Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 è stata registrata dall’Istituto Nazionale di geofisica questa notte all’1:25 nella zona dei Campi Flegrei a Napoli.
I vigili del fuoco sono intervenuti per il crollo di un controsoffitto in un’abitazione a Pozzuoli e hanno soccorso una persona rimasta leggermente ferita. Al momento è stata esclusa la presenza di altre persone coinvolte. Sono poi iniziate le verifiche di stabilità degli edifici, durante la notte ne sono state portate a termine oltre 40 nelle zone di Bacoli, Bagnoli e Pozzuoli mentre ne risultano ancora 70 da svolgere.
Il dispositivo di soccorso del Corpo nazionale vede in azione sei squadre del comando di Napoli, supportate dalle squadre giunte in rinforzo da Caserta, Avellino, Benevento e Salerno.
Mentre la terra tremava nell’area dei Campi Flegrei, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha seguito da vicino l’evolversi della situazione, mantenendo un contatto diretto con i vertici della Protezione Civile e del governo. La scossa, che ha colpito l’area nella notte, ha riacceso il dibattito sulla gestione del rischio sismico in una delle zone vulcaniche più sorvegliate d’Europa.
Oltre all’azione immediata di monitoraggio, la Premier ha sottolineato la necessità di un piano strutturato per affrontare la crescente instabilità dell’area. Con il sottosegretario Alfredo Mantovano, il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci e il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, il governo sta valutando nuove strategie di prevenzione e intervento rapido.
Questa emergenza solleva interrogativi cruciali: quanto è davvero preparata l’Italia a fronteggiare una crisi nei Campi Flegrei? Le scosse registrate negli ultimi mesi indicano un’intensificazione dell’attività sismica, spingendo esperti e cittadini a chiedere misure più incisive. Se la risposta immediata delle istituzioni è stata tempestiva, resta da capire se esista una strategia a lungo termine per tutelare le comunità locali.
In un contesto di crescente incertezza geologica, il dibattito sulla sicurezza e sulla gestione del territorio non può più essere rimandato. L’attenzione di Meloni e del governo è un primo passo, ma il Paese attende risposte concrete su come affrontare una minaccia che non può più essere ignorata.