“Oggi in Commissione sanità e sociale abbiamo ascoltato la relazione annuale del Garante regionale dei diritti della persona che ha illustrato la situazione disumana delle carceri, anche in Veneto. Dai dati illustrati emerge che il Veneto è la quarta Regione italiana per sovraffollamento delle strutture, pari al 140%, dato in crescita (122% nel 2022 e 134% nel 2023). Treviso e Verona hanno numeri ancor più allarmanti, raggiungendo rispettivamente il 183% e 179% di occupazione delle strutture. È ora di dichiarare tutte le strutture penitenziarie regionali disagiate, come ho proposto e ottenuto per Venezia e Rovigo, per dare incentivi al personale, in particolare sanitario, che decide di lavorare nelle carceri” è quanto dichiara la Consigliera regionale Elena Ostanel, del movimento civico Il Veneto che Vogliamo, commentando la relazione del Garante regionale dei diritti della persona.
“La situazione delle carceri venete però è critica anche dal lato del personale, perché, ad oggi nella nostra Regione mancano 158 agenti di polizia penitenziaria rispetto allo standard previsto: una situazione che rende complesso anche per gli agenti svolgere il loro lavoro. Altro capitolo che deve essere attenzionato è quello della salute psichica dei detenuti, perché un quarto delle segnalazioni di criticità trattate dal Garante, e ricevute dai detenuti, riguarda proprio l’ambito sanitario, in capo alla Regione. Da cui il dato preoccupante sui suicidi in carcere, che nel 2023 sono stati 9 in Veneto” prosegue Ostanel.
“Il tema, quindi, è critico e a dircelo sono i numeri. La Regione ha competenza nell’ambito carcerario e non solo per quanto riguarda la sanità ma sotto diversi aspetti. Per questo ho richiesto con forza che si convochi una Commissione dedicata, in forma congiunta tra la prima e la quinta, insieme ai direttori delle strutture, ai direttori sanitari, l’Assessore Lanzarin e il Garante per mettere fine una volta per tutte alla carenza di accesso ai servizi sanitari per le persone detenute” conclude la Consigliera.