Editoriale di Gori Claudio
Il caldo dà alla testa e fa reagire con azioni o iniziative non sempre ragionevoli; il bollore della notizia è un appuntamento estivo, quasi un rito, in cui lo Stivale butta fuori odori e informazioni che spesso nuociono all’immagine e decoro degli Italiani in genere o alla convivenza.
Questi ultimi giorni mostrano assurdità e inefficacia di un Paese ipoteticamente democratico, in cui qualsiasi fatto o affermazione deve essere subìto con sudditanza per politically correct. Se il mondo è ritenuto bello in quanto vario, ebbene l’Italia forse abusa della pazienza e malcontento.
E’ sufficiente prendere titoli e contenuti di qualsiasi quotidiano per intuire uno spappolamento di valori e legalità, con conseguente percezione per alcuni che tutto sia consentito: nessuno è responsabile o pagherà per il reato o per superficialità, almeno così appare.
Imbarazzato per la scelta della notizia da Stivale Bollito, ma prevale soggettivamente il senso di padre di famiglia e uomo leggermente razionale; tento di capire come un parlamentare possa lamentarsi ed essere preoccupato di perdere la poltrona, poiché lo stipendio di deputato, circa 18mila euro netti mensili in busta paga, serve per fare sopravvivere la famiglia: vendendo proprietà in eccesso quali barca e villa di indiscusso pregio e valore sia storico sia economico, forse un qualsiasi altro padre di famiglia acquisterebbe una dimora di minore importanza ma dignitosa. La politica e il politico non possono essere considerati un mestiere o professione; nell’ipotesi di indagati o condannati per fatti di fraudolenta e criminosa rilevanza nazionale e internazionale, ricoprendo cariche pubbliche di alto livello, dovrebbe essere la coscienza del coinvolto a renderlo silenzioso. La Giustizia farà il suo corso, ma appare evidente quanto la sofferenza di altri potenti sia lenita da Tfr di circa 70.000 euro e probabile vitalizio, nonostante patteggiamento e arresti domiciliari. Un colpo d’ascia virtuale agli imprenditori che non hanno soluzione di sopravvivenza e mantenimento della famiglia, senza un adeguato supporto dello Stato, trovando in alcuni casi l’alternativa errata e depressiva orientata al suicidio, spesso definito suicidio di Stato. Padova ha aperto le porte del Municipio ad anziani e cittadini che necessitano refrigerio nelle sale disponibili e dotate di aria condizionata: esponenti politici, il cui elevatissimo stipendio pubblico negli ultimi 20 anni è stato percepito regolarmente, sente la necessità di dovere manifestare pubblicamente la rinuncia all’aria condizionata per risparmiare poiché senza soldi. Nel frattempo altri, pensionati o meno abbienti, perdono la vita per afa e caldo, senza possibilità di altrettanta cassa di risonanza.
Stivale talmente bollito, non solo climaticamente, che ambisce sempre più a fare notizia globale, mostrando le proprie bellezze; in alcuni casi senza mostrarle, per improvvisi e non annunciati scioperi o assemblee sindacali. Pompei Docet. Ieri gli Scavi sono stati chiusi, improvvisamente e senza preavviso, dai sindacati Cisl, Flp e Unsa (scandalizzate e dissociate Cgil e Uil) per evidenziare la mancata puntualità dei pagamenti di indennità e turnazioni, oltre la mancanza di una più adeguata organizzazione del lavoro. Lo sciopero è un diritto se rispetta le regole e non lede cittadini, turisti e l’immagine dell’Italia nel mondo. Pompei ha sbattuto, sul naso di circa 2mila turisti, stranieri e nostrani, i cancelli, sotto il cocente sole che bolliva ancor più lo Stivalotto ed i suoi graditi ospiti. I cancelli sono stati aperti alle 10:30 dal Sovrintendente Massimo Osanna, consentendo ai turisti, arrivati anche da oltre oceano per visitare simili uniche bellezze: Osanna è stato prontamente apostrofato e dichiarato come fascista. Anche il Ministro Franceschini, rappresentante politico certamente non simpatizzante di destra, ha condannato il gesto, accusando un danno incalcolabile e il male fatto al nostro Paese. Antonio Pepe, rappresentante Cisl degli Scavi, dichiara che la Soprintendenza è stata avvisata 15 giorni prima, il Soprintendente Osanna lamenta certe scelte che in orario mattutino sono mirate a chiudere il sito: il caldo sarà complice del rimpallo d’accuse mentre l’immagine Italica batte cassa? Sarà un caso di mala immagine e gestione o altro?
La mala gestio e negativa reputazione internazionale non risparmia Roma, Caput Mundi: sempre colpa del caldo? Un reportage del New York Times ha recentemente mostrato la non Grande Bellezza: disagi eccessivi del trasporto pubblico, passeggeri della metropolitana inferociti contro ritardi e trasporto da carro bestiame, la Metro che viaggia con le porte aperte, parchi e giardini con erba molto alta, traffico quale scommessa di sopravvivenza; incendio all’aeroporto romano di Fiumicino che blocca numerosi voli (ieri sciopero dei piloti e assistenti di volo Alitalia, compagnia appena salvata che rischiava il ricorso al licenziamento di migliaia di dipendenti, costringe a cancellare circa il 15% dei voli); il dessert? Mafia Capitale. Il sindaco Marino chiede scusa ai romani per i disagi: azzera i vertici dell’Atac e rimuove un assessore. Matteo Renzi esprime il suo fermo pensiero al Tg5 del 23 luglio: “Si occupino di governare altrimenti vadano a casa. Basta telenovelas” (riferendosi a Ignazio Marino e Rosario Crocetta). Altri lasciano intendere che Marino sia un Marziano a Roma.
Nel frattempo l’emergenza profughi, non più emergenza in quanto costante, è in secondo piano: circa 800 sbarchi anche oggi, ma il caldo dirige il pensiero altrove, verso nevrosi e scelte che fanno rimuovere Prefetti, che spingono i cittadini alla ribellione per difendere propri investimenti, caserme in disuso che improvvisamente sembrano a norma e ideali per ospitare clandestini tendopoli a pochi metri dal centro città. Da nord a sud un crescente malessere e senso di ribellione contro l’imposizione di vicini di casa ritenuti inopportuni, pronti a rifiutare ospitalità se i luoghi sono fuori porta e senza dotazione di connessione web o cibo di gradimento. Il caldo avanza e si assume la responsabilità dell’effetto climatico sullo Stivale ormai oltre la media di cottura. La lista di casi, anche meno noti, è senza fine; ieri sera sono stati trasferiti 60 profughi da Eraclea (VE) a Conetta (VE), nella ex caserma Nato del paese di soli 190 abitanti già infuriati di fronte al fatto compiuto.
Tranquilli, una perturbazione è prevista nelle prossime ore, pioggia, temporali e refrigerio che potrebbero sbollire lo Stivale e riportare alla sanità di molti.
Tra le rare occasioni di ragionevolezza o assenza di eccesso d’impeto, almeno Voi vorrete fare una buona azione, non abbandonate animali domestici per trascorrere pochi giorni di vacanza: li condannereste a morte o sofferenze future incolmabili. Il caldo non sarebbe un alibi.