Franco Alfieri, ex presidente della Provincia di Salerno ed ex sindaco di Capaccio Paestum, è tra i dieci arrestati nell’ambito di un’inchiesta sullo scambio politico-mafioso tra Campania e Abruzzo.
Alfieri è uno storico esponente del Partito Democratico, sembra essere noto con il soprannome di sindaco delle “fritture di pesce”.
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Gip-Gup del Tribunale di Salerno su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) locale.
Alfieri era già stato arrestato il 3 ottobre scorso per un’indagine su presunti appalti truccati durante il suo mandato alla guida della Provincia e della cittadina salernitana. In seguito, si era dimesso dagli incarichi e aveva ottenuto la misura degli arresti domiciliari.
“Apprendo con favore che la commissione parlamentare Antimafia abbia chiesto gli atti dell’indagine che ha portato agli arresti compiuti stamattina dalla Dia di Salerno, per il presidente della provincia di Salerno Alfieri e per altri componenti della sua amministrazione. L’accusa nei loro confronti è molto grave: voto di scambio politico-mafioso. Occorre pertanto fare piena luce. Sarebbe interessante conoscere la posizione pubblica del Pd”. Così in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, segretario della commissione Giustizia.
L’inchiesta attuale punta a far luce sulle dinamiche di un presunto sistema di scambi illeciti tra politica e organizzazioni criminali, con un impatto significativo sulle istituzioni locali.