Ieri pomeriggio gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura hanno eseguito il provvedimento cautelare disposto dal Questore della provincia di Padova Marco Odorisio, di sospensione per 120 giorni dell’autorizzazione dell’attività gestita presso il circolo privato sito in via dei Colli denominato Utopia, in seguito ai gravissimi fatti di sangue verificatisi, nella notte di domenica 30 marzo, culminati in una violenta rissa sulla pista da ballo, durante la quale un cittadino russo ed uno moldavo sono stati accoltellati tra gli avventori, ferite a seguito delle quali il cittadino moldavo è stato ricoverato in Ospedale e sottoposto ad intervento chirurgico per l’asportazione di un rene e di parte del colon, organi lesionati dai violenti fendenti inferti.
Il provvedimento di sospensione per 120 giorni è stato disposto poichè riscontrata la necessità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale venutasi a creare nel tempo, a causa di condotte illecite rilevate all’interno dell’esercizio pubblico.
Il locale in questione si era già evidenziato negativamente per episodi di violenza, sempre all’interno dello stesso, come nel gennaio 2024 quando le Volanti della Questura erano intervenute nei pressi del parcheggio del predetto locale per segnalazione di rissa. In quella circostanza erano state identificate alcune persone, tutti cittadini moldavi, e di questi, cinque venivano denunciati in stato di libertà per aver partecipato alla rissa.
E ancora nel dicembre del 2023, le Volanti erano intervenute per un’ulteriore segnalazione di rissa in strada nei pressi dell’esercizio pubblico. Nel contesto, all’arrivo degli agenti, un gruppo di giovani che si stavano aggredendo con calci e pugni, riuscivano a scappare e un ragazzo riferiva di essere stato aggredito all’interno del locale da un gruppo di cittadini rumeni, i quali lo avevano poi seguito all’esterno per picchiarlo. Le successive attività di indagine svolte dalla Squadra Mobile avevano, poi, consentito di identificare gli aggressori e deferirli all’Autorità Giudiziaria.
Anche a maggio 2023, le Volanti erano intervenute per sedare una lite tra due donne e un uomo passata alle vie di fatto all’interno del locale e proseguita poi nel vicino parcheggio. Un precedente a gennaio 2023 allorché era stata segnalata un’aggressione che aveva visto coinvolti anche gli addetti alla sicurezza della discoteca. In particolare, in quella circostanza, veniva accertato che, tre addetti alla sicurezza avevano negato l’accesso a cinque ragazzi cittadini moldavi i quali, dopo essere stati respinti, avevano iniziato a lanciare dei sassi contro il vetro della porta d’ingresso e ne era scaturita una colluttazione nell’ambito della quale uno degli aggressori, armato di mazza da baseball, aveva colpito e ferito due clienti.
A dicembre 2022 veniva segnalata una rissa all’interno della discoteca e a novembre dello stesso anno le Volanti erano già intervenute per un uomo ferito a terra all’esterno del circolo privato. Nella circostanza, gli agenti accertavano che il soggetto era stato accompagnato fuori dalla discoteca da un addetto alla sicurezza che lo aveva poi colpito alla testa con un manganello telescopico.
Nell’ottobre 2022 le Volanti erano intervenute all’esterno del locale dove si trovava un uomo ferito alla testa che raccontava di essere stato respinto all’ingresso della discoteca da un addetto alla sicurezza che poi lo aveva colpito, dapprima con una gomitata, e poi con un calcio alla testa, ferendolo.
Ed ancora, a giugno 2022, le Volanti erano intervenute a seguito di segnalazione di persone ferite, a terra nei pressi del locale, accertando sul posto che i gestori e gli addetti al servizio di sicurezza erano stati oggetto di una spedizione punitiva da parte di un gruppo di cittadini nordafricani i quali si erano presentati nei pressi del locale armati di bottiglie, pistole a pallini, bastoni e un machete e, dopo la colluttazione, erano fuggiti. Due mesi prima, ad aprile, le pattuglie dell’UPGSP erano intervenute perché due giovani riferivano di essere stati aggrediti e malmenati all’interno del locale da personale addetto alla sicurezza.
Considerata, pertanto, la necessità di provvedere con urgenza alla chiusura temporanea dell’attività, per interrompere la complessiva situazione di illegalità e pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica di un luogo deputato a socialità e convivialità che non può trasformarsi in un luogo di scontro fisico mettendo a rischio l’incolumità dei presenti, e considerato che la situazione evidenziata costituisce un elemento di pericolo concreto e attuale che impone il necessario intervento sanzionatorio dell’Autorità, il Questore ha disposto nei confronti del titolare dell’esercizio pubblico la sospensione per 120 giorni.
Si tratta del nono provvedimento dall’inizio dell’anno, mentre nel 2024 sono stati 34 i provvedimenti di sospensione ex art. 100 TULPS disposti.
Sul punto il Questore della provincia di Padova evidenzia come “è impensabile che un locale pubblico, tipo una discoteca, dove dei giovani si recano per trascorrere alcune ore in compagnia e socializzare, si trasformi in un “saloon tipo far west” dove scoppia una violentissima rissa con accoltellamenti, mettendo a repentaglio l’incolumità personale e la sicurezza di quanti vi si sono recati per passare alcune ore in relax.
Quando si parla di pubblico locale o pubblico esercizio, desidero richiamare l’attenzione proprio sul significato dell’aggettivo “pubblico”, circostanza che sottolinea come il relazionarsi e fornire dei servizi a favore dei frequentatori, per l’appunto il pubblico, richieda un livello di attenzione particolare da parte dell’esercente, finalizzato a garantire la serena e tranquilla fruibilità degli ambienti e dei locali nei quali le persone si recano.
Un provvedimento, quello della sospensione ai sensi dell’art. 100 del TULPS, di tipo cautelare e necessario a garantire la sicurezza pubblica e l’incolumità individuale.”