Nella serata di venerdì 28 marzo, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova hanno rintracciato ed arrestato un 55enne padovano pluripregiudicato, per la rapina all’ufficio postale di Piazzale Cuoco commessa il 15 novembre 2024.
Infatti, proprio nell’ambito dell’attività di contrasto dei reati predatori, in particolare, di furti e rapine, gli agenti della Squadra Mobile sono risaliti al solitario autore della eclatante rapina all’Ufficio Postale “Padova 16” in Piazzale Cuoco, enucleando gravi, precisi e concordanti indizi di responsabilità a carico di un 55enne padovano, pluripregiudicato per reati dello stesso tipo, che ha già scontato diverse condanne per assalti e rapine ai danni di banche e uffici postali negli ultimi 20 anni.
La rapina era stata commessa alle ore 12.15 del 15 novembre 2024, ai danni dell’Ufficio Postale “Padova 16”, con modalità particolarmente cruente tanto che l’autore, utilizzando un’autovettura rubata poco prima nelle immediate vicinanze dell’obbiettivo, usandola come ariete, sfondava la vetrata dell’ufficio facendo irruzione nel back office, seminando panico e terrore tra gli operatori ed i clienti che a quell’ora affollavano l’agenzia delle poste.
Utilizzando come ariete un’autovettura rubata pochi minuti prima in via Testi, l’autore del reato sfondava in retromarcia una vetrata dell’Ufficio Postale con il veicolo, creando un varco per entrare nei locali dove era custodita la cassaforte, che in quella mattinata doveva contenere una consistente somma di denaro e che pertanto sembrava essere l’obiettivo principale dell’azione. Tuttavia, non riuscendo ad aprire la cassaforte, il rapinatore si dirigeva verso un altro obiettivo, riuscendo a prelevare il denaro contante presente in un cassetto di una postazione (circa 250 Euro) e a sottrarre il portafoglio di una delle dipendenti.
Il personale che lavorava all’interno dell’Ufficio Postale, impaurito dall’azione criminosa in atto, riusciva a rifugiarsi in un ufficio attiguo e uno dei malcapitati riusciva ad allertare la Sala Operativa della Questura.
Dopo l’assalto il rapinatore ha lasciato l’Ufficio Postale, fuggendo a bordo di una motocicletta di grossa cilindrata. Poco dopo, attraverso la ricostruzione immediata dell’evento delittuoso da parte degli investigatori, la moto è stata rinvenuta dalle pattuglie della Squadra Mobile di Padova, in sosta nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale “Il Borgo”. Tale mezzo è risultato compendio di un furto in abitazione commesso a Padova il precedente 18 ottobre 2024. Avuta contezza del fatto, gli investigatori hanno poi intrapreso una serie di accertamenti finalizzati alla raccolta di tutte le informazioni e riscontri utili alla ricostruzione dei fatti e alla individuazione dei responsabili.
I sospetti degli investigatori sono poi stati rafforzati dalle comparazioni antropometriche del sospettato, già più volte fotosegnalato in Questura, con i filmati acquisiti il giorno della rapina. Il rapinatore infatti è persona ben nota alla Polizia di Stato poiché gravato da innumerevoli precedenti penali proprio per reati dello stesso tipo, nello specifico assalti e rapine ai danni di banche e uffici postali. Solo negli ultimi 20 anni, il 55enne è stato condannato per numerose rapine commesse tra il 2003 e il 2005 ed ha scontato un periodo di detenzione dal 2005 al 2010, venendo scarcerato e sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. fino al 20.05.2012. Successivamente, è stato riarrestato nell’ottobre del 2017 e quindi condannato, per avere partecipato ad una associazione a delinquere dedita all’assalto, mediante esplosivo, agli ATM di diversi istituti bancari, nella provincia di Padova nel 2017; per questi ultimi fatti di reato ha terminato di espiare la pena nel 2022.
Le rapine commesse dall’uomo e per le quali è stato condannato, sono state messe a segno quasi tutte con il medesimo e collaudato modus operandi, soprattutto nelle fasi della preparazione e della successiva fuga: poste in essere quasi sempre mediante l’utilizzo di motociclette di grossa cilindrata alle quali, spesso, erano state apposte targhe contraffatte. Si tratta dell’identica tecnica criminale messa in atto anche dall’autore della rapina commessa nella mattinata dello scorso 15 novembre in Piazzale Cuoco a Padova.
Il quadro indiziario delineato dall’attività investigativa dei poliziotti della Squadra Mobile è stato compendiato in una informativa finale trasmessa alla Procura della Repubblica di Padova che ha richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale l’emissione del provvedimento restrittivo della custodia cautelare in carcere in ordine al reato di rapina aggravata, riciclaggio e furto, a carico del 55enne padovano pluripregiudicato, arresto eseguito nella serata di venerdì 28 marzo dai poliziotti della Squadra Mobile, che hanno rintracciato e bloccato l’uomo in città, presso la propria abitazione e lo hanno quindi tradotto e ristretto presso la Casa circondariale di Padova.