Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio svolti dalla Polizia di Stato di Padova, le pattuglie della Squadra Mobile e della Squadra Volanti, nei giorni di domenica 23, venerdì 28 e sabato 29 marzo, hanno proceduto all’arresto di quattro persone, un 27enne cittadino gambiano e un minore di 16 anni per spaccio di sostanze stupefacenti, rispettivamente in via Tommaseo ed in via di Nanni, un 35enne tunisino per il reato di possesso ingiustificato di carte di credito e di pagamento in via Pontevigodarzere ed un 32enne tunisino per resistenza a pubblico ufficiale in vi Po’.
Nello specifico, nel pomeriggio di domenica 23 marzo, intorno alle ore 17.00, durante un posto di controllo in via Po’, una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura procedeva al controllo di un’autovettura con a bordo tre persone, tutti cittadini tunisini.
Solo uno di questi non aveva con sé documenti e, pertanto, gli agenti decidevano di accompagnarlo in Questura e procedere al suo fotosegnalamento. Tuttavia il cittadino tunisino iniziava ad agitarsi e, facendo forza con i piedi, spingeva la portiera aperta della Volante nel tentativo di non salirvi, ingaggiando una colluttazione con gli operatori. Nel tentativo di fuggire, colpiva dapprima con un pugno al volto uno degli agenti intervenuti, e poi con un altro pugno colpiva al petto il secondo poliziotto. Grazie anche all’intervento di un cittadino, che transitando notava la colluttazione e dava ausilio ai poliziotti, veniva immobilizzato e fatto salire sul mezzo di servizio.
Accompagnato in Questura, lo straniero veniva identificato per un 32enne cittadino tunisino, in Italia senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, con precedenti penali e di polizia a carico per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio.
Lo stesso, sussistendone i presupposti, al termine degli accertamenti veniva tratto in arresto per il reato di resistenza e lesioni a pubblico e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Padova per la celebrazione dell’udienza per rito direttissimo che si è svolto nella mattinata di lunedì 24 marzo.
Il magistrato ha disposto a carico del 32enne tunisino la Misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla p.g. Il poliziotto ferito durante le fasi del controllo è dovuto ricorrere alle cure del caso con una prognosi di 5 giorni per contusioni.
Nel pomeriggio di giovedì 27 marzo, invece, intorno alle ore 15.30, una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico effettuava un controllo d’iniziativa in via Pontevigodarzere e rintracciava in un parcheggio un’autovettura rubata il 22 marzo a Legnaro i cui occupanti, nei giorni precedenti, erano scappati ad un controllo di polizia. Mentre gli agenti si avvicinavano al mezzo, novano un soggetto salire a bordo. Immediatamente gli operatori della Volante riuscivano a bloccarlo e a sottoporlo a controllo, trovandolo in possesso di uno zainetto contenente una lama, una tessera bancomat e una Carta di credito, entrambe di dubbia provenienza. Accompagnato in Questura in quanto privo di documenti, veniva identificato per un 35enne cittadino tunisino, senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale, con a carico diversi precedenti penali e di polizia per spaccio di droga, furti e resistenza a pubblico ufficiale.
Al termine degli accertamenti l’autovettura, una Nissan Joke, veniva sottoposta a sequestro, mentre il 35enne veniva tratto in arresto per il possesso delle carte di pagamento risultate rubate a seguito di un furto su un’autovettura in sosta, a Padova il 23 marzo, ed indagato in stato di libertà per rispondere dei reati di ricettazione e possesso di strumenti atti ad offendere. Lo stesso veniva trattenuto in Questura e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Padova per la celebrazione dell’udienza per rito direttissimo che si è svolto venerdì 28 marzo, all’esito del quale il cittadino tunisino è stato sottoposto alla Misura del Divieto di Dimora a Padova.
Nella mattinata di sabato 29 marzo, in via Di Nanni, personale della Squadra Mobile della Questura ha tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un minorenne tunisino, il quale era stato notato nascondere nella parte sottostante delle cassette della posta di un condominio due piccole scatole di colore scuro, poi accertato contenere sostanza stupefacente. Il 16enne era stato visto, a bordo di una bici, accostarsi ad alcune cassette della corrispondenza e, dopo essersi guardato intorno, era stato notato occultare le due scatolette, dotate di apposita calamita di chiusura, per poi dirigersi all’interno di un palazzo ove veniva prontamente bloccato dai poliziotti.
Ciascuna scatola dotata di calamita conteneva 4 dosi di eroina, per un totale di 21 grammi di sostanza stupefacente. Il minorenne operava con la stessa metodologia del padre; infatti, gli agenti della Squadra Mobile avevano arrestato il genitore per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti in due distinte occasioni: nel gennaio 2025, quando veniva bloccato a Ponte di Brenta con 150 grammi di eroina e, nel novembre dello stesso anno, a Noventa Padovana, trovato in possesso 100 grammi di eroina. In entrambi i casi, il padre aveva occultato la sostanza stupefacente all’interno di piccole scatole con chiusura a calamita.
Dopo gli accertamenti di rito, il 16enne veniva tratto in arresto ed il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Venezia ne disponeva il trattenimento presso l’Istituto Penale per minorenni di Treviso.
Nella stessa giornata del 29 marzo, in via Tommaseo, i poliziotti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto un 27enne gambiano, sorpreso a cedere ad un soggetto che si dava alla fuga e rimasto non identificato, un pezzo di hashish in cambio di 10 euro. Prontamente fermato dagli agenti in borghese, l’uomo veniva sottoposto a perquisizione personale, ad esito della quale veniva trovato in possesso di ulteriori 25 grammi di hashish. Il 27enne era già stato arrestato per tre volte dalla Squadra Mobile dal mese di gennaio 2025 per il medesimo reato. A seguito di giudizio direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.
Il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio ha attivato l’Ufficio Immigrazione della Questura per l’avvio, nei confronti del 27enne gambiano, regolare sul territorio nazionale, del procedimento di revoca del permesso di soggiorno.