Il Comitato No Rotaie di Padova rileva che il Consiglio di Stato, Sezione Quarta, con sentenza n. 2055/2025 pubblicata il 12 marzo 2025, ha respinto il ricorso in appello n. 9878/2022, mediante il quale era stata richiesta la riforma della pronuncia del TAR del Veneto n. 678/2022. Prendiamo atto della sentenza in appello e la rispettiamo.
La questione aveva ad oggetto le irregolarità e le gravi violazioni tenute dall’Amministrazione Comunale e da quella Provinciale – dichiara Liliana Gori, portavoce del Comitato – con riferimento al procedimento amministrativo relativo alla linea tramviaria SIR 3. A seguito di un’attenta analisi delle motivazioni indicate dal Consiglio di Stato, riteniamo di non condividerle e siamo pienamente convinti della fondatezza delle nostre ragioni.
La VIA (Valutazione Impatto Ambientale), datata 2005, è stata ritenuta corretta. Evidentemente, ciò che è stato da noi documentato e ciò che ora è sotto gli occhi di tutti è considerato accettabile. Forse la distruzione del verde e l’abbattimento di centinaia e centinaia di alberi è giustificato dal progetto. Progetto – aggiunge Gori – che continuiamo a ritenere obsoleto, centinaia e centinaia di milioni di euro che probabilmente non contribuiranno ad un trasporto pubblico futuristico e che dovranno rimborsare i nostri figli e nipoti quando sarà in disuso nel prossimo breve futuro.
Evidentemente, la modifica paesaggistica è sopportabile e le colate di cemento per molti sono giustificate ma non per noi.
Ci siamo attivati, abbiamo sollevato dubbi, portato argomentazioni, cercato di far valere le nostre ragioni. Lo abbiamo fatto perché amiamo la nostra città, i nostri quartieri e tutti i padovani, nessuno escluso e per il bene comune.
Pertanto, il Comitato No Rotaie si riserva di agire nelle opportune sedi. Come più volte enunciato in passato, – conclude la portavoce Liliana Gori – ribadiamo che nessun profilo di intervento sul piano giudiziario, amministrativo, civile e penale, verrà trascurato.