Questa mattina si è svolta una conferenza stampa itinerante nel quartiere tra via Piave e il Piraghetto, organizzata per evidenziare la preoccupante situazione degli alloggi pubblici a rischio svendita. All’evento hanno partecipato i consiglieri regionali Elena Ostanel (Movimento civico Il Veneto che Vogliamo), Erika Baldin (Movimento 5 Stelle) e Andrea Zanoni (Europa Verde), i quali hanno denunciato la continua alienazione del patrimonio abitativo pubblico in Veneto.
I consiglieri hanno presentato una mozione, sottoscritta anche dai colleghi Masolo e Lorenzoni, per impedire la vendita dei 104 alloggi del quartiere. “Parliamo del rischio dell’ennesima svendita di alloggi pubblici, che dovrebbe teoricamente generare fondi per il loro ammodernamento, ma che nei fatti non si traduce mai in investimenti concreti”, hanno dichiarato Ostanel, Baldin e Zanoni a margine della manifestazione.
Secondo i consiglieri, il continuo smantellamento degli alloggi pubblici da parte di ATER non ha portato a nuove costruzioni o ristrutturazioni significative. “Se fosse vera l’equazione secondo la quale dopo la vendita degli alloggi vetusti le ATER investono in nuovi alloggi oggi non avremmo 7.850 alloggi di proprietà e in gestione ad ATER sfitti, pari al 19.2%, rispetto al 7.1% del 2010, anno dell’elezione di Luca Zaia. Purtroppo, in questa Regione pare che l’interesse non sia quello di garantire il diritto alla casa, ma semplicemente di fare cassa ogni qual volta sia possibile. Perché la realtà di Mestre è la stessa che abbiamo visto in tanti altri quartieri del Veneto”, hanno sottolineato.
“La realtà di Mestre è la stessa che si ripete in molti altri quartieri del Veneto, dove l’interesse primario sembra essere fare cassa piuttosto che garantire il diritto alla casa”. Durante la manifestazione, i consiglieri regionali hanno ribadito la necessità di un piano strutturale per rilanciare il settore dell’edilizia pubblica e affrontare la crisi abitativa che colpisce sempre più cittadini.
“Oggi eravamo nelle strade di Mestre non solo con le associazioni e i movimenti locali, ma soprattutto con i cittadini, per chiedere un vero piano di investimenti sulla casa pubblica”, hanno concluso Ostanel, Baldin e Zanoni. “Se non si interviene tempestivamente, la crisi abitativa in Veneto diventerà sempre più grave, penalizzando le fasce più deboli della popolazione”. La mozione presentata sarà ora discussa in Consiglio regionale, con l’obiettivo di fermare la vendita degli alloggi e garantire un futuro abitativo dignitoso per i cittadini veneti.