Un derby che oggi doveva essere una festa per i 90 anni della Femi-CZ Rugby Rovigo, ma che si è trasformato in una giornata amara per i Bersaglieri.
Nonostante la magnifica corsa dei bersaglieri, quelli veri e meravigliosi al passo di fanfara, Il Petrarca Rugby ha trionfato nel 181° derby della storia, aggiudicandosi anche la 32ª edizione dell’Adige Cup con un netto 13-3. Una vittoria che permette ai campioni d’Italia in carica di riconquistare la terza posizione in classifica, mentre Rovigo resta secondo, a cinque punti dalla capolista Viadana.



Dopo l’atterraggio in campo dei paracadutisti di Ferrara, che hanno consegnato la palla ovale per il calcio d’avvio, la giornata è iniziata con il giusto spirito celebrativo per Rovigo, con la presenza di oltre 300 ex giocatori tra i 729 che hanno vestito la maglia rossoblù nella storia del club. Ma sul campo, la festa è stata interrotta dai “tuttineri”.
Il match, giocato in un Battaglini sold-out, è stato combattuto fin dai primi minuti. Un Rovigo snello e strutturato ha avuto la prima occasione al 10’, con un calcio piazzato di Thomson che però ha mancato i pali di un soffio. La partita si è sbloccata al 25’, quando il sudafricano ha trovato i primi 3 punti per i rossoblù. Il primo tempo si è chiuso con una serie di errori al piede da parte di Rovigo, che ha sprecato diverse opportunità per allungare il vantaggio. Petrarca, invece, ha faticato non poco a trovare spazi, chiudendo la frazione sotto 3-0.



Nel secondo tempo, il Petrarca è entrato in campo con un’altra mentalità. Al 46’, grazie al piede preciso di Lyle, i petrarchini hanno pareggiato (3-3) con un calcio di punizione. Il momento decisivo è arrivato al 56’: touche nei cinque metri per il Petrarca, drive perfetto e Citton schiaccia oltre la linea di meta. Lyle trasforma e porta i padovani sul 3-10. Urla dal pubblico, una euforia che pernea nelle vene dei tifosi padovani.
Siamo quasi al 65’, il Petrarca ha avuto l’occasione di allungare ulteriormente con un calcio di Donato, che però ha sbagliato di poco ma non importa, la squadra è carica e dal pubblico continuano le urla di sofferenza e gioia al tempo stesso. Dalla tribuna dei tifosi del Rovigo nulla è lasciato al caso, rulli di tamburi e cori incitano al recupero della differenza di punteggio. Pochi minuti dopo, al 69’, è arrivato un altro piazzato per i padovani: questa volta Donato non sbaglia, fissando il punteggio finale sul 3-13.
Una storia di sport, solidarietà e tradizione si intreccia nei colori del Rovigo Rugby. Pochi conoscono l’origine della maglia rossoblù che, da quasi un secolo, veste con orgoglio i Bersaglieri. Un legame speciale con il Bologna Calcio, nato nel lontano passato, è stato rievocato con un gesto simbolico: la consegna, da parte di un dirigente del club emiliano, di una maglia del Bologna con il numero 90, in omaggio al novantesimo anniversario del Rovigo Rugby.



Tutto ebbe inizio quando la neonata squadra di rugby rodigina non disponeva ancora di divise proprie. Fu allora che il Bologna, con grande spirito di condivisione e fratellanza sportiva, prestò ai rugbisti le proprie maglie rossoblù, segnando così per sempre l’identità cromatica del Rovigo. Da quel giorno, quei colori non hanno mai abbandonato il club, diventando il simbolo di una storia fatta di passione, lotta e appartenenza.
Un gesto di umanità e sostegno tra due discipline diverse, ma unite dagli stessi valori: il rispetto, la lealtà e il desiderio di crescere insieme. Oggi, a 90 anni di distanza, quel legame viene celebrato con un tributo che rinnova una storia di sport e amicizia destinata a durare nel tempo. Ma oggi è il Petrara Rugby a festeggiare una delle più belle e importanti partite della storia dei derby. La lotta per la vetta resta apertissima e le prossime sfide saranno decisive.


