunta, del Corpo di Polizia Municipale e della cittadinanza. “Quando vediamo persone che hanno bisogno o lanciano messaggi di aiuto, dobbiamo essere tutti pronti…”
18:10 – Iniziato l’appello del Consiglio Comunale perla verifica della maggioranza presente