Dopo la visita agli stabilimenti di Alstom a Strasburgo, dove vengono prodotti i nuovi vagoni del tram di Padova, i consiglieri d’opposizione Elena Cappellini (Fratelli d’Italia) e Ubaldo Lonardi (Lega) sollecitano maggiore trasparenza sull’avanzamento del progetto. Al centro della questione, il cronoprogramma e l’utilizzo dei finanziamenti per le linee SIR2 e SIR3, rispetto ai quali emergono dubbi sulla reale capacità di rispettare le scadenze previste.
I ritardi nella consegna dei nuovi tram per il SIR2 si traducono anche in disagi per i cittadini. È questa l’equazione denunciata ulteriormente stamattina in conferenza stampa dalla Cappellini e da Lonardi.
Nella città dove vengono realizzati i nuovi convogli destinati a Padova, è inoltre emerso che i mezzi avranno quattro casse anziché tre, una modifica introdotta dopo la firma del contratto iniziale. Tuttavia, la vera notizia riguarda i tempi di consegna: “I 28 veicoli previsti non arriveranno tutti entro le scadenze stabilite con Alstom. Un ritardo che – dichiara Elena Cappellini – conferma i dubbi sollevati fin dall’inizio. I nostri dubbi, quindi, erano più che legittimi.”
Oltre alla questione dei tempi, preoccupa il rispetto del cronoprogramma. “Il finanziamento PNRR fissa la data del 30 giugno 2026 come termine ultimo, ma fin dall’inizio si sapeva che sarebbe stata difficilmente rispettata. I documenti lo confermano, – dichiara Ubaldo Lonardi -, sarà impossibile rispettare la tabella di marcia, che prevede la costruzione simultanea di sette mezzi. Al momento, però, solo una delle due linee di produzione è attiva.”
L’opposizione chiede risposte immediate all’amministrazione, sottolineando che i cittadini hanno diritto a certezze sui tempi e sulla gestione dei fondi pubblici.