Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio svolti dalle pattuglie della Polizia di Stato di Padova, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, nella mattinata di lunedì 17 marzo, su disposizione della Procura della Repubblica di Padova, hanno dato esecuzione al Decreto di Ispezione locale emesso dall’Autorità Giudiziaria a carico di una cittadina cinese titolare del contratto di locazione di un appartamento all’interno della Torre Belvedere in piazzale Stazione.
Il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria trae origine da un precedente con6trollo effettuato dalla Questura già in data 21 febbraio corrente anno dove erano stati rinvenuti all’interno di un appartamento delle Torre Belvedere dei cittadini cinesi irregolari sul territorio nazionale.
Infatti, alle ore 7.00 di lunedì 17 marzo, gli agenti delle Volanti e dei Poliziotti di Quartiere hanno eseguito il Decreto Dell’Autorità Giudiziaria, facendo accesso all’interno di un appartamento sito al decimo piano della Torre Belvedere, lo stesso dove, circa un mese fa, erano stati rintracciati 10 cittadini cinesi irregolari, di cui 6 al primo fotosegnalamento sul territorio italiano, accertamento che già in quella circostanza lasciava pensare potesse trattarsi di una struttura ricettiva abusiva, base logistica e punto di smistamento per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, proveniente dalla rotta cinese, circostanza a seguito della quale il Pubblico Ministero dott. Benedetto Roberti ha delegato l’attività ispettiva con la finalità di accertare l’eventuale presenza di ulteriori cittadini stranieri irregolari e lo stato di degrado dei locali, da parte della titolare del contratto di affitto, 52enne cittadina cinese.
All’atto del controllo, la donna, regolare sul territorio, in Italia dal 2000, con a carico un precedente di polizia per resistenza a pubblico ufficiale e già destinataria di un provvedimento di sfratto a causa del sistematico ritardo nel pagamento delle quote dovute per l’affitto, non era presente.
I poliziotti, una volta entrati, hanno riscontrato la presenza di 22 posti letto posizionati nella sala da pranzo e ammassati nelle camere, con una situazione igienico sanitaria precaria riscontrata in particolare nelle aree comuni dell’appartamento, come la cucina ed i bagni, ambienti occupati da 16 cittadini di nazionalità cinese, tra i quali 6 donne.
Venivano pertanto identificate le 16 persone cinesi, accertando come 10 fossero regolari ed in possesso di visto o permesso di soggiorno, mentre 6 sono risultate irregolari sul territorio nazionale e sono state accompagnate in Questura in quanto, al momento del controllo, sprovviste di documenti d’identità.
Dagli approfondimenti dell’Ufficio Immigrazione, i 6 cittadini cinesi, tutti uomini di età compresa tra i 24 e i 71 anni, sono risultati irregolari in Italia e 2 di loro mai fotosegnalati prima.
Al termine delle verifiche, a 5 di loro è stato notificato l’Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni, mentre un 64enne cinese è stato trattenuto in Questura in attesa di convalida dell’espulsione da parte del Giudice di Pace competente e, nella giornata di martedì 18 marzo, è stato accompagnato da personale della Questura, alla frontiera aerea di Milano Malpensa, dove è stato imbarcato su un volo diretto a Pechino con scorta della Polizia di Stato e rimpatriato in Cina.
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, al termine delle attività, hanno altresì indagato la 52enne locataria ed un 73enne cinese irregolare sul territorio, entrato in Italia in data anteriore al 2007, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso tra loro, in quanto riscontrato il diretto coinvolgimento nell’attività abusiva.
Sussistendo i presupposti di legge, all’esito dell’ispezione locale delegata dalla Procura della Repubblica di Padova, gli agenti hanno proceduto in via d’urgenza al sequestro preventivo dell’appartamento, in quanto strumentale all’attività illecita di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare: tutti e sei i cittadini cinesi privi di titolo di soggiorno sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria anche per la violazione dell’Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, provvedimenti che già avevano a carico e a cui non avevano ottemperato.
Il Questore della provincia di Padova Marco Odorisio ha altresì attivato l’Ufficio Immigrazione della Questura per l’avvio, nei confronti della 52enne cinese, del procedimento di revoca del permesso di soggiorno.